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Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate?

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1
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
.


Perché la “Civiltà dell'odio”?... che ne pensate?

Forse, prima di porre la domanda devo dire cosa sia la “civiltà dell’odio”

Si tratta dell’insieme delle persone, ragionevolmente civili, mediamente intelligenti, giustamente sociali e socievoli, equilibrate, colte quanto basta, normali in ogni attributo attribuibile alla collettività alla quale appartengono, che usano la più parte delle loro “dotazioni” e delle loro “energie”, nella negatività delle cose.

Criticano più di quanto lodino, distruggono più di quanto costruiscono, insultano più di quanto gratifichino, bocciano più di quanto promuovano, sviliscono più di quanto propongano, odiano più di quanto amino, ghignano più di quanto sorridano ….
E’ la gente “contro- “ a prescindere, gli “anti- “, i “no-“… tutti quelli che riescono in qualche modo a definire sé stessi solo nella negazione di qualcos’altro … quelli degli antipodi per principio, quelli come il famosissimo “Grouchy Smurf” dei puffi!
Gente così insomma!... guardatevi intorno e ne scoprirete una gran quantità.

Poneteci attenzione nel guardare … e scoprirete che sono parecchie più della metà numerica delle persone.

Questa, è la civiltà dell'odio. E non è legata a problemi di disagio psicologico, indigenza economica o sofferenza fisica …

Secondo voi, dove sono da ricercare i perché?

Grazie



Lucio Musto 23 febbraio 2012
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2
allure
allure
Viandante Residente
Viandante Residente
caro lucio, è vero quello che dici..... Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 73990920
sinceramente credo che sia impossibile capire perchè una persona è come è......penso che sia molto determinante la genetica e la famiglia.... Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 73990920 :_-_:

3
BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
non posso rispondere ai perchè semplicemente perchè non condivido la tua descrizione di società dell'odio.
A parte che mi ricorda fin troppo i discorsi sull'amore e sull'odio strumentalizzati a fini elettorali dal pdc precedente, è troppo semplice, perchè cosìsembra che tutte le "cose" siano in partenza buone e questi cattivoni le vivono negativamente.

E' un filo massimalista, come quei rivoluzionari da operetta che vorrebbero rivoluzionare tutto, anche quello che funziona.

Ovviamente ci sono le cose, che non sono nè buone nè cattive, tipo il mercurio, poi arriva l'uomo ed il mercurio diventa cosa buona nei termometri e cosa cattiva nei pesci che l'uomo mangia.

E' giusto odiare la guerra, significa amare la vita.
E' ingiusto amare la guerra, significa odiare la vita.

Come puoi vedere restando sempre a livelli qualunquistici, diventa difficile parlare di civiltà dell'odio e dell'amore, chi è che odia, chi odia il male o chi ama le sofferenze?

4
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
Lucio Musto ha scritto:Secondo voi, dove sono da ricercare i perché?

------------------------------------------

in genere non si tratta di persone "cattive", ma di infelici, soprattutto invidiosi;
verosimilmente cresciuti essi stessi in un'atmosfera in cui esser criticoni è il registro abituale;

sono quasi certo che si tratti di persone molto afflitte da senso di colpa, che per questo motivo non riescono a concedersi gioie autentiche, ma provano invidia nei confronti di chi invece ci riesce; e quindi ne criticano e sviliscono i conseguimenti.

5
Shushan
Shushan
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
li conosco purtroppo, ne sono circondata..per me sono degli eterni insoddisfatti di se stessi.

6
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:non posso rispondere ai perchè semplicemente perchè non condivido la tua descrizione di società dell'odio.
A parte che mi ricorda fin troppo i discorsi sull'amore e sull'odio strumentalizzati a fini elettorali dal pdc precedente, è troppo semplice, perchè cosìsembra che tutte le "cose" siano in partenza buone e questi cattivoni le vivono negativamente.

E' un filo massimalista, come quei rivoluzionari da operetta che vorrebbero rivoluzionare tutto, anche quello che funziona.

Ovviamente ci sono le cose, che non sono nè buone nè cattive, tipo il mercurio, poi arriva l'uomo ed il mercurio diventa cosa buona nei termometri e cosa cattiva nei pesci che l'uomo mangia.

E' giusto odiare la guerra, significa amare la vita.
E' ingiusto amare la guerra, significa odiare la vita.

Come puoi vedere restando sempre a livelli qualunquistici, diventa difficile parlare di civiltà dell'odio e dell'amore, chi è che odia, chi odia il male o chi ama le sofferenze?

evidentemente BIG, una volta di più non ho saputo spiegarmi, almeno ai tuoi occhi.
mi dispiace solo che tu, che sei una persona intelligente e stimi me come persona intelligente, mi dia del banale, come in pratica fai.

Suvvia!... puoi immaginare che io non consideri che esistono diversi punti di vista, diverse valutazioni, e che la stessa cosa possa essere buona per uno e sbagliata per un altro?

Pensi che io non sia stato mai bambino e considerato la marmellata buona ed infinitamente desiderabile, mentre mamma mi ripeteva che mi faceva male a mangiarne a ufo che ingrassavo?...
Suvvia, BIG, non darmi dello stolto!...

Allora spiegherò meglio il mio quesito con un esempio, chiedendoti preventivamente scusa per la sua elementarità... non prenderla per disistima nelle tue capacità!

Hai citato la guerra, come cosa cattiva. Benissimo, diamolo per scontato.

La persona della "civiltà dell'amore" pensa e si attiva e dice: "Costruiamo la pace"
La persona della "civiltà dell'odio" pensa e si attiva e dice: "Distruggiamo la guerra!"

Come vedi non è l'argomento che distingue gli uni dagli altri, ma l'atteggiamento spirituale intimo con cui si vedono le cose.

Naturalmente quello della guerra è un esempio limite e come dicevo al limite del banale, ma se ti guardi intorno... in ogni attimo della vita c'è questa dualità di atteggiamenti.

Il solito discorso del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. La domanda potrebbe riassumersi in: "Perché c'è più gente che vede il bicchiere mezzo vuoto" e si comporta di conseguenza rispetto a chi vede LO STESSO BICCHIERE mezzo pieno e parte di li?

Forse sono stato più chiaro cosi, amico mio?

7
efua
efua
Viandante Residente
Viandante Residente
Il dramma "esiste" quando ci si vive nel bel mezzo e non le si riesce ad individuare, le persone cosi', le sofferenze che ti arrecano non sempre le riesci nitidamente a distinguere perche' puo' esserci anche l'aggravante che, cotanta grazia, si abbia la fortuna di ritrovarsela negli affetti.
Una volta che "certi atteggiamenti" si imparano a conoscere e' piu' semplice poi difendersi.

Alle persone che incontro dico: "Il poco tempo che abbiamo a disposizione non sciupiamolo ammorbandocelo con il negativo a tutti i costi, a prescindere".
Per carita' i casi della vita sono tanti e il negativo non sempre non e' tangibile, percio' non ficchiamocelo anche dove non e' il caso.
Le persone cosi' (distruttive anche solo per l'umore) le rifuggo come fossero la morte, non c'e' proprio nulla che mi ritorni -in positivo- nel circondarmene.
Ho provato tanto giovamento nell'essermene liberata, o anche solo ad averle arginate, relegandole a quel luogo in cui con la mia vita non hanno nulla a che vedere.
Mio padre me lo dice sempre e un fondo di verita' vi e': "Fattela con le persone che reputi migliori di te e paga loro pure da mangiare".
Chi della sua vita e' soddisfatto, sereno, non si sogna nemmeno lontamente di esordire negli affari tuoi come se fosse un boomerang.

8
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Magonzo ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:Secondo voi, dove sono da ricercare i perché?

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in genere non si tratta di persone "cattive", ma di infelici, soprattutto invidiosi;
verosimilmente cresciuti essi stessi in un'atmosfera in cui esser criticoni è il registro abituale;

sono quasi certo che si tratti di persone molto afflitte da senso di colpa, che per questo motivo non riescono a concedersi gioie autentiche, ma provano invidia nei confronti di chi invece ci riesce; e quindi ne criticano e sviliscono i conseguimenti.


Bravissimo Magonzo!... nella mia "strategia discorsiva", pensavo che ci sarebbero voluti parecchi interventi per arrivare al nocciolo, ed invece tu Zàcchete!, sei arrivato a quello che è il punto cruciale anche secondo me in un battibaleno! Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 274731 Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 274731 Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 274731

Si, anch'io penso che a fare la differenza e sbilanciare tutto sia l'invidia. Nient'altro che l'invidia, senza la quale sarebbe ragionevole aspettarsi una distribuzione uniforme di persone... dall'inguaribile ottimista, al pessimista più nero...

Ma c'è l'invidia... che sposta tutto il problema, ma non lo risolve.

E la nuova domanda, il "nuovo titolo" potrebbe essere: "Ma perché, l'invidia?... ed in realtà, che cosa è l'invidia??"

Grazie, Magonzo!

9
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
Lucio Musto ha scritto:
E la nuova domanda, il "nuovo titolo" potrebbe essere: "Ma perché, l'invidia?... ed in realtà, che cosa è l'invidia??"
vedi un altro che fa meglio di te o è più felice, ma non riesci a concepire di essere in grado di fare altrettanto, magari perchè educato in un clima di sfiducia nei tuoi confronti; e allora desideri l'appiattimento verso il basso, la mortificazione altrui, il mal comune mezzo gaudio...

chi è così però, è la prima vittima, anche se sgradevole; ci vuole un po' di pietà, perché ad essere felici si viene educati e può anche accadere di crescere in un ambiente sfortunato, poco sfiorato dalla gioia.

10
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
efua ha scritto:Il dramma "esiste" quando ci si vive nel bel mezzo e non le si riesce ad individuare, le persone cosi', le sofferenze che ti arrecano non sempre le riesci nitidamente a distinguere perche' puo' esserci anche l'aggravante che, cotanta grazia, si abbia la fortuna di ritrovarsela negli affetti.
Una volta che "certi atteggiamenti" si imparano a conoscere e' piu' semplice poi difendersi.

Alle persone che incontro dico: "Il poco tempo che abbiamo a disposizione non sciupiamolo ammorbandocelo con il negativo a tutti i costi, a prescindere".
Per carita' i casi della vita sono tanti e il negativo non sempre non e' tangibile, percio' non ficchiamocelo anche dove non e' il caso.
Le persone cosi' (distruttive anche solo per l'umore) le rifuggo come fossero la morte, non c'e' proprio nulla che mi ritorni -in positivo- nel circondarmene.
Ho provato tanto giovamento nell'essermene liberata, o anche solo ad averle arginate, relegandole a quel luogo in cui con la mia vita non hanno nulla a che vedere.
Mio padre me lo dice sempre e un fondo di verita' vi e': "Fattela con le persone che reputi migliori di te e paga loro pure da mangiare".
Chi della sua vita e' soddisfatto, sereno, non si sogna nemmeno lontamente di esordire negli affari tuoi come se fosse un boomerang.

Innanzitutto Benvenuta, splendida stella di neve!... Non ti ho nemmeno dato il benvenuto!... questo nonno rincoglionito continua a perdere sempre più colpi rotolarsi dal ridere rotolarsi dal ridere rotolarsi dal ridere

Cero di rimediare: grazie di essere intervenuta e di aver detto delle cose sagge...
E chiedi al tuo papà se per caso conoscesse mamma mia, che mi ripeteva sempre: ""Fatti con chi è meglio di te, e rimettici le spese!...."" rolleyss Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 73990920 rolleyss

questi genitori... sempre prodighi!

Come vedi l'amico Magonzo ha fatto balzare avanti il discorso, che temo ora si faccia più difficile!....

Per me, che sono un po' bigotto, sarebbe facile dire: "Tutta colpa della coda del diavolo!...", ma in quest'ambientino di dolcissimi miscredenti credo che si debba fare un'analisi più profonda.... Tiriamoci su le maniche: perché, e cos'è l'invidia?

11
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Magonzo ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:
E la nuova domanda, il "nuovo titolo" potrebbe essere: "Ma perché, l'invidia?... ed in realtà, che cosa è l'invidia??"
vedi un altro che fa meglio di te o è più felice, ma non riesci a concepire di essere in grado di fare altrettanto, magari perchè educato in un clima di sfiducia nei tuoi confronti; e allora desideri l'appiattimento verso il basso, la mortificazione altrui, il mal comune mezzo gaudio...

chi è così però, è la prima vittima, anche se sgradevole; ci vuole un po' di pietà, perché ad essere felici si viene educati e può anche accadere di crescere in un ambiente sfortunato, poco sfiorato dalla gioia.

ancora benissimo, ma non ci siamo... Se ci fosse una sana emulazione, una spinta a primeggiare, com'è in tutto il panorama della vita, dalla pianticella che lotta per il sole al lupo per essere capobranco, ci starei... ma l'invidia, come giustamente dici è sterile, ti arrovella, indebolisce...

12
efua
efua
Viandante Residente
Viandante Residente
Grazie per il benvenuto nonno, ho letto qua e la' che sei pochetto "lento" per cui non mi sono rammaricata del fatto che non fossi giunto sull'uscio, a farmi le feste.

Ma lo sai che io l'invidia nemmeno la conoscevo sino a qualche anno fa?
Poi mi hanno aperto gli occhi e quello che ho visto non mi e' piaciuto.
Probabilmente l'invidia e' un sentimento diametralmente opposto rispetto al mio "sentire" perche' me ne frego e magari come un ariete sono talmente concentrata nelle mie cose che credo che vengano portate avanti nel modo migliore possibile, il mio, per me.
Poi venni accusata di essere concentrata troppo su me stessa, come se questa fosse una colpa.
Vabbe', non e' questa la sede per sviluppare questo altro pensiero sopraggiunto.

Non ho smania di sbracciarmi e di divulgare agli altri "il mio saggio sapere", non mi interessa di suscitare "invidia" per una mia vera o presunta situazione idilliaca come chi deve ostentare, ad esempio, un amore vero, autentico, assoluto, a discapito dei poveri disgraziati umani che pure saranno presi dalle loro incertezze e perche' no tentazioni.

Quando certi atteggiamenti riesci a leggerli, prestando attenzione a non esaurire il nostro interlocutore, pensando di aver capito tutto cio' che riguarda la sua interiorita', riesci anche a "difenderti" piu' efficacemente.

13
marimba
marimba
Direttore del Corriere della Pera
Direttore del Corriere della Pera
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:chi è che odia, chi odia il male o chi ama le sofferenze?
Magistrale.

14
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
marimba ha scritto:
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:chi è che odia, chi odia il male o chi ama le sofferenze?
Magistrale.

ti ringrazio marimba di aver sottilmente fatto notare che ho saltato la risposta a questa domanda di BIG. Gli rispondo subito:

La risposta mi sembra evidente. Limitandoci a questi due, ed a questo dettaglio, chi "odia" è quello che odia il male... infatti ti limiti a dire che lo odia, e non specifichi se adoperi per combatterlo, per porvi rimedio, per redimerlo... lo odia e basta, per quanto ne dici tu.
cioè uno sterile atteggiamento negativo.
Nemmeno di chi ama le sofferenze, dici nulla, forse con un pizzico di capziosità. E capziosamente ti rispondo:
Quello che ama le sofferenze non odia certo, al massimo sarà un masochista, non ti pare? Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 214252 Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 214252

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xmarcox
xmarcox
Viandante Residente
Viandante Residente
io ho un collega tendenzialmente bravo simpatico ecc...
però troppo spesso se ne esce con critiche, sui capelli, sulla maglia, su questo su quell'altro...
oppure ogni debolezza che nota cerca di prenderti in giro...
oppure provoca, ad esempio con un altro idiota litighiamo da mesi sempre per un futile motivo e 'sto deficiente l'altra mattina alle sei ha punzecchiato lui che ha iniziato a rompere i coglioni e siamo arrivati a urlare a dire parolaccie quell'altro sbroccato di m*rda mi ha pure rivolto accuse gravi e infondate, a cui ho evitato di dar seguito altrimenti gli alzavo le mani, e anche perché erano totalmente assurde per qualsiasi sano di mente, ma comunque "me la sono segnata", quando magari se il pici* di cui parlavo stava zitto non litigavamo con quest'altro e gestivamo la cosa più pacatamente come facevamo da mesi...
ha pure studiato psicologia sto pic*o (anche se facciamo un lavoro tecnico) eppure fa del male alle persone come spiegato fin qui...

io ci stavo pure diventando amico extra-lavoro un paio d'anni fa poi visti questi comportamenti mi sono allontanato subito
però come collega me lo devo tenere per ora
un paio di volte con tono scherzoso gli ho detto che è un demonio però in realtà dico sul serio

cioé non sarà un'adone, ha una condizione lavorativa che lascia a desiderare (come me), ecc... ecc... però non è colpa di noi altri non vedo perché debba rompere i cogli*ni, quasi come se il suo unico modo di valorizzarsi fosse sminuire gli altri e renderli più miseri invece che arricchirli

è così che la penso, questi mentecatti invece di cercare di risollevarsi, di arricchire se stessi e gli altri (intendo a livello di sentimenti, esperienze, relazioni), cercano di distruggere gli altri, di renderli più miseri di quanto sono loro, ma ovviamente più mortificano gli altri più mortificano se stessi rimanendo sempre più soli e perduti.

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Lucio Musto ha scritto:
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:non posso rispondere ai perchè semplicemente perchè non condivido la tua descrizione di società dell'odio.
A parte che mi ricorda fin troppo i discorsi sull'amore e sull'odio strumentalizzati a fini elettorali dal pdc precedente, è troppo semplice, perchè cosìsembra che tutte le "cose" siano in partenza buone e questi cattivoni le vivono negativamente.

E' un filo massimalista, come quei rivoluzionari da operetta che vorrebbero rivoluzionare tutto, anche quello che funziona.

Ovviamente ci sono le cose, che non sono nè buone nè cattive, tipo il mercurio, poi arriva l'uomo ed il mercurio diventa cosa buona nei termometri e cosa cattiva nei pesci che l'uomo mangia.

E' giusto odiare la guerra, significa amare la vita.
E' ingiusto amare la guerra, significa odiare la vita.

Come puoi vedere restando sempre a livelli qualunquistici, diventa difficile parlare di civiltà dell'odio e dell'amore, chi è che odia, chi odia il male o chi ama le sofferenze?

evidentemente BIG, una volta di più non ho saputo spiegarmi, almeno ai tuoi occhi.
mi dispiace solo che tu, che sei una persona intelligente e stimi me come persona intelligente, mi dia del banale, come in pratica fai.

Suvvia!... puoi immaginare che io non consideri che esistono diversi punti di vista, diverse valutazioni, e che la stessa cosa possa essere buona per uno e sbagliata per un altro?

Pensi che io non sia stato mai bambino e considerato la marmellata buona ed infinitamente desiderabile, mentre mamma mi ripeteva che mi faceva male a mangiarne a ufo che ingrassavo?...
Suvvia, BIG, non darmi dello stolto!...

Allora spiegherò meglio il mio quesito con un esempio, chiedendoti preventivamente scusa per la sua elementarità... non prenderla per disistima nelle tue capacità!

Hai citato la guerra, come cosa cattiva. Benissimo, diamolo per scontato.

La persona della "civiltà dell'amore" pensa e si attiva e dice: "Costruiamo la pace"
La persona della "civiltà dell'odio" pensa e si attiva e dice: "Distruggiamo la guerra!"

Come vedi non è l'argomento che distingue gli uni dagli altri, ma l'atteggiamento spirituale intimo con cui si vedono le cose.

Naturalmente quello della guerra è un esempio limite e come dicevo al limite del banale, ma se ti guardi intorno... in ogni attimo della vita c'è questa dualità di atteggiamenti.

Il solito discorso del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. La domanda potrebbe riassumersi in: "Perché c'è più gente che vede il bicchiere mezzo vuoto" e si comporta di conseguenza rispetto a chi vede LO STESSO BICCHIERE mezzo pieno e parte di li?

Forse sono stato più chiaro cosi, amico mio?

Non si tratta di scarsa chiarezza, ma di alterità di vedute, mi spiace che tu abbia letto il mio intervento come un modo per darti del banale o dello stolto, non è nelle mie corde, volevo solo affrontare un problema complesso nel modo più semplice possibile in modo da essere chiaro, cosa ovviamente fallita, comunque non piangerò sul sangue versato e farò un ultimo esempio prima di luciomustizzarmi e lasciarvi serenamente alla vostra (dei viandanti intervenuti) identità di vedute, nel 1919 se non sbaglio un anarchico pubblico un book fotografico intitolato "guerra alla guerra" con le foto dei cadaveri sfatti e sfondati della prima guerra mondiale, immagini toste che ancora oggi nonostante l'orrore cinematografico cui ci stiamo abituando, fanno effetto, il punto era che per abbattere l'idea stessa di guerra si debbano far conoscere gli effetti anche a costo di diventare VIOLENTI alcune cose sono talmente importanti che anche una persona pacifica può decidere di muovere guerra a cose sbagliate e non è altro che una reazione di intensità diversa ma simile alla costruzione di un mondo di pace...

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:... ...

Non si tratta di scarsa chiarezza, ma di alterità di vedute, mi spiace che tu abbia letto il mio intervento come un modo per darti del banale o dello stolto, non è nelle mie corde, volevo solo affrontare un problema complesso nel modo più semplice possibile in modo da essere chiaro, cosa ovviamente fallita, comunque non piangerò sul sangue versato e farò un ultimo esempio prima di luciomustizzarmi e lasciarvi serenamente alla vostra (dei viandanti intervenuti) identità di vedute, nel 1919 se non sbaglio un anarchico pubblico un book fotografico intitolato "guerra alla guerra" con le foto dei cadaveri sfatti e sfondati della prima guerra mondiale, immagini toste che ancora oggi nonostante l'orrore cinematografico cui ci stiamo abituando, fanno effetto, il punto era che per abbattere l'idea stessa di guerra si debbano far conoscere gli effetti anche a costo di diventare VIOLENTI alcune cose sono talmente importanti che anche una persona pacifica può decidere di muovere guerra a cose sbagliate e non è altro che una reazione di intensità diversa ma simile alla costruzione di un mondo di pace...

Grazie BIG anche di questo tuo nuovo, chiarificatore intervento.
Pur non conoscendo il fatto che riporti, lo quoto pienamente, e lo condivido come condivido quello che dici senza alcuna remora.

Porti un esempio emblematico, ed addirittura hai necessità di tornare indietro di quasi un secolo per trovarlo, ma io ci sto!...
E se fosse anche centrato nel discorso potrei dire perfino che è l'eccezione che conferma la regola!.

Ma se rileggiamo il testo proposto alla discussione vediamo chiaramente che non stiamo riferendoci a qualcuno che diventa violento, anzi VIOLENTO una volta per una causa che per lui sembra giusta, ma di quelle innumerevoli persone... ti riporto il testo integrale del primo periodo:

""Si tratta dell’insieme delle persone, ragionevolmente civili, mediamente intelligenti, giustamente sociali e socievoli, equilibrate, colte quanto basta, normali in ogni attributo attribuibile alla collettività alla quale appartengono, che usano la più parte delle loro “dotazioni” e delle loro “energie”, nella negatività delle cose."",

capito? (ora scusa, devo dire "hai capito", perché "non mi sono spiegato" l'ho già detto ieri)... non stiamo parlando di UNO che fa UNA azione, ma di chi ha come stile di vita l'odio (che tra l'altro è cosa diversa dalla violenza), l'astio, il livore, il dileggio, l'offesa, la prevaricazione, la menzogna, il sotterfugio, la sterile critica, l'ostilità.. e lo fa (rileggi bene) per "la più parte" della propria esistenza.

Non è la stessa cosa tua, che "mandi a cagare" qualcuno, una volta tanto, proprio quanto non ne puoi più!...
Dai, non essere modesto!... ora hai capito perfettamente lo spirito del thread. Non è contro tutti gli anarchici. Solo contro quelli esclusivamente piagnoni e disfattisti, ed anche contro tutti i piagnoni e disfattisti che non sono nemmeno anarchici...

Ed ora posso augurarti buona luciomustizzazione! rotolarsi dal ridere rotolarsi dal ridere rotolarsi dal ridere
(Sai?... mi è piaciuto, questo neologismo che ti sei inventato, non lo trovo meramente denigratorio; certe volte è la soluzione unica, o la più ragionevole, il luciomustizzarsi! Perché la "Civiltà dell'odio"?... che ne pensate? 274731 )

ciao a presto

Lucio Musto

18
Lamia africa
Lamia africa
Viandante Residente
Viandante Residente
Lucio Musto ha scritto:.


Perché la “Civiltà dell'odio”?... che ne pensate?


Criticano più di quanto lodino, distruggono più di quanto costruiscono, insultano più di quanto gratifichino, bocciano più di quanto promuovano, sviliscono più di quanto propongano, odiano più di quanto amino, ghignano più di quanto sorridano ….
E’ la gente “contro- “ a prescindere, gli “anti- “, i “no-“… tutti quelli che riescono in qualche modo a definire sé stessi solo nella negazione di qualcos’altro …

Questa, è la civiltà dell'odio. E non è legata a problemi di disagio psicologico, indigenza economica o sofferenza fisica …

Secondo voi, dove sono da ricercare i perché?

Grazie



Lucio Musto 23 febbraio 2012
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I disfattisti.Perchè esistono?beh...svilire e sminuire tutto allontana da sè la mediocrità.E' tutto una mer...da e quindi nn c'è nulla da fare.E torvare una soluzione,significa fare,ma loro nn voglio fare.Vogliono restare amebe e quindi per nn farsi scoprire,buttano nel tritacarne tutto.
Inoltre sono molto scettici nei confronti di chi vede in positivo...anzi li criticano per portarli nel loro secchio della spazzatura.


vorrei sapere da te, come li contrasti.

per ora io li evito come la peste

19
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Lamia africa ha scritto:...
...


vorrei sapere da te, come li contrasti.

per ora io li evito come la peste[/size]

sembra una domanda da niente, posta così, ma non lo è. Anzi per me è una domanda complessa e difficile, da affrontare con cautela.

Non perché le risposte non esistano, e tu ne dai una subito semplice, efficace ed immediata: "Li evito come la peste",
ma piuttosto perché sottintende l'altra, impegnativa: "Come contrastarli nel modo meno cruento possibile, o magari in modo costruttivo?".

Forse ci sono risposte anche a questa seconda più impegnativa domanda, e forse saprei abbozzarne una, da sviluppare poi insieme per
interpretarla ognuno secondo il modo personale di sentire, ma dovrei aprire un'altra discussione:

"Perché la civiltà dell'Amore?... come pensate la si possa costruire?"

non sono affatto sicuro di saperla aprire e poi in qualche modo condurre. Ci dovrò pensare su...
e se dovessi davvero cominciarla, vi autorizzo a darmi del temerario.

Infatti, l'amore è assai più impegnativo dell'odio.

20
Unachi
Unachi
Viandante Storico
Viandante Storico
Sinceramente mi ero persa quasi subìto.
Nel senso che mi sembrava di veder descritto e analizzato quello che io avrei definito un atteggiamento disfattista, e non capivo perchè risultasse così facile abbinarci sentimenti come l'odio o l'invidia.
L'uso del termine "disfattista" , invece, mi ha riconciliata con l'argomento, e mi ha fatto un po' ritrovare la bussola (dal mio punto di vista).

Perchè (chiedo) è così immediato l'abbinamento "disfattista-odio", oppure "disfattista-invidia"?
Giuro che non capisco assolutamente. :,,,,,.........

Il disfattista è un guastatore, senza dubbio.
Ma come faccio a dire se odi o ami, se sia invidioso o generoso, se PRIMA non guardo COSA guasta?

Credo fermamente che esista un "guastare" che esprime solo amore e desiderio di fusione, estremamente generoso. Totalmente incompreso dal beneficiario che ....a propria volta è assolutamente e soltanto disfattista nei confronti di chi pone in crisi proprie certezze.

Faccio un esempio personale (il più neutro che mi viene, a fini diplomatici) : io sono un'assoluta disfattista nei confronti di chi (per esempio) crede in maghi, maghelli e magìe varie.
Ovviamente, lo so , questa credenza fa star bene (transitoriamente) un mare di gente.
Io penso con cuore e cervello che questi "credenti" si dopino da soli e ne conquistino solo delle dipendenze assai pericolose. Per cui (quando mi sono simpatiche) vado giù di dissacrazione e disfattismo assoluto verso questo loro "credere".
Non solo non c'è nessunissima invidia, ma ...caso mai....c'è tenerezza.
Dell'odio poi, manco a parlarne! Ho già detto : sono disfattista verso chi mi è simpatico e mi sembra poter cogliere, non verso chiunque.
Ora : se questo si chiude a riccio e preferisce aggrapparsi alla Wanna Marchi della situazione, e quindi mi accusa di voler distruggere la sua serenità.....porca miseria.....ma il disfattista deteriore....chi è di noi due????? cool

P.S. : come avviene in quasi tutti i 3ds di quasi tutti i forum.....chi ha "difetti" è ..... rotolarsi dal ridere ......normalmente ...chi non partecipa al 3d in cui si stigmatizza il "pecacto mortale in discorso".
Lucio Lucio Lucio!!!! Tu lo sai che son vecchia di forum, eppure.....giuro....questo atteggiamento mi lascia sempre sorpresa e incredula come chi avesse tre anni e vedesse un gioco di prestigio ottimamente riuscito!!!!
Vorrei aggiunegere solo questo: c'è qualcuno fra noi che non sia disfattista verso alcune cose e propositivo verso altre????
Giusto per (prendo appositamente un argomento tabù senza nessuna intenzione di entrarne nel merito. ok?)
Nel mondo ci sono fior di intellettuali che sono teorici puri in favore della pedofilia.
Alla media delle persone (compresa me) questo arriva come un assurdo inconcepibile.
Bene, caro Lucio: questo argomento , prima o poi, è venuto fuori in OGNI forum da me frequentato, e normalmente su imput di qualche teorico di questo tipo. A me non fa strano che sia stato forumisticamente lapidato. Avrei anzi trovato eccellente che venisse lapidato SU BASE DI DIALOGO. Invece no: è stato puntualmente lapidato per chiusura verso l'argomento tabù, PRIMA che potesse dire quel che pensava di dire.
Stando al tuo ragionamento: quei tizii dovrebbero concludere che i tanti guastatori integrali che ha incontrato sul proprio percorso...fossero invidiosi e nutriti di odio? :_-_:



Ultima modifica di Unachi il Ven 24 Feb 2012 - 14:14 - modificato 1 volta.

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Unachi ha scritto:...
Io penso con cuore e cervello che questi "credenti" si dopino da soli e ne conquistino solo delle dipendenze assai pericolose. Per cui (quando mi sono simpatiche) vado giù di dissacrazione e disfattismo assoluto verso questo loro "credere".
Non solo non c'è nessunissima invidia, ma ...caso mai....c'è tenerezza....

Ecco qui.
Se il tuo atteggiamento intimo (non solo le parole, ma anche quelle) sono: massa di imbecilli che non hanno capito una mazza, sei nella civiltà dell'odio.
Se invece nel tuo atteggiamento intimo (non solo parole, ma anche quelle) c'è comprensione per il loro "doparsi", immedesimazione, tenerezza, ed il proporti come aiuto più che come giudice e boia, sei nella civiltà dell'amore.


PS - Il discorso dell'invidia riguardava il passo successivo e tentava di rispondere alla domanda: "Cosa spinge alla civiltà dell'odio?"

22
Lamia africa
Lamia africa
Viandante Residente
Viandante Residente
Lucio Musto ha scritto:

"Perché la civiltà dell'Amore?... come pensate la si possa costruire?"

non sono affatto sicuro di saperla aprire e poi in qualche modo condurre. Ci dovrò pensare su...
e se dovessi davvero cominciarla, vi autorizzo a darmi del temerario.

Infatti, l'amore è assai più impegnativo dell'odio.

assolutamente daccordo.
L'amore è meno riconoscibile e credibile
L'odio invece ha un linguaggio piu universale.

Non vengo capita quando parlo di amore in senso universale.
L'amore è piu impegnativo,concordo.
Ma anche meno riconoscibile,nn ha standard

23
hakimsanai43
hakimsanai43
Viandante Storico
Viandante Storico
scratch
Brahman (Dio)è in tre persone uguali e distinte: Brahma-Vishnù e Shiva.
Brahma è il Creatore,insieme alla sua consorte Sarasvati.
Vishnù è il Conservatore,assieme alla sua consorte Lakshmi.
Infine c'è Shiva,il Distruttore,assieme alla sua consorte Parvati.
E Shiva rappresenta il Distruttore delle vecchie forme,il distruttore
di ciò che è vecchio e non serve più.
Ma,sia il prete Indù sia quello Cristiano ti diranno che Shiva rappresenta il Demonio.

E Shiva diventa ciò che tu DESIDERI che lui sia.

Hare Shiva! Hare Parvati Devi.

imbarazzo

24
tulip
tulip
Viandante Storico
Viandante Storico
Penso anch'io che un bambino infelice, criticato, che non si sente amato, diventi poi un adulto critico e invidioso

Cos'è l'invidia?
Credo sia uno stato d'animo, un desiderio profondo di essere accettati e prima ancora di accettarsi. La persona invidiosa è quella che si sente inadatta, inferiore, e questo senso di inferiorità gli causa un dolore profondo a cui a volte non riesce a dare un nome e dal dolore nasce la rabbia e la rabbia di si percuote sugli altri con questi atteggiamenti e spesso anche su se stessi

25
Lamia africa
Lamia africa
Viandante Residente
Viandante Residente
Lucio Musto ha scritto:.



Questa, è la civiltà dell'odio. E non è legata a problemi di disagio psicologico, indigenza economica o sofferenza fisica …

Secondo voi, dove sono da ricercare i perché?

Grazie


[/color][/size][/i][/font]
Lucio Musto 23 febbraio 2012
------------------------------------------

la civiltà dell'odio.
Possiamo capirne il perchè anche andando oltre.
Senza guardare l'individuo nella sua unicità, ma analizzando il contesto.

Facile l'esempio della civiltà dell'odio che è esplosa nei paesi del medio oriente.

Odio adesso inferocito dalla fame, dal territorio aspro che storicamente porta i popoli a migrare e a farsi guerra per i confini della terra fertile accando ai fiumi,alle oasi in cui il sole da anche frutti e nn deserti.

L'odio verso l'America, che vuole globalizzare.
L'odio verso chi ama la croce e gesù cristo,mentre si usa il Corano per trovare una giustificazione alle stragi e all'ignoranza.

un odio piu grande di noi...
[b]

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