Rupa Lauste ha scritto: Pier Silverio ha scritto:Personalmente non sento lo stress, neanche durante o poco prima degli esami all'università. Come uso direi io, «vivo perennemente in vacanza»
quindi sei uno studente o questo era un esempio?
beh se sei uno studente...graziearcazzo...ne riparliamo tra qualche anno
Hai colto perfettamente
vado per i 20 (bell'età, eh?
)
Se intendi svalutare quello che ho detto perché sono troppo giovane allora non dovrei più scrivere niente su questo forum. Se invece intendi svalutare solo la mia critica a Ninfa riguardo alla sua gestione del dis-stress anche qui allora non dovrei più scrivere niente: ho detto la mia, e ovviamente il "pulpito" da cui lo dico è quello della mia persona, con un certa età e certe esperienza di vita.Se chi è più anziano ignorasse tutto quello che è detto dai più giovani penso che starebbe solo perdendo occasioni di riflessione.
Secondo questo principio, ancora, chi fa l'avvocato e ha una bella moglie, un magnifico figlio, una grande armonia famigliare, nessun problema economico e non saprebbe come migliorare la propria vita allora non dovrebbe dire niente a un operaio con problemi coniugali, un figlio alcolizzato, un lavoro precario.
Tutto questo per dire che in questo luogo , credo - e spero - nessuno vuole insegnare niente a nessuno, ma di certo ci si vuole scambiare idee, spunti, alternative, stimoli. Se non sei disposto a raccoglierli o non è questo che cerchi, allora non capisco cosa cerchi in questa sede.
Detto questo, non intendo offenderti in alcun modo, anche perché ai scritto due righe, quindi io ho certamente reagito su scala molto più larga alla tua provocazione.
Poi lo so che intendevi solo farmi notare che le vere difficoltà della vita cominciano più avanti del punto in cui sono io, quando dovrò preoccuparmi di lavoro, stipendio, casa, bollette, famiglia, genitori, fratelli, parenti, mutuo, fidanzadata/moglie, ecc. e che quindi per ora vado ancora via di lusso
musicante di brema ha scritto: Aleister ha scritto:Interessante l'intervento di Pier Silverio...estremizzando un po' si potrebbe affermare che la presenza dello stress è strettamente legata all'assenza di consapevolezza. Dove per consapevolezza si intenda uno sguardo lucido, distaccato, impersonale, non giudicante, accogliente, libero dalla dicotomia di avversione o attaccamento che costituisce la modalità di funzionamento del mentale. Fuori dal "mi piace e non mi piace", fuori dalla fatica - fatalmente destinata al fallimento - di far coincidere il mondo con il "nostro" mondo (dei giudizi, dei valori, dei desideri e personalismi vari) e non viceversa...
Il mondo di un monaco zen....o di un morto.
Ne sei davvero sicuro? In realtà è molto più concreto di quello che può sembrare (questo colloca questa riflessione di Aleister tra le più "concrete" che ho letto fin'ora
). Riusciresti ad accettare il fatto che qualcuno ci prova e riesce (o quasi), e vive felice?
Al di là se io o qualcuno che conosco ci risesce davvero, quello che conta qui non è se qualcuno ci riescie, ma se tu sei disposto ad ammettere che questo è praticamente possibile.
Sei disposto ad ammetterlo?