E così, quel giorno prese il treno. Prima destinazione : Roma! Destinazione finale : Viterbo! Esattamente presso la "Scuola allievi sott'ufficiali dell' Esercito" ... italiano.
Arrivato a Viterbo, chiese indicazione su dove si trovasse la caserma e si accorse che insieme a lui una ventina di ragazzi, erano interessati alla stessa informazione. Ecco formarsi quindi il primo gruppo. I primi commilitoni. Anche se ancora fuori dal "sistema". Arrivati in caserma si presentarono al corpo di guardia, dove avvenne il controllo documeni. Furono fatti entrare e sedere in una piazzuola. Lì furono abbandonati a loro stessi per tutta la mattinata. Nel frattempo il gruppo piano piano si "ingrossava", man mano che arrivavano altri ragazzi. Prima venti, poi trenta.... fino ad arrivare a circa cento. Verso mezzogiorno sopraggiunse un caporale, accompagnato da altri due soldati. Praticamente un ragazzino di circa 19 anni, con altri due ragazzini al fianco. Iniziò l'appello.
Dopo, li fecero accomodare in una stanza. Qui un maresciallo entrò all'improvviso e a voce alta disse: "Quanti di lor signori non abbiano un certificato medico che certifichi l'abilità alle attività fisiche, allora possono anche salutare e andare a casa". Alcuni ragazzi si alzarono e, imbracciati i loro zaini, uscirono dalla stanza senza dire una parola. Al maresciallo apparve un ghigno di soddisfazione in volto. Poi, ripreso fiato, gridò nuovamente : "Quanti di lor signori non abbiano un certificato che certifichi l'abilità ad intraprendere attività ginniche di vario genere, allora possono salutare anche loro!" Un altro gruppo di ragazzi si alzò e, dopo aver accennato ad una timida protesta, furono invitati ad andare a casa. Il Maresciallo trasalì di gioia.
Il certificato medico doveva specificare che si era abili alle attività ginniche in generale e non abili alle attività sportive (come ad esempio il canottaggio o la boxe, calcio e simili). Ciò non andava bene. Non era accettato dal "sistema" Questa prima selezione ridusse il gruppo di 1/4 e dovevano ancora iniziare test e visite mediche. Insomma fu il buon giorno. Lui fu fortunato. Il medico al quale si rivolse scrisse nel suo certificato : "abile ad attività ginniche di vario genere, corsa campestre compresa". Il primo ostacolo era stato superato. Ben altri l'aspettavano al varco.
Continua...