Finalitario ha scritto:SergioAD:
siamo su due discorsi completamente differenti, che usano gli stessi terimini ma dove i signficati sono opposti.
Intanto per "povero in spirito" intendo significare un'espressione moderna che indica chi fa a meno dello spirito, quindi è "povero in spirito", dato che l'ha perso.
Povero di spirito come l'intendi tu andava descritto in modo da farlo capire ai tuoi interlocutori senza ambiguità. Io ho citato un passaggio del Vangelo e dell'uso comune e positivo che se ne fa tra creazionisti. Era importante che tu avessi inteso quel termine oltremodo specifico altrimenti...
I buffoni sono sinonimo di chi si vuol mettere in mostra attraverso termini non eleganti e volti alla derisione altrui (moderatori permettendo).
Nel dubbio che tu ti stia rivolgendo a me con questo tono, visto che stai rispondendo a me senza specificare di chi parli, non avrò bisogno dei moderatori per abbandonarti – non è la mancanza di fede che va difesa – oggi, per mia fortuna, è onere di chi afferma qualcosa portare prove.
Per Fede intendo non un credo o un atto di fede ma la vera vita vissuta nella pienezza della visione e certezza di Dio come Padre.
S'era capito benissimo e comunque si chiama “fede” e null'altro. Sia nel linguaggio comune che nei giochi mentali ed anche nelle varie lingue.
Ciò non è esternabile ma allo stesso tempo è qualcosa a cui tutti possono attingere, per il semplice fatto che l'autore o coautore di questa Fede è presente in ciascuno. Faccio un esempio pratico, tutti nasciamo con i 5 sensi, alcuni sono già sviluppati e altri sono da sviluppare. All'inizio abbiamo tutto a disposizione per poter acquisire gli strumenti che ci serviranno nel futuro per poter interagire con l'esterno e con noi stessi.
Tu hai scoperto dio per imprinting religioso il resto sono parole alle quali tu dai un senso ed io un significato – nulla di nuovo per quel poco che ho capito della mente umana. Si studia in teologia, in filosofia ed in psichiatria.
Ora chi sperimenta la Fede, mette in pratica tutto quello che ha già in dotazione, non si inventa nulla che non abbia già, non si tratta di visioni o di miracoli o di altre cose, ma di capacità che si sviluppano, dato che ci sono delle premesse a monte. Chi non crede è come colui che pur non essendo cieco, ha gli occhi chiusi da un velo o da una mano e si ostina a rimanere in tale stato. Il non voler credere è cmq una scelta, determinata dalla volontà e non dalla predisposizione a monte. Tutti abbiamo dentro di noi il necessario per vivere da subito una vita di Fede, ma non tutti lo usano ma soprattutto lo vogliono. E questa è una libera scelta che è subordinata allo stato che ogni uomo ha, nascendo sulla terra e in condizioni come le nostre. Poi per qualcuno, queste condizioni potrebbero essere paradisiache, per altri infernali, ma qui già staremmo in altro discorso.
E' così che parlate tra credenti? Pensando che chi non crede non viva appieno questa unica vita che ha? Dando più importanza all'immaginazione e forzando la realtà sulla base di quella? Quali condizioni? Le tue condizioni sono relative rispetto alle mie, rispetto ad altri credi, rispetto ad altre culture – pensa che secondo il popolo eletto del vecchio testamento tutti gli altri sono animali parlanti. Tutto è relativo e ci vuole studio e tempo per conoscere gli altri.
Edit: specifico anche che vivere una vita di Fede non consiste nel praticare una religione, o nel sottoporsi a determinati "atti" o "pratiche" meditative o inventate da checcessia. Questa vita, apparentemente ed esternamente non è dissimile da quella di un non credente, e spesso anche a livello morale ed etico. La differenza è prettamente interiore e di convizione, derivante dal vissuto spirituale stesso.
Molto personale ed assolutamente non condivisibile dai creazionisti se non in un'ottica New Age.
Mi sono deciso a risponderti dopo questa tua precisazione.
Questo concetto è fondamentale. Nel momento in cui anche una sola persona, parla di vita dello spirito, resta chiaro che la possibilità e quindi la pratica, è data a tutti. Se ciò non fosse stato vero, allora, sia questa discussione o altre simili non avrebbero mai potuto essere, dato che non sarebbe esistito il terreno per poterne parlare. Si discute soltanto di quello che è possibile, certo filosoficamente è tutto possibile ma io parlo non già di filosofia, quanto di vita reale. E non credo di essere l'unico, forse sarò l'unico a fare questo discorso in un contesto forumistico, intercalato nella realtà di "La Valle dell'Eco", questo potrebbe essere vero, ma in assoluto non è questi termini, e ne ho la riprova.
Quello che per te è fondamentale per l'apostata è trascurabile. La vita dello spirito è indimostrata è la confusione dei sogni con la realtà. Le discussioni si fanno quando c'è un invito e questo viene accolto, infatti mica partecipano tutti, per ora siamo in due. Non ho capito cosa intendi per discutere di ciò che è possibile o quando affermi che filosoficamente tutto è possibile? Il forum è virtuale e dai temi che prevalgono in questo momento pare sia impostato sul sesso, la psicologia e le personalità individuali.
In chiusura, se tu vai in estasi cercando e trovando dio con la meditazione va bene ed è comprensibile ma, se tu dai del cieco o qualsiasi qualificazione denigrante ad altri ebbene sarebbe normale pagarti con la stessa moneta.
Per la precisione le reazioni possibili sono.
Avete attribuito a dio il diluvio universale per il quale dite che di tutto il genere umano s'è salvata un'unica famiglia, anzi di ogni essere vivente sulla terra! Parlate di amore mentre lo temete come la morte e sperate che vi risparmi le sue ire - cedete ad ogni tentazione per la quale dite di peccare.
Se esistesse sarei il suo massimo antagonista e nemico mortale. Se esistesse sarebbe colpevole di ogni cosa che non funziona, per la quale falsamente parlate di libero arbitrio mentre minacciate chiedendo di avere timore. Qual'è il padre che farebbe questo ai suoi figli? Un mostro malato che promette sangue e dolore in vita e gioie e onori dopo la morte!
Nessuno tornerebbe in quel paradiso, creazionisti ed evoluzionisti che siano. Pillola blu o pillola rossa? Sfido che l'uomo sceglie la rossa, come ha sempre fatto.