ilare2012 ha scritto:
Ma per ora ti faccio un esempio concreto che riguarda Viola, una neoiscritta.(risatona)
Stamane é stata simpaticamente e bonariamente redarguita per un accento.
Ma il suo pensiero era comprensibilissimo e l'accento non ne alterava minimamente il contenuto.
Sottolineare che gli errori non modificano la sostanza degli scritti riducendo la cosa ad una questione di forma, dunque non essenziale, non mi trova d'accordo. Come hai detto tu, simpaticamente è stato fatto notare un errore che una che ama scrivere non dovrebbe commettere e che, di sicuro, dopo il "richiamo" non farà più. Tenere all'aspetto della scrittura non esclude che si ponga altrettanta attenzione ai contenuti, anzi quello che riscontro spesso è che una certa sciatteria nell'esposizione spesso è strettamente legata ad altrettanta grossolanità (o semplicità se vuoi) riguardo l'argomentare.
ilare2012 ha scritto:A proposito del forum:il forum è un gruppo in cui si formano dei sottogruppi.
Il gruppo presenta delle peculiari caratteristiche che facilitano lo sviluppo di relazioni, la nascita di legami identificativi, la creazione di una cultura comune e potenti meccanismi trasformativi. Il gruppo, infatti, non è la semplice somma degli individui che lo compongono, in quanto al suo interno operano delle dinamiche che creano un effetto moltiplicatore delle energie umane in esso presente. Il gruppo è, infatti, al tempo stesso, sia un contenitore, sia un’esperienza.
Di conseguenza i gruppi hanno proprietà curative che vanno ben oltre il superamento del senso di alienazione, dell’isolamento sociale e della possibilità di condividere il proprio disagio con altre persone.
L’elaborazione delle vicende individuali avviene in relazione a quanto accade nel gruppo e ai fenomeni che nello stesso si manifestano, pertanto ogni evoluzione e crescita personale diviene un elemento utile e potenzialmente trasformativo per tutti.
Il sottogruppo, se unito da un intento comune è perfettamente in grado di respingere i flame al mittente e di difendersi egregiamente da Fake e da Troll.
Non m'intendo di gruppi terapeutici e cose simili, ma quello che dici riguardo ai forum lo vedo invece ben applicato a cose del genere, a persone che si relazionano "dal vivo" e tra le quali intercorre un rapporto che va oltre le parole, fatto anche di fisicità etc. Che si formino dei sottogruppi anche nei forum è normale, ma anche può non succedere, nel senso che si può stare benissimo in un luogo virtuale senza necessariamente avere il bisogno, o incappare nella possibilità, di "coprirsi le spalle" intergendo in un sottospazio di "sicurezza" in cui si sa a priori di essere graditi. Può succedere, come nel reale, di incrociare qualcuno col quale si ravvisano delle affinità e col quale magari scatta il rapporto extra-forum, ma non è scontato e personalmente non lo ricerco. Anche qui mi ritrovo a condividere la maggioranza dei post di alcuni utenti ma non mi sento per questo di appartenere nè ad una cupola, nè ad un sottogruppo.
gaerys ha scritto:In questo caso ad esempio nella replica quel che noto è come una sorta di fastidio da parte Yale (viandante storico ) sul genere ....eccolo l'ultimo arrivato che vuole fare il sapientone e dotto etc etc...
Direi che è comprensibile tutto ciò, perchè
pur avendo postato argomenti di un certo interesse,quel che prevale è la sola sensazione di omissione o mancato rispetto verso la gerarchia del Forum da parte dell'ultimo arrivato, quindi ne consegue un dialogo zoppo.
Io invece mi stupisco di queste considerazioni. Leggo Yale da quando è arrivata qui e l'ammiro moltissimo (pur non sapendo nulla di lei, nè il nome nè la professione) proprio per le sue capacità di analisi senza preconcetti nè strutture precostituite di riferimento; tra l'altro quello che vedo in questo forum, che gli altri chiamano "gerarchia" o "cupola" e che trovo normalissimo, è un gruppo di persone che si conoscono da tanto tempo, che sono affiatate e che si relazionano come tali. Perchè ciò dovrebbe infastidire gli altri o perchè il gruppo dovrebbe essere infastidito dai nuovi arrivati di un certo spessore (diciamo così)? Questa non è una piazza esclusiva, è di tutti coloro che ne vogliono far parte, e chi desidera muoversi fuori da questi contorni credo lo faccia serenamente senza mettere in ballo dinamiche puerili come quelle descritte.