Sì, va bene, la vittoria è arrivata insperata negli ultimi minuti, dopo quasi un’ora di svantaggio.
Ma onestamente, la sconfitta sarebbe stata sfortunata e immeritata. Il Milan mi ha riconfermato quanto avevo già visto nelle prime due uscite di Seedorf: squadra più convinta, più offensiva, con tanta voglia di qualità, messa in campo anni luce meglio di quanto facesse il coglione di cui non voglio nemmeno più pronunciare il nome.
Non è un Milan guarito, né un grande Milan, ma è un Milan che fa il meglio che può, che non necessariamente è poco. Se si va in svantaggio è perché il gol del Cagliari è praticamente confezionato dal Milan. Se non si raddrizza la partita prima è perché, a fronte di una costante pericolosità, vengono sbagliate malamente palle gol a ripetizione (rispetto alla gestione del coglione, la differenza enorme è che le palle gol ci sono, e in abbondanza, e create sempre in modi diversi). Certo, si rischia anche di perdere, perché la difesa è la parte debole, ma sfido chiunque onestamente a dire che il Milan meritava di perdere.
Poi si è vinto, e “ai punti” è anche giusto, ma il Cagliari non è squadretta remissiva, e ha dato filo da torcere. Quindi anche un pari non sarebbe stato uno scandalo.
Avanti Clarence. Sia quel che sia, ma 6 punti in due partite li hai fatti. I ragazzi ti seguono e si vede. Molti non sono campioni, alcuni giocano peggio di quel che potrebbero, ma rivedo una squadra per la quale sento la voglia di tifare, di esultare, e di soffrire. Una partita per volta. Ma la strada è giusta.
Amelia 5,5: Il gol del Cagliari è praticamente suo, con un rinvio criminale su Pinilla al limite dell’area. Peccato, perché in avvio aveva rimediato bene in uscita su Cossu ad una minchiata colossale di Bonera. Poi è ancora incerto nei rinvii, ma nello specchio della porta non arriva più niente.
De Sciglio 8: Credo sia la più bella partita che gli ho visto fare. Autorevole, continuo e qualitativo su entrambe le fasce. Mette in mezzo palloni ben giocati, in particolare da ricordare uno per Balotelli e un cross al bacio sulla testa di Honda, e non si fa mai superare. Sicuro e preciso nelle chiusure e nelle diagonali. Partita da leader.
Rami 6,5: Grazie anche al fatto che il Cagliari finisce quasi sempre per provare il traversone alto, regge la baracca e fa il suo dovere, respingendo tutto quel che passa dalle sue parti. Non è un campione di stile, e infatti lascia ad altri l’impostazione. Umile ma concentrato.
Bonera 5: Dopo Sassuolo, ci risiamo. Comincia al primo minuto con la minchiata che permette a Sau di dare a Cossu, anticipato da Amelia. Sul gol del Cagliari Sau lo fa ballare come una marionetta. Fa altre brutte figure (saltato dai rimbalzi, lisci su presunti rinvii, sempre in ritardo sull’uomo). Quando Pinilla sfiora il gol con un gran tiro a fil di palo, lui è ancora lì che cerca di capire dove sia andato il cileno dopo un semplice triangolo. Un paio di interventi decenti li fa anche, ma è assolutamente inadeguato.
Emanuelson 5,5: La sua fascia, battuta da Pisano, è quella dove il Cagliari ha vita più facile. Ho la sensazione che col nuovo modulo faccia più fatica, perché è chiamato più spesso di prima all’uno contro uno in chiusura. L’impegno c’è è anche la qualità: bella ripartenza con palla a Robinho, e altro suggerimento a Balotelli nel secondo tempo, ma la fase difensiva è precaria.
Montolivo 7: Sontuoso primo tempo, dove accoppia alla lucidità in manovra una grandissima efficacia in contenimento. Col passare del tempo cala il ritmo e qualche errore lo fa, ma non si arrende fino alla fine. Da ricordare un bel lancio per Balotelli nel primo tempo.
De Jong 6,5: Assatanato, entra spesso al limite, ma in modo regolare. La battaglia la conduce senza problemi, e non trema sul pressing cagliaritano. Protegge come si deve la difesa.
Honda 5: Deludente. Il gol mancato sparacchiando da brocco su Avramov su invito di Balotelli grida vendetta. E’ invece bravo di testa sul cross di De Sciglio, ma il portiere serbo reagisce da gatto. Innesca un bel contropiede, ma dopo lo scambio con Robinho tira malissimo. Ma a parte gli episodi, è spessissimo fermato, perde molti palloni, è il meno rapido e il più spaesato del trio di trequartisti. Sì, batte bene i corner (tra cui quello decisivo) ma deve crescere, e molto. Visto oggi vale Birsa.
Kakà 6: All’inizio sembra la sua solita partita: chiama palla, si prende responsabilità, ma sbaglia tutti i dribbling e i passaggi. Pian piano migliora, si trova con Balotelli, partecipa e recupera, punta sempre in avanti, e su colpo di testa deve salvare Astori. Sufficienza piena.
Robinho 5,5: A lunghi tratti è evanescente, anche se è quello dei tre che torna più spesso ad aiutare in difesa. Quando non sbaglia banalmente però fa cose buone: scambio con Balotelli e bel tiro fuori di poco, invito allo stesso Balotelli, chiusura del triangolo a liberare Honda che sbaglia.
Balotelli 7: Altra ottima partita. Come contributo pratico, come atteggiamento, e come partecipazione al gioco. Cosa gli ha fatto Seedorf? Durerà così? Speriamo. E’ anche oggi il più pericoloso e determinato in avanti: pronti via e libera Robinho al tiro, poi liberato da Robinho scocca un gran tiro che Avramov respinge, invita Honda al gol, ma il giapponese sbaglia malamente, e soprattutto, dopo un paio di tentativi non riusciti, infila la punizione per il gol del 1-1. Un paio di errori li fa anche lui, quando non riesce a dare a Kakà su lancio di Montolivo, e più tardi con un tiraccio alto su invito di Kakà. Ma la bilancia pende decisamente dalla parte delle cose belle e importanti. Era diffidato, ammonito, salterà il Torino. Meglio il Torino che il Napoli…
Pazzini 6: E rieccolo il Pazzo decisivo! Rapace nel mettere dentro di suola sul corner di Honda, avvinghiato a Conti. In queste cose mi ricorda (in piccolo) Inzaghi. Non lo puoi perdere di vista, in area. Fuori dall’area invece è molto approssimativo.
Muntari 6: Rileva De Jong dando magari meno grinta ma più dinamismo.
Abate 6: Al posto di Emanuelson, con De Sciglio a sinistra. Onesta presenza.
Seedorf: Non capisco perché (almeno finchè è in rosa) non giochi Mexes. Anche se è imprevedibile, è comunque meglio del Bonera di questi tempi.
Per il resto, il buono l’ho già detto: squadra messa in campo con logica e senza inutile modestia: le qualità tecniche davanti ci sono, e si gioca su quelle. I cambi sono opportuni (io però avrei tolto Honda e non Robinho per mettere Pazzini, ma a conti fatti è stato meglio così), soprattutto Abate per Emanuelson, con conseguente chiusura della fascia sinistra da parte di De Sciglio. Così poi si ribalta il risultato.
Caso? Fortuna? Gli avversari diranno quello che vogliono. Io dico che se fortuna c’è stata, è stata meritata.