Una squadra a pezzi. Questo è il Milan visto oggi.
A pezzi fin dall’approccio iniziale, evidentemente moralmente a terra dopo la figuraccia di Madrid, le polemiche, gli attriti in spogliatoio, la contestazione della curva.
A pezzi dopo 5 minuti, quando resta in dieci.
A pezzi atleticamente, come si vede in modo impietoso ogni volta che il Parma si affaccia in avanti. L’inferiorità numerica è troppo per le gambe già imballate dei rossoneri, e l’abisso a livello di rapidità che si schiude ogni volta che Biabiany o Schelotto (quest’ultimo sembrava Overmars, tanto lasciava piantato il suo avversario ad ogni accelerazione) erano lanciati suonava come una campana a morto su ogni velleità di salvare almeno la faccia.
Eppure, dopo un ineccepibile doppio svantaggio, il Milan riusciva comunque a tornare sul 2-2, e lasciamo stare come. Ma poi giustamente il Parma, inspiegabilmente intimidito dopo il 2-0, rimetteva fuori la testa e con semplicità totale tornava in vantaggio, fino a chiudere impietosamente con il 4-2 che suona forse fin troppo severo.
Ho pochi commenti da fare: credo che Seedorf abbia ragione nel dire che non è colpa sua, e che ha trovato una squadra atleticamente e fisicamente a terra, per colpa della politica pessima della società e della gestione Allegri. Sta però di fatto che dopo un inizio incoraggiante anche Clarence sembra avere perso la trebisonda, e la sua gestione non sta dando più frutti. Non c’è più tempo da perdere: l’ora delle scelte, su chi puntare e chi mandare a mare deve cominciare da adesso, senza buonismi. Avanti con chi ci crede e chi tiene alla maglia rossonera, e solo con quelli.
Abbiati 5,5: Pronti via e Schelotto gli arriva lanciato da solo. Esce alla disperata, va anche sul pallone ma travolge l’attaccante. Rosso e rigore.
Abate 5,5: Lui è uno di quelli che mostra di tenerci. Fa quel che può in avanti: un buon cross per Balotelli a fine primo tempo, un suggerimento a smarcare Poli e il lancio per Montolivo da cui il rigore del pari. Dietro balla come tutti per via dell’inferiorità numerica, e ripete in fotocopia il disorientamento di Madrid quando il Parma fa il 2-0. Molta foga e altrettanta imprecisione.
Mexes 5: Comincia con buona personalità, poi si assenta dal suo stesso cervello per metà primo tempo, quando lascia al Parma tre occasioni non chiudendo su Acquah e Biabiany e facendo quasi autogol su un cross innocuo. Rischia di brutto il rosso già nella prima metà. Anche lui a spasso sull’azione del 2-0 del Parma, non basta qualche buon piazzamento a liberare quando alcuni compagni dormono.
Bonera 6: Non c’è avversario ormai che faccia fatica a saltarlo in velocità. Ripeto che è inadeguato alla Serie A. Eppure non è direttamente responsabile su nessuno dei quattro gol del Parma, anzi in due occasioni è provvidenziale a salvare su errori altrui (o, come nel caso di Biabiany, ad un suo stesso errore). Quando esce Emauelson va a sinistra e fa meglio dell’olandese. Poi esce anche lui.
Emanuelson 5: Ha colpe evidenti sull’episodio che cambia la partita: si perde completamente Schelotto e da lì il rigore del 1-0. Colpe anche sul 2-0, perché la palla che innesca l’azione del gol passa accanto a lui, che non interviene. In avanti un paio di cose decenti le fa, ma è dietro che è un pianto: Schelotto sembra Garrincha, Bruno Conti, Overnars.. fate voi. Non lo vede mai. Lascia il posto per disperazione.
Essien sv: Sacrificato per far posto ad Amelia dopo 5 minuti.
De Jong 5: Per buona parte della partita è il migliore del Milan. Ma tutto quello che ha fatto di decente viene cancellato dagli ultimi venti minuti. In realtà già prima non è esente da colpe insieme con molti suoi compagni sul 2-0 di Cassano, ma poi (ormai sulle ginocchia) fa disastri. Subito dopo il 2-2 perde la palla a centrocampo che lancia Schelotto, ed è in ritardissimo fatale su Amauri che fa il 3-2. Pochi minuti dopo si perde Biabiany, e alla fine se lo riperde, e quello fa il 4-2.
Poli 6,5: Fin dall’inizio si vede che è uno dei più carichi. Un paio di scambi con Balotelli potevano portare a miglior finalizzazione. Non si dà mai per vinto, corre per tre, e non si scompone anche se cambia posizione in campo almeno tre volte. Finisce addirittura da terzino sinistro, e fa miglior figura dei suoi compagni anche lì. Peccato che sul 4-2 del Parma respinga male di testa dando di fatto l’assist a Biabiany.
Montolivo 5: Sembra tra i più intimiditi e frastornati dalla contestazione della curva. Parte trequartista, ma dopo 5 minuti è di nuovo nel suo ruolo. Sbaglia l’inenarrabile: passaggi su passaggi, contrasti su contrasti. Tramortito da un paio di pallonate in faccia, finisce pure contuso dopo una brutta caduta sulla schiena. Nel secondo tempo aveva fatto qualcosa di meglio, procurandosi il rigore del provvisorio pareggio, almeno.
Kakà 4,5: Ma seriamente: sono solo io che vedo che questo giocatore non azzecca mai una giocata? Un passaggio, un dribbling? La spizzata di testa su corner da cui il palo di Balotelli, e poi niente di niente: sempre anticipato sui passaggi verso di lui, sempre stoppato sui tentativi di dribbling, decine di palloni persi.
Balotelli 5,5: Il più beccato dalla curva, cerca di tenere i nervi saldi, ma logicamente non gioca sereno. Eppure è lui che becca il palo su corner, è lui che segna il rigore del 2-2, e se qualche cosa che non sia mediocre si vede, nasce da lui (un paio di azioni con Poli, un suggerimento a Kakà). Potrebbe fare di più, si sconforta e perde o gioca male troppi palloni, ma non credo che si meriti il peggio che la tifoseria riserva al Milan. Così lo si distrugge, e non mi pare una buona idea.
Amelia 6: Becca lui tutti e quattro i gol, e su quello di Amauri ha anche le sue colpe, ma prima è bravo a salvarsi dal quasi-autogol di Mexes, è tempestivo in una uscita non facile in mezzo all’area e nel finale esce bene su Schelotto lanciato (tanto per cambiare) da solo, evitando il 2-4, che arriverà però poco dopo.
Rami 6,5: Bello e di forza il gol del 1-2. Poi indietro fa quello che può, cercando di alzare la barriera e il fisico contro i parmigiani lanciati.
Pazzini 6: Oppure senza voto. Non gli arriva una palla giocabile che sia una. Lui si mette dove deve, lotta e sgomita con Lucarelli, crea spazi, detta i passaggi, ma non gliene arriva una.
Seedorf: Il piano tattico è ingiudicabile, perché salta dopo 5 minuti. Mi lascia perplesso in partenza la scelta di Essien, ma non si fa in tempo a capire se invece era giusta. Tarda troppo a togliere Emanuelson da una zona dove il Parma fa quel che vuole. Cambia moduli e posizioni n continuazione, finchè in qualche modo si raggiunge il pari. Poi crollo totale. La squadra non solo non ha testa, ma non ha gambe. Come dicevo, è ora di abbandonare i buonismi e di puntare solo su chi ci crede e tiene alla maglia, su chi è professionista e non fighetta. Ma è anche ora di toccare i totem, senza paura: un Kakà così non serve a niente, anzi è dannoso. Perché Taarabt fuori?
A pezzi fin dall’approccio iniziale, evidentemente moralmente a terra dopo la figuraccia di Madrid, le polemiche, gli attriti in spogliatoio, la contestazione della curva.
A pezzi dopo 5 minuti, quando resta in dieci.
A pezzi atleticamente, come si vede in modo impietoso ogni volta che il Parma si affaccia in avanti. L’inferiorità numerica è troppo per le gambe già imballate dei rossoneri, e l’abisso a livello di rapidità che si schiude ogni volta che Biabiany o Schelotto (quest’ultimo sembrava Overmars, tanto lasciava piantato il suo avversario ad ogni accelerazione) erano lanciati suonava come una campana a morto su ogni velleità di salvare almeno la faccia.
Eppure, dopo un ineccepibile doppio svantaggio, il Milan riusciva comunque a tornare sul 2-2, e lasciamo stare come. Ma poi giustamente il Parma, inspiegabilmente intimidito dopo il 2-0, rimetteva fuori la testa e con semplicità totale tornava in vantaggio, fino a chiudere impietosamente con il 4-2 che suona forse fin troppo severo.
Ho pochi commenti da fare: credo che Seedorf abbia ragione nel dire che non è colpa sua, e che ha trovato una squadra atleticamente e fisicamente a terra, per colpa della politica pessima della società e della gestione Allegri. Sta però di fatto che dopo un inizio incoraggiante anche Clarence sembra avere perso la trebisonda, e la sua gestione non sta dando più frutti. Non c’è più tempo da perdere: l’ora delle scelte, su chi puntare e chi mandare a mare deve cominciare da adesso, senza buonismi. Avanti con chi ci crede e chi tiene alla maglia rossonera, e solo con quelli.
Abbiati 5,5: Pronti via e Schelotto gli arriva lanciato da solo. Esce alla disperata, va anche sul pallone ma travolge l’attaccante. Rosso e rigore.
Abate 5,5: Lui è uno di quelli che mostra di tenerci. Fa quel che può in avanti: un buon cross per Balotelli a fine primo tempo, un suggerimento a smarcare Poli e il lancio per Montolivo da cui il rigore del pari. Dietro balla come tutti per via dell’inferiorità numerica, e ripete in fotocopia il disorientamento di Madrid quando il Parma fa il 2-0. Molta foga e altrettanta imprecisione.
Mexes 5: Comincia con buona personalità, poi si assenta dal suo stesso cervello per metà primo tempo, quando lascia al Parma tre occasioni non chiudendo su Acquah e Biabiany e facendo quasi autogol su un cross innocuo. Rischia di brutto il rosso già nella prima metà. Anche lui a spasso sull’azione del 2-0 del Parma, non basta qualche buon piazzamento a liberare quando alcuni compagni dormono.
Bonera 6: Non c’è avversario ormai che faccia fatica a saltarlo in velocità. Ripeto che è inadeguato alla Serie A. Eppure non è direttamente responsabile su nessuno dei quattro gol del Parma, anzi in due occasioni è provvidenziale a salvare su errori altrui (o, come nel caso di Biabiany, ad un suo stesso errore). Quando esce Emauelson va a sinistra e fa meglio dell’olandese. Poi esce anche lui.
Emanuelson 5: Ha colpe evidenti sull’episodio che cambia la partita: si perde completamente Schelotto e da lì il rigore del 1-0. Colpe anche sul 2-0, perché la palla che innesca l’azione del gol passa accanto a lui, che non interviene. In avanti un paio di cose decenti le fa, ma è dietro che è un pianto: Schelotto sembra Garrincha, Bruno Conti, Overnars.. fate voi. Non lo vede mai. Lascia il posto per disperazione.
Essien sv: Sacrificato per far posto ad Amelia dopo 5 minuti.
De Jong 5: Per buona parte della partita è il migliore del Milan. Ma tutto quello che ha fatto di decente viene cancellato dagli ultimi venti minuti. In realtà già prima non è esente da colpe insieme con molti suoi compagni sul 2-0 di Cassano, ma poi (ormai sulle ginocchia) fa disastri. Subito dopo il 2-2 perde la palla a centrocampo che lancia Schelotto, ed è in ritardissimo fatale su Amauri che fa il 3-2. Pochi minuti dopo si perde Biabiany, e alla fine se lo riperde, e quello fa il 4-2.
Poli 6,5: Fin dall’inizio si vede che è uno dei più carichi. Un paio di scambi con Balotelli potevano portare a miglior finalizzazione. Non si dà mai per vinto, corre per tre, e non si scompone anche se cambia posizione in campo almeno tre volte. Finisce addirittura da terzino sinistro, e fa miglior figura dei suoi compagni anche lì. Peccato che sul 4-2 del Parma respinga male di testa dando di fatto l’assist a Biabiany.
Montolivo 5: Sembra tra i più intimiditi e frastornati dalla contestazione della curva. Parte trequartista, ma dopo 5 minuti è di nuovo nel suo ruolo. Sbaglia l’inenarrabile: passaggi su passaggi, contrasti su contrasti. Tramortito da un paio di pallonate in faccia, finisce pure contuso dopo una brutta caduta sulla schiena. Nel secondo tempo aveva fatto qualcosa di meglio, procurandosi il rigore del provvisorio pareggio, almeno.
Kakà 4,5: Ma seriamente: sono solo io che vedo che questo giocatore non azzecca mai una giocata? Un passaggio, un dribbling? La spizzata di testa su corner da cui il palo di Balotelli, e poi niente di niente: sempre anticipato sui passaggi verso di lui, sempre stoppato sui tentativi di dribbling, decine di palloni persi.
Balotelli 5,5: Il più beccato dalla curva, cerca di tenere i nervi saldi, ma logicamente non gioca sereno. Eppure è lui che becca il palo su corner, è lui che segna il rigore del 2-2, e se qualche cosa che non sia mediocre si vede, nasce da lui (un paio di azioni con Poli, un suggerimento a Kakà). Potrebbe fare di più, si sconforta e perde o gioca male troppi palloni, ma non credo che si meriti il peggio che la tifoseria riserva al Milan. Così lo si distrugge, e non mi pare una buona idea.
Amelia 6: Becca lui tutti e quattro i gol, e su quello di Amauri ha anche le sue colpe, ma prima è bravo a salvarsi dal quasi-autogol di Mexes, è tempestivo in una uscita non facile in mezzo all’area e nel finale esce bene su Schelotto lanciato (tanto per cambiare) da solo, evitando il 2-4, che arriverà però poco dopo.
Rami 6,5: Bello e di forza il gol del 1-2. Poi indietro fa quello che può, cercando di alzare la barriera e il fisico contro i parmigiani lanciati.
Pazzini 6: Oppure senza voto. Non gli arriva una palla giocabile che sia una. Lui si mette dove deve, lotta e sgomita con Lucarelli, crea spazi, detta i passaggi, ma non gliene arriva una.
Seedorf: Il piano tattico è ingiudicabile, perché salta dopo 5 minuti. Mi lascia perplesso in partenza la scelta di Essien, ma non si fa in tempo a capire se invece era giusta. Tarda troppo a togliere Emanuelson da una zona dove il Parma fa quel che vuole. Cambia moduli e posizioni n continuazione, finchè in qualche modo si raggiunge il pari. Poi crollo totale. La squadra non solo non ha testa, ma non ha gambe. Come dicevo, è ora di abbandonare i buonismi e di puntare solo su chi ci crede e tiene alla maglia, su chi è professionista e non fighetta. Ma è anche ora di toccare i totem, senza paura: un Kakà così non serve a niente, anzi è dannoso. Perché Taarabt fuori?