beautiful stranger ha scritto:
Bastassero gli esorcismi del prete...
Scherzi a parte... hai provato a farti fare un esorcismo davvero?
La mia ombra sta lì in una stanza, ricordo il tempo in cui ne sono stata posseduta, se incontro qualcuno che la condivide con me ci riconosciamo immediatamente come fratelli, al primo sguardo, una solidarietà triste e dolorosa.
Il dubbio che mi perseguita è il seguente: e se nell'ombra risiedesse il nostro principio vitale, una specie di sorgente di energia, la nostra verità più profonda? Davvero possiamo rinnegarla, senza pagare con la vita?
Il sogno si concludeva così: io capivo di essere una strega, caricavo mia figlia su una scopa di saggina e volavamo via insieme, nella notte fresca.
Beh... direi che tutto sommato è un bel sogno: c'è un lito fine e una via di fuga.
Io invece temevo ( ora non mi succede da molto) assassini, morti che si presentificavano per uccidermi, o malati con gli stessi intenti. La colpa credo sia di chi a 12 anni ha avuto la brillate idea di costringermi a bciare mio padre morto e di dirmi che se lo pensavo lo avrei sognato. Poi la mia simpatica nonna allietava i pomeriggi in cui le ero affidata ( quasi tutti) leggendomi la cronaca nera di Oggi e Gente. Aveva una particolare predilezione per i delitti efferati avvenuti in ambito famigliare, ma non disdegnava i serial killer. Poi ci sono alcune frasi di mia madre che non mi va di ripetere qui.
Ed ecco fatto. Hanno dato buon materiale al mio senso di colpa per presentificarsi. E aggiungici che io non ho mai potuto permettermi di incazzarmi, essendo la mediatrice tra adulti depressi, ansiosi e non cresciuti. Ne consegue rabbia inespressa e magari anche errori. Quale condensazione migliore della rabbia rivolta all'esterno e inghiottita e del senso di colpa di un assassino? Infondo potevo incazzarmi solo con me stessa no?
Comunque sì... nell'ombra sta potenzialmente la nostra forza.
E' la nostra differenza e la nostra unicità.
Quello che da senso e direzione al nostro percorso.
Magonzo ha scritto:Jung è affascinante, ma in genere diffido dell'attribuzione di forme preordinate ed esogene a ciò che è invece astrazione, non necessariamente, e anzi, facilmente non congruente a quelle rappresentazioni formali;
già di per sé definire sentimenti, pulsioni, istinti, attribuendo loro un dato coerente o comunque riconducibile ad una logica è un'impresa ardua e azzardata;
se poi vogliamo romanticamente disegnare forme direttamente intellegibili perché conosciute, familiari, introduciamo un ulteriore elemento di distorsione e confusione, non ce ne fossero già abbastanza;
una rappresentazione formale della "realtà" è già una sua interpretazione ed una sostanziale limitazione delle nostre facoltà di immaginazione - e comprensione - al di fuori di quel quadro rappresentativo;
ora, se posso intendere un sentimento dostoevskijano di ombra, o di sottosuolo, la costruzione sistematica di una realtà rappresentata da quella metafora mi lascia molto perplesso, anche se curioso e affascinato;
in soldoni, arbitrio epistemologico per arbitrio, tanto vale aderire ad una fede religiosa o al culto di
qvelo, e darci dentro finché ce n'è, e nt'o'qulo all'ombra !
Le teorie di Jung sono esplicative se usate in forma allusiva, come miti, quadri o poesie.
Questa è la fondamentale differenza tra lui e Freud.
Se usi Freud per scremare Jung ottieni cose buone.
Per indagare certi fenomeni Freud è riduttivo.
Per altri Jung è ridondante.
hakimsanai43 ha scritto: Perchè la sua OMBRA era la cultura occidentale.Una cultura di parte,non
la cultura della verità.
Vero.
Ma è anche la nostra
xmarcox ha scritto:se incontrassi la mia ombra le passerei il testimone e le direi "OK ora provaci un po' tu."
hai appena verbalizzato uno stato di dissociazione
xmanx ha scritto:Penso che Jung...quando ha elaborato quella teoria...avesse fumato qualcosa di forte.
Che io sappia Jung era un bravo ragazzo.
Era Freud che "sperimentava" la cocaina con la moglie
-William- ha scritto:
In questo credo di essere mio malgrado abbastanza esperto. Conosco le mie, le rispetto, non le temo e non mi condizionano. Diverso discorso per quelle degli altri. Le ho sempre percepite e c'è stato un lungo periodo della mia vita in cui volevo sviscerarle, volevo che si manifestassero. Ora invece mi limito ad osservarle e a regolarmi di conseguenza.
Ottimo
PaperMoon ha scritto:
1-2 si sono presentate a volte in modo subdolo e a volte prepotentemente; impossibile ignorarle
Fanno sempre così le ombre
@beautifulstranger i tuoi posts mi incantano sempre
Eh lo so... a me incanta da un paio di anni