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Poligamia e Monogamia: ipotesi transculturali

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victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
La cultura occidentale, e tutte le società impregnate di religione cristiana, sconsidera la poligamia, moralmente e giuridicamente, un comportamento da condannare (moralmente errato anche al di fuori del matrimonio). È propria di altre società, ad esempio quella musulmana, la libera unione in sposalizio di più partner. Un uomo può infatti sposare più donne, ovvero praticare la poliginia. Nella storia antica, sin dalle civiltà greche, germaniche, romane, il matrimonio con più donne era assolutamente comune, addirittura 'condito' di ancelle e concubine varie. Tuttavia è proprio su questo che la protesta femminista fa sentire la sua voce: perché mai solo l'uomo può avere più mogli, mentre la donna no? La ragione antropologica è probabilmente legata al mondo animale, dove un maschio deve poter procreare il più possibile, dato che, essendo lui il cacciatore (o quello che va in guerra nel caso degli umani) ci sono più probabilità di morte: meglio quindi aumentare la progenie per conservare la specie, e il miglior modo per farlo è avere tante mogli fertili che accudiranno la prole.

Sarà vero?
Cosa ha determinato in alcune società l'instaurarsi di istituzioni monogamiche e cosa in altre il consolidarsi della poligamia?
Cosa è cultura e cosa natura?
Come vi rapportate a queste realtà?

2
fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
Viandante Storico
si. allora, innanzi tutto correggiamo le parole.
poligamia non significa l'unione di un uomo con più donne, come purtroppo si crede, significa semplicemte che il matrimonio è formato da più componenti.
si distingue in:
poligenia (più donne) l'esempio classico è quello dei musulmani, dell'antica cina, ecc...
poliandria (più uomini) anticamente era diffuso in tutta l'asia meridionale, in particolare l'attuale iran, alcune zone dell'india e il sud esta asiatico.

attualmente è ancora diffuso in tribù non contaminate dalla cultura occidentale. in brasile ad esempio esiste una popolazione che prevede a scelta sia la monogamia che la poligenia che la poliandria...
dunque dal punto di vista religioso devi tenere conto che non si può scindere una società tribale dalla sua religione, a differenza delle società post-moderne.

ah dimenticavo una cosa importante, ikl modello di poliandria più diffuso nell'asia antica prevedeva che gli uomini che avrebbero sposato la stessa donna dovevano essere fratelli... se ne trova ancora traccia in leggende locali e nel mahabharata
http://it.wikipedia.org/wiki/Mah%C4%81bh…
poema epico induista, quando i fratelli pandava sposano la stessa donna:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pandava

ad ogni modo ogni tipo di struttura ssociale e familiare si associa alle necessità del popolo cui appartiene.
la monogamia ha la caratteristica di tenere la popolazione stabile.

la poligenia (più donne) è per quelle società la cui mortalità è alta, c'è molto lavoro da sbrigare, infatti permette di generare molto di più rispetto alle società monogame.

la poliandria è tipica dei posti in cui mancano le risorse per cui è necessario mantenere un numero di cmponenti basso.
Fonti:
ad ogni modo per approfondire ti consiglierei di cercare su google con ti termini chiave "religione poliandria"

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090131103047AAs3ZzP

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
victorinox ha scritto:
Sarà vero?
Cosa ha determinato in alcune società l'instaurarsi di istituzioni monogamiche e cosa in altre il consolidarsi della poligamia?
Cosa è cultura e cosa natura?

Non basta come spiegazione.
Non bisogna dimenticare cosa accadeva nelle antiche società matriarcali. Il matrimonio era di tutti con tutti, come l'allevamento della prole. Questo perchè il potere era femminile e legato alla maternità, che era il bene da tutelare.
La trasmissione patrilineare del potere invece ha reso necessaria la certezza della paternità e quindi l'istituzionalizzazione delle unioni, monogamiche o poligamiche.

Io credo che monogomia e poligamia siano prodotti culturali.
Mentre il bisogno di avere viucino qualcuno, la necessità di avere qualcuno che accudisca con te la prole.... e il desiderio ballerino per ciò che ancora non hai avuto... siano naturali.

4
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
NinfaEco ha scritto:La trasmissione patrilineare del potere invece ha reso necessaria la certezza della paternità e quindi l'istituzionalizzazione delle unioni, monogamiche o poligamiche.

Io credo che monogomia e poligamia siano prodotti culturali.
aspetta, non c'è solo la tramissione patrilineare del potere (o della proprietà), che sarebbero effettivamente un fatto culturale, ma anche lo stesso procacciare cibo per una progenie che porti il proprio patrimonio genetico, e non quello di un altro uomo, circostanza che invece si colloca sul piano naturale-istintuale; cioè, l'idea monogamica a tutela della certezza della paternità affonda le radici in un meccanismo biologico di remunerazione;

anche l'uso citato della poliandria con fratelli sembrerebbe indicare un fine di questo tipo, di patto che resta in famiglia

5
victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
Magonzo ha scritto:
l'idea monogamica a tutela della certezza della paternità affonda le radici in un meccanismo biologico di remunerazione;


Nell'animale l'interesse per la tutela e la trasmissione del proprio patrimonio genetico, si manifesta principalmente come competizione tra i maschi della specie. Quindi la volontà di possedere in modo esclusivo una femmina è preliminare alla procreazione, e non successiva. I pochi animali che formano coppie stabili (per così dire) procreano di continuo, a differenza dell'uomo che può costruire una coppia monogamica a prescindere dall'accudimento della prole.
Siamo ben più che animali direi, e quindi un ragionamento in temini biologici è riduttivo.

6
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
victorinox ha scritto:
Magonzo ha scritto:
l'idea monogamica a tutela della certezza della paternità affonda le radici in un meccanismo biologico di remunerazione;


Nell'animale l'interesse per la tutela e la trasmissione del proprio patrimonio genetico, si manifesta principalmente come competizione tra i maschi della specie. Quindi la volontà di possedere in modo esclusivo una femmina è preliminare alla procreazione, e non successiva. I pochi animali che formano coppie stabili (per così dire) procreano di continuo, a differenza dell'uomo che può costruire una coppia monogamica a prescindere dall'accudimento della prole.
Siamo ben più che animali direi, e quindi un ragionamento in temini biologici è riduttivo.

io non ho parlato di meccanismo esclusivamente biologico, però la questione qui non è solo quella della fecondazione ma anche quella dell'accudimento parentale;

oltre all'ovulazione nascosta della donna a favorire l'eventualità di una paternità incerta, nel caso del cucciolo umano c'è anche la minore attitudine ad essere immediatamente riconosciuto come proprio, però accudito dal padre putativo, che tuttavia se non è anche quello biologico non trasmette i suoi geni e si deseleziona;

io ho scritto che oltre all'elaborazione culturale contestuale alle istituzioni sociali della proprietà e della sua trasmissibilità patrilineare, c'è un preesistente fondamento biologico che già premiava la discendenza, e che in una società istituzionalizzata richiede meccanismi per renderla più certa possibile,

ora qui si tratterebbe di stabilire nei tempi evolutivi, dove effettivamente iniziano comportamenti motivati culturalmente e dove invece una lunghissima catena di generazioni abbia selezionato comportamenti di controllo e segregazione che sono stati successivamente tradotti nei relativi istituti famigliari.

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angela132
angela132
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Sicuramente l'istinto ad accoppiarsi con quante più donne possibili fa parte del patrimonio genetico del maschio, sta di fatto però che l'idea di mantenere 83 vergini e relativa prole rappresenti un incubo per gli uomini che conosco... o almeno così mi dicono, vallo a sapere.
D'altro lato, il controllo della donna sulla propria fertilità rappresenta un rafforzamento della propria capacità di scelta procreativa nei confronti del maschio giudicato migliore.
La pillola frustra gli istinti sessuali del maschio?
I limiti economici idem?
Adesso capisco perché sono così confusi...
allora forse la soluzione sarebbe prendere la pillola... ma non dirglielo!

8
fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
Viandante Storico
angela132 ha scritto:allora forse la soluzione sarebbe prendere la pillola... ma non dirglielo!
va a finire che po si fanno tutti la vasectomia.

vi posto uno stralcio di questo blog http://loriscosta.wordpress.com/2010/01/20/poliginia-la-poligamia-femminile-una-voce-dal-mondo-arabo/
poi se vi interessa vi leggete il resto da li

La giornalista saudita Nadine al-Bedair ha suscitato accese reazioni con l’articolo “Io e i miei quattro mariti” [ar] apparso sul quotidiano egiziano Al-Masry Al-Youm.

Pubblicato l’11 dicembre 2009, il testo ha avuto forte risonanza nella blogosfera per il contenuto e il tono provocatorio. Nell’articolo Nadine si domanda perché agli uomini musulmani è consentito sposare fino a quattro mogli, mentre le donne devono accontentarsi di un solo marito. Esordisce così:
Consentitemi di sceglierne [di mariti] fino a quattro, cinque o addirittura nove, se desidero farlo…Li sceglierò di forme e misure differenti. Uno di loro sarà biondo e un altro scuro. Alti di statura o magari anche bassi, li sceglierò di diverse confessioni e religioni, razze e nazionalità. E vi prometto che regnerà l’armonia.

Al-Bedair prosegue contestando le ragioni che tradizionalmente consentivano la poligamia, ma non la poliginia [it], come il problema della paternità, sostenendo che al giorno d’oggi risultano poco fondate con i progressi fatti dalla scienza e il test del DNA.

Nel suo blog [ar], Marwa al-Bahraini ha l’impressione complessivamente che la gente abbia giudicato troppo in fretta l’articolo, senza comprenderne pienamente l’intento.
…Il compimento di un contratto matrimoniale dipende solo da due persone: un marito e una moglie. Se non è così, l’uomo non sta condividendo le sue decisioni, o neppure i suoi sentimenti, con la moglie.
Questo è [il significato] dell’articolo di Nadine al-Bedair.
Questo è il mio punto di vista sulla questione. La gente non ha letto il pezzo con attenzione, non ha riconosciuto il vero significato del titolo polemico.
Hanno rilevato le controversie perché è quanto volevano vedere; sfortunatamente in questo modo hanno ignorato il testo e si sono scagliati direttamente contro il titolo dell’articolo.

Questa sembra essere una posizione condivisa da altri, convinti che sia stato dato largo spazio alla controversia, senza però cogliere l’intento dell’articolo.

Vi consiglio pure questo: Fate l'amore con il Corano
http://dilatua.libero.it/attualita/bl5356.phtml?ssonc=1693473556
La dottoressa Kotb, 39 anni, musulmana osservante, sposata e madre di tre figli, è una pioniera della sua materia, considerata tabù in numerosi paesi del Medioriente.
Ogni sabato mattina conduce infatti una trasmissione sulla tv di stato egiziana, durante la quale invita personalità anche religiose a parlare della vita di coppia secondo l'Islam e risponde in diretta a domande sul sesso, esponendo sia teorie scientifiche che dettami della morale islamica.
In particolare, sono due i versetti del Corano che hanno 'ispirato' Heba Kotb. “Uno nella sura Romana, che indica come comportarsi nella vita di tutti i giorni nei confronti della moglie e insegna che l'amore e la passione tra uomo e donna sono frutto del volere divino.
E chi non riesce a trovare o a vivere questa passione, deve cercarla perché questa è un dono di Dio. Il secondo nella Sura della vacca, la più lunga tra le sure del libro sacro, che addirittura parla del diritto della donna a provare l'orgasmo”.

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angela132
angela132
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Il diritto all'orgasmo mi sembra sacrosanto, ma mi domando quattro mariti non sarebbero un po' troppi? Quattro paia di mutande, quattro camicie, quattro paia di calzini da lavare, stirare ecc ecc.
Non sarebbero meglio un marito e tre amanti, o meglio quattro amanti autosufficienti?
Scusa la banalità.

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fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
Viandante Storico
angela132 ha scritto:Quattro paia di mutande, quattro camicie, quattro paia di calzini da lavare, stirare ecc ecc.
Se una ha 4 mariti fa fare tutto a loro, se no che potere ha?

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angela132
angela132
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
fantasma76 ha scritto:
angela132 ha scritto:Quattro paia di mutande, quattro camicie, quattro paia di calzini da lavare, stirare ecc ecc.
Se una ha 4 mariti fa fare tutto a loro, se no che potere ha?

Geniale... poi mettendoli in competizione fra loro... qualche potere si otterrebbe.
Ma... e se trovano invece una che li riverisce e li serve a puntino?

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fantasma76
fantasma76
Viandante Storico
Viandante Storico
angela132 ha scritto:Ma... e se trovano invece una che li riverisce e li serve a puntino?
Una masochista?
Comunque in genere nella poligamia il singolo è dominate, gli altri devono dividersi i lavori.

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angela132
angela132
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Non ne sono così sicura. Mi sembra di ricordare che nel libro di Levi-Strauss sull'incesto la poliandria ebbe origine su base incestuosa: un'unica povera sorella/madre/cugina/zia costretta a servire un villaggio di uomini soli, causa la povertà di scambi tra comunità.
In questo caso la monogamia rappresenterebbe una liberazione per la poveretta.

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Shri_Radha
Shri_Radha
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
angela132 ha scritto:Sicuramente l'istinto ad accoppiarsi con quante più donne possibili fa parte del patrimonio genetico del maschio, sta di fatto però che l'idea di mantenere 83 vergini e relativa prole rappresenti un incubo per gli uomini che conosco... o almeno così mi dicono, vallo a sapere.
D'altro lato, il controllo della donna sulla propria fertilità rappresenta un rafforzamento della propria capacità di scelta procreativa nei confronti del maschio giudicato migliore.

Secondo me è un istinto anche femminile.... ed ancora prima della pillola era presente.
Vedi il detto "di mamma ce n'è una sola". Non si dice certo così del babbo.
Però un conto è la poligamia, e un altro l'infedeltà.

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