Mago_Merlino ha scritto:...
Se ti chiedessi la relazione che intercorre tra felicità e fede?
Relazione tra felicità e fede brevemente. Lascio fuori la spiritualità che lavora con la coscienza ma non necessariamente con la fede, intesa come indichi tu. Lascio fuori anche i poveri di spirito, tanto essi hanno i cancelli del paradiso già aperti per loro. Suppongo che tutto ciò che fanno senza danneggiare il prossimo e che gli dia felicità vada bene per tutti.
Io sono uno di quelli che associa la felicità al ragionamento, pensare, le elucubrazioni mentali, le trovate alla continua ricerca di azioni correttive mi fa dimenticare molte cose (ed arrabbiare chi mi sta vicino nella vita). Mi posso dimenticare in ufficio per la notte intera quando ho da pensare e fortunatamente è anche il mio lavoro. Anche da bambino avevo questo difetto.
Dunque la ragione. Da cui si può anche scoprire l’irrazionale e perfino esserne sedotti. Sant Agostino affermava di credere per capire e ci era arrivato, diceva lui, attraverso capire per credere. Poi disse questa serie di paradossi: attraverso la fede la ragione non si corrompe; con la fede si può capire fino in fondo; infine, la piena coscienza è associata all’atto di fede.
Ossimori? Quanti sono periti con le eresie? La Santa Inquisizione è venuta fuori per ridurre gli assassinii fatti in nome di Dio per accuse assurde ma “credute” dalla credenza popolare. Allora c’è a) l’organizzazione, b) l’opportunità, e c) la comodità. Rispettivamente il potere, la carriera ed il sostentamento. Il denominatore comune è la finanza, sino alla morte.
Galileo non ebbe lo stesso successo con la ragione. Ma quanta ricerca scientifica non è andata avanti per soddisfare la fede? Facciamo così. Il primario di un ospedale dei Fate Bene Fratelli avrà maggiori attenzioni in qualità di Cristiano e pertanto a lui la fede può portare felicità ma è l’apparenza, come dice la signora di Brema un fake. Il mercato vuole prima stabilità.
La relazione tra fede e felicità è a) il comportamento abitudinario dell’uomo, b) il fatto che per gioire egli debba conoscere il dolore, e c) ha bisogno di evolversi perché l’unica forza che ha è nella testa. Nessuno tornerebbe in quel paradiso indicato dalla Bibbia… tutto ciò che abbiamo l’abbiamo conquistato con sudore della fronte, lottando anche contro gli uomini della fede.