BIGbossSTIGAZZI ha scritto:Per trovare un punto su una superfice servono almeno tre punti, nello spazio quattro, considerando il continuum servono progressioni di quattro punti per tracciare una direzione nel tempo (è molto banalizzato ed i professoroni arriveranno come mosche sulla merda in breve, ma non ci preoccupiamo di loro ma ragioniamo e camminiamo).
Questo per scalzare definitivamente i monoteismi ed i dualismi, cui siamo portati, se non per natura, che al massimo si può dire che sia speculare, per formazione, con un punto o due non si triangola un bel niente, quando si dice facciamo il punto della situazione, bisogna fare almeno quattro punti solo per l'istante.... a dire il vero questo termine parla di tre angoli che servono per trovare un punto sul piano, infatti ricordo che, quando si usava il "baracchino" la polizia poteva trovare camionisti o altri della banda cittadina, triangolando il segnale.
allora per capire una cosa, una idea, un concetto, servono almeno tre punti di osservazione
con un punto c'è l'impressione di sapere soli la verità, apre a monoteismi, fondamentalismi e assolutismi
un dialogo fra due punti opposti se riesce può essere dialetticamente costruttivo ma di solito si traduce in barricate e guerre di opinione
un forum che comporta l'ausilio di tanti punti di vista dovrebbe essere il modo migliore di capire qualcosa, se uno non crede di sapere già tutto ovviamente.
questo per dire che usando il forum come modo per creare barricate, stiamo perdendo l'occasione di capire insieme le cose.
hai fatto un po' di confusione sulla parte geometrica, come del resto avevi previsto, ma questa tua esposizione è bellissima e molto suggestiva. Davvero complimenti.
Da dove allora la delusione che sul forum, ma anche discutendo in due o tre, o addirittura quando si è da soli, non si riesce ad avere una visione chiara delle cose?
Non lo so, ma associandomi alla tua immagine mi verrebbe da dire che tutto dipende dal fatto che non siamo puntiformi, ma delle areole, delle pozzette di luce e di intelligenza... e spesso delle pozzette nemmeno tanto piccole.
Ed allora l'immagine del punto da analizzare non è per noi netta ma sfocata e circondata da un'alone di penombra, che traslando la figurazione, potremmo chiamare compromesso, possibilismo.
Cioè sull'argomento che stiamo studiando solo alcuni dettagli sono assolutamente fissi, ma sulla maggior parte degli altri siamo disponibili a degli aggiustamenti, a degli scambi di opinione (del tipo ti concedo questo se tu ammetti quest'altro...), a delle concessioni...
Premettiamo che per ognuno degli interlocutori, diversi sono i punti fermi e differenti le aree di maggiore o minore penombra.
Illuminiamo ora la materia del contendere con tutte le nostre diverse visioni, e proiettiamone l'immagine sullo schermo multidimensionale della "Verità"... cosa vedremo?... una immagine con pochissimi o forse nessun punto certo ed invece innumerevoli chiaroscuri, perché su un dettaglio concordano in due, su un altro in tre, su un terzo forse ancora in tre, ma non gli stessi di prima e non con la stessa intensità...
Uno stesso oggetto, certo, ma illuminato da infiniti diversi riflessi... proprio come un qualunque oggetto della nostra esperienza fisica, nell'atmosfera...
voglio con questo concludere che è meglio non parlare, meglio non discutere, che è preferibile osservare le cose da un solo punto di vista?... Assolutamente no!... e prima di concludere continuiamo col nostro parallelo.
Nello spazio, in mancanza di raggi luminosi riflessi e degli infiniti diffusi dalle impurità dell'aria, i contorni delle cose appaiono nettissimi, ed ogni particolare è o totalmente illuminato, o assolutamente oscuro, vero?
Anche lì, come nel nostro discorrere, alcune parti dell'oggetto appaiono visibilissime, di una visibilità senza dubbi, una chiarezza inconfutabile... ma del resto, degli altri aspetti dell'oggetto, non abbiamo cognizione alcuna, sono neri, ancorché esistenti, del tutto nascosti alla nostra vista, ché l'unica fonte di luce, puntiforme e lontana, non riesce a rivelare.
Ecco quindi a cosa serve discorrere, ecco la funzione di un simposio, di un forum. Non a convincere gli altri, non ad imporre la nostre idea, non a "vincere" nel discorso, ché nessuno, a meno di essere assolutamente senza opinione preconcetta, si lascerà plagiare!... serve solo ad aumentare il numero di dettagli visibili, a considerare nuovi aspetti mai considerati, a smussare le idee troppo vivide, ad ammorbidire le ombre.
La catena di colline lontane, viste da casa mia, sembrano una sagoma tagliata nel cartone nero, contro il sole che sorge.
Solo levandosi il sole, e scrutando fra i riflessi di infiniti riflessi riesco a scoprirne le forme reali.
Ma il loro profilo non cambia di un ette!
In una parola (conclusione di RO dopo avermi letto) : "Lo scambio di esperienze matura"
Cordialità
Lucio Musto 19 ottobre 2011
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