18 “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. 20 Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 21 Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
22 Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
23 Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi. 24 Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, 25 la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù”.
Georges de La Tour (1593 – 1652): "Il sogno di Giuseppe", olio su tela, 1640 circa, Nantes, Musée des Beaux-Arts.
Il dipinto raffigura l'episodio evangelico del "Sogno di Giuseppe" con l'apparizione dell'angelo e la rivelazione della gravidanza divina di Maria.
La Tour ha immaginato l’anziano Giuseppe addormentato mentre sta sfogliando un libro, forse l’Antico Testamento, aperto sulle sue ginocchia. La mano destra gli sorregge la testa ed il gomito del braccio è poggiato sul tavolo.
La luce mette in risalto il volto dell’angelo nelle sembianze di un bambino vestito con la tunica rifinita al collo da una guarnizione (gallone) e stretta ai fianchi con una cintura ricamata. Ha la mano sinistra levata verso l’alto (per indicare la volontà di Dio) mentre il braccio destro, teso verso l’anziano in penombra, nasconde parzialmente la candela accesa.
Nel portacandela, sul piatto metallico collocato a metà altezza, ci sono le forbici per tagliare gli stoppini delle candele (sul tavolo si vede l’ombra dei manici delle forbici) e il piccolo contenitore per raccogliere gli stoppini carbonizzati.
Il volto di Giuseppe è raffigurato con le rughe sulla fronte e sul del collo. Il suo vestito è cinto all’altezza del petto da una cintura rossiccia.
L’evangelista Luca nei racconti della nascita e dell’infanzia di Cristo introduce come protagonista Maria, invece l’evangelista Matteo fa risaltare l’anziano Giuseppe, popolare nella tradizione cristiana ma è poco più di una meteora nei Vangeli canonici. Infatti appare in sogni e visioni di angeli nei primi due capitoli di Matteo, a cominciare da quel giorno per lui drammatico quando scoprì che la sua fidanzata era incinta prima ancora di andar a vivere insieme.
In Palestina il fidanzamento era la prima parte dell’istituto matrimoniale, perciò Giuseppe per la gravidanza di Maria non dipendente da lui, doveva esporre la donna alla condanna per adulterio, oppure ricorrere alla separazione senza il ripudio. Invece arrivò l’angelo per dirgli la verità: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1, 20). Da quel momento la vita di questo “tektòn” (così chiamato in greco dai Vangeli, = carpentiere o falegname) fu sconvolta.
Ultima modifica di altamarea il Dom 6 Gen 2019 - 11:18 - modificato 3 volte.