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A sottintendere: sono criminali perchè sono senza dio? (leggendo i tuoi interventi tal cosa si evince)xmanx ha scritto:Non ho usato il termine "giustificare" per dire che lei è favorevole ai criminali...ma nel senso di "spiegare il motivo della loro esistenza".
xmanx scriverà ha scritto: Socrate chi? Ah già quell'imbecille infantile?
freeweb ha scritto:A sottintendere: sono criminali perchè sono senza dio? (leggendo i tuoi interventi tal cosa si evince)xmanx ha scritto:Non ho usato il termine "giustificare" per dire che lei è favorevole ai criminali...ma nel senso di "spiegare il motivo della loro esistenza".
Infatti a Palermo, via bernini, tutte le sere si recita il rosario: nel primo mistero si contempla Salvatore che legge la bibbia; nel secondo, salvatore che infila il pizzino nella bibbia; nel terzo, salvatore che uccide un bimbo nell'acido recitando il salmo 39; nel quarto etc.
I delinquenti veri sono gli atei, che grazie a dio sono atei.
Credo, acerriana_loca, che sia ben più di due secoli che va avanti il dibattito, iniziato nel 600 a.c. dall'immarcescibile Socrate.xmanx scriverà ha scritto: Socrate chi? Ah già quell'imbecille infantile?
freeweb ha scritto:
A sottintendere: sono criminali perchè sono senza dio? (leggendo i tuoi interventi tal cosa si evince)
Infatti a Palermo, via bernini, tutte le sere si recita il rosario: nel primo mistero si contempla Salvatore che legge la bibbia; nel secondo, salvatore che infila il pizzino nella bibbia; nel terzo, salvatore che uccide un bimbo nell'acido recitando il salmo 39; nel quarto etc.
I delinquenti veri sono gli atei, che grazie a dio sono atei.
Credo, acerriana_loca, che sia ben più di due secoli che va avanti il dibattito, iniziato nel 600 a.c. dall'immarcescibile Socrate.
Cenere79 ha scritto:Je laisse Sisyphe au bas de, la montagne ! On retrouve toujours son fardeau. Mais Sisyphe enseigne la fidélité supérieure qui nie les dieux et soulève les rochers. Lui aussi juge que tout est bien. Cet univers désormais sans maître ne lui paraît ni stérile ni futile. Chacun des grains de cette pierre, chaque éclat minéral de cette montagne pleine de nuit, à lui seul, forme un monde. La lutte elle même vers les sommets suffit à remplir un cœur d'homme. Il faut imaginer Sisyphe heureux. (A. Camus)
Noi concepiamo la nostra esistenza in funzione degli istinti di conservazione; sopravvivenza e riproduzione. Tutte le nostre fobie sono dovute alle lotte che facciamo per questi due motivi ed ogni cosa che non va o che sembra non funzionare bene è proprio per la percezione di qualche attacco a questi due istinti primordiali. Banalmente anche i nostri capricci, le ostilità caratteriali e psicosi hanno la stessa radice.FragolinaBoumBum ha scritto:Penso anch'io che l'etica non sia affatto innata ma un prodotto culturale creato per salvaguardare la comunità.
E non è vero che il non uccidere ed il non rubare siano dei codici che sono sempre stati validi. A Sparta si uccidevano i neonati malformi. In Cina hanno ucciso migliaia di figlie femmine. In certe comunità africane fanno morire i vecchi quando diventano fisicamente incapaci.
Anche il non rubare viene interpretato spesso a proprio uso e consumo.
Siamo molto abili a costruirci etiche da adattare al momento.
Credo che le religioni più diffuse, come la nostra, siano utili proprio perchè rendono assoluti certi valori.
La pratica migliore per salvaguardare la comunità dagli attacchi, reali o presunti diviene regola acquisita; uso e costume; moralità;Penso anch'io che l'etica non sia affatto innata ma un prodotto culturale creato.
Queste sono culture locali, divenute moralità per quei popoli. Vale sempre il senso di fronteggiare l'attacco reale o presunto agli istinti primordiali di quei popoli. Includici anche le stranezze come la deformazione (allungamento) del collo delle donne padaung o del cranio dei faraoni.E non è vero che il non uccidere ed il non rubare siano dei codici che sono sempre stati validi. A Sparta si uccidevano i neonati malformi. In Cina hanno ucciso migliaia di figlie femmine. In certe comunità africane fanno morire i vecchi quando diventano fisicamente incapaci.
Mi piace l'ordine sequenziale della tua esposizione FragolinaBoumbum!Anche il non rubare viene interpretato spesso a proprio uso e consumo.
Siamo molto abili a costruirci etiche da adattare al momento.
Credo che le religioni più diffuse, come la nostra, siano utili proprio perchè rendono assoluti certi valori.
paolo iovine ha scritto: agisci in modo che la massima delle tue azioni divenga universale
SergioAD ha scritto:Vedi la differenza tra etica e morale?
è in relazione al danno, dalla morte al semplice fastidio procurato.
SergioAD ha scritto:Come dire che senza l'uomo il nulla non poteva nulleggiare
SergioAD ha scritto:
La pratica migliore per salvaguardare la comunità dagli attacchi, reali o presunti diviene regola acquisita; uso e costume; moralità;
Quando un numero rilevante di comunità applica la stessa regola allora è possibile riconoscere la sua universalità e definirla etica;
Non rubare. Accidenti se la trovo assolutamente giusta e universale questa affermazione. Non rubare il cibo, la capacità di nutrimento o quanto si possa estendere a questo nel senso di proprietà. Ma la proprietà è universale oppure anch'essa è soggetta a sopperire con l'evoluzione?
Ecco. Se lavorassimo per rendere compatibile tutta l'umanità con il nucleo famigliare esemplare ci troveremmo l'universalità dell'uomo e della sua etica.
SergioAD ha scritto:Se lavorassimo per rendere compatibile tutta l'umanità con il nucleo famigliare esemplare ci troveremmo l'universalità dell'uomo e della sua etica.
Io immagino la vita dei lavoratori all'inizio dell'era industriale ed oggi, da analfabeti a laureati. Esseri disgustosi che nessuno permetterebbe di sedersi al proprio fianco ad esseri capricciosi che che hanno accesso alla sanità gratis e la criticano.FragolinaBoumBum ha scritto:SergioAD ha scritto:Se lavorassimo per rendere compatibile tutta l'umanità con il nucleo famigliare esemplare ci troveremmo l'universalità dell'uomo e della sua etica.
Per cercare di tendere verso questa utopia non dovrebbero esserci più confini politici e le popolazioni dovrebbero parlare la stessa lingua, come minimo. Ma anche all'interno delle famiglie non è che siano tutte rose e fiori...
Euvitt, L'unica possibilità che hai per non sentirti ateo viene dalla base culturale che hai anzi, le tue teorie "fai da te" sono meno affidabili rispetto alla formazione millenaria del Cristianesimo, della sua spiritualità e del materiale prodotto - tu potrai aver passato 3 anni di studi profondi sulla tua fede? Eppure, con tutta la stima che ho per i tuoi sentimenti e percezioni sospetto che non sia sufficiente per non essere verosimilmente credente se non agnostico ma sempre cristiano (a meno che tu non abbia fatto studi di teologia specifica diversa).euvitt ha scritto:io non sono ateo ma non sento il bisogno di un dio inventato che venga a dirmi la sua volontà
tanto gli esseri umani fanno comunque ciò che credono, per rafforzare il loro credo lo fanno discendere da una supposta volontà divina
dio vuole....dio non vuole....che enormi fesserie....
fanno comodo però agli intermediari divini, gli unici ai quali dio parla
le teorie millenarie del cristianesimo sono un ammasso di bugie senza senso... lo dico dopo 30 anni di studio nei quali ho comparato il cristianesimo con il buddismo l'induismo il taoismo il confucianesimo e lo zen....ed altre cosine del genereSergioAD ha scritto:
Euvitt, L'unica possibilità che hai per non sentirti ateo viene dalla base culturale che hai anzi, le tue teorie "fai da te" sono meno affidabili rispetto alla formazione millenaria del Cristianesimo, della sua spiritualità e del materiale prodotto - tu potrai aver passato 3 anni di studi profondi sulla tua fede? Eppure, con tutta la stima che ho per i tuoi sentimenti e percezioni sospetto che non sia sufficiente per non essere verosimilmente credente se non agnostico ma sempre cristiano (a meno che tu non abbia fatto studi di teologia specifica diversa).
Per quanto mi riguarda, facendo il tuo stesso percorso, sono stato eretico eppoi apostata. Per quella stessa base culturale come la tua io ora sono un ateo.
Viene dalla nostra base culturale, la moralità soggettiva ed anche l'etica oggettiva - nessuno di noi oggi farebbe le crociate o forzerebbe la fede a qualcuno.
Ad ogni modo anche voi due come me avete messo l'uomo al centro e non serviva di essere specisti per questo.
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