è lì che subentra la poetica der monnezza, pensavate che il mio fosse un ot pauroso? No è che di fronte al termine poesia mi assalgono odori di marcio, ci sono troppe rime baciate, ci sono troppi poeti che nessuno ascolta (nes3suno scusa non dicevo a te) troppi baci perugina, troppo zucchero, troppe canzoni d'amore dedicate a boss della camorra. ai latitanti, quali le possibili reazioni?
L'avanguardia (l'avanguardia è molto dura e per questo fa paura)
ma essa è putrefazione e morte, processi intellettual-verbosi svincolati dal popolo che si accontenta di Neruda, ripiegata, intorcinata su se stessa per l'assenza di un pubblico,
L'arzigogolo manierista classico e romantico da mestierante, da capocomico che recita tutto ma proprio tutto quello che è già stato fatto o visto uguale uguale,
oppure la poetica de stocazzo de un'umanità che s'è marcita e nonostante questo può pure dire delle cose molto poetiche ma senza le fanfare, basta un pernacchio.
La poesia ha un problema a monte, la poesia è un dei massimi punti dell'arte e della cultura di un popolo, se questo popolo è vivo e vitale, in equilibrio con il proprio mondo l'arte prodotta è a livelli sublimi, neppure un dio potrebbe fare altrettanto (poesia dei popoli nomadi, dei nativi americani, poesia rituale di stagioni e animali totemici negli inuit) quando il popolo da cui nasce vive nell'odio, nella guerra, nella miseria, nell'ignoranza, nel sangue è un libro di carne e di sangue che produce.
Frankenstein è un'opera poetica potente parla di un cadavere rianimato con pezzi di uomini diversi perseguitato solo perchè alla ricerca di un'anima, di un senso, un'opera che rappresenta tutto quello che poi verrà, poi la mosca di cronenberg o the naked lunch o ancora lo zoo di venere di greenaway o meglio ancora TETSUO L'UOMO D'ACCIAIO queste sono le opere di poesia contemporanea, oppure i baci perugina o.....