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Allevi e Beethoven

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
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Quell'imbecille di Giovanni Allevi, un fenomeno mediatico povero di talento e "costruito" ad hoc in laboratorio con una campagna pubblicitaria senza precedenti, dopo essersi in passato più volte paragonato a Mozart (dici poco...), ultimamente se ne è uscito con una sconcertante "Beethoven non aveva ritmo, Jovanotti sì". A parte il fatto che basterebbe ascoltare l'inizio della Quinta sinfonia, questo Allevi deve essere veramente alla frutta se ha bisogno di simili mezzucci per far ancora parlare di sè: la prossima volta dirà che Caruso non aveva la voce, e Gigi D'Alessio sì. Mia figlia mi ha raccontato che ormai non osa più mettere piede al Conservatorio di Milano perché viene subito spernacchiato da studenti e docenti, e ciò gli capita ormai nella maggior parte dei conservatori d'Italia. Intano Beethoven rispetto a noi ha un enorme vantaggio: essendo sordo e pure morto, non può sentire la musica di Allevi.

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cinzia
cinzia
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sadness 
ma chi questo?

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
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Sì, lo scapigliato del Naviglio! rotolarsi dal ridere 

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cinzia
cinzia
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ha la bocca che "puzza " di latte!!!!

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
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Si crede un genio. Peccato lo pensi solo lui.

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Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
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Pazza_di_Acerra ha scritto:... se ne è uscito con una sconcertante "Beethoven non aveva ritmo, Jovanotti sì". A parte il fatto che basterebbe ascoltare l'inizio della Quinta sinfonia...
pure l'ultimo movimento della 111, dove ha inventato il Ragtime SGHIGNAZZARE ;
se c'è qualcuno che, in rapporto ai canoni dell'epoca, aveva senso del ritmo era lui... testata contro il mu 

però la colpa non è certo di Allevi, come non è dei rigattieri se la gente compra - a prezzi di antiquariato Allevi e Beethoven 214252  - rottami di mobili in stile nati già come imitazione kitsch, ma dell'educazione romantica e da complesso d'inferiorità che glorifica le forme del passato e ignora l'arte contemporanea, non educa a riconoscerla.

7
cinzia
cinzia
Viandante Storico
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"Beethoven non aveva ritmo, Jovanotti sì"
lo ha detto lui.
si autoincensa?

8
Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Magonzo ha scritto:
Pazza_di_Acerra ha scritto:... se ne è uscito con una sconcertante "Beethoven non aveva ritmo, Jovanotti sì". A parte il fatto che basterebbe ascoltare l'inizio della Quinta sinfonia...
pure l'ultimo movimento della 111, dove ha inventato il Ragtime SGHIGNAZZARE ;
se c'è qualcuno che, in rapporto ai canoni dell'epoca, aveva senso del ritmo era lui... testata contro il mu 

però la colpa non è certo di Allevi, come non è dei rigattieri se la gente compra - a prezzi di antiquariato Allevi e Beethoven 214252  - rottami di mobili in stile nati già come imitazione kitsch, ma dell'educazione romantica e da complesso d'inferiorità che glorifica le forme del passato e ignora l'arte contemporanea, non educa a riconoscerla.

Ma infatti l'ho scritto nella prima e nellas econda riuga. E' stato venduto come un prodotto. Ma lui si crede veramente un genio incompreso, come lo fu Mozart ai suoi tempi... Sorriso Scemo Sorriso Scemo 

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cinzia
cinzia
Viandante Storico
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allevi, uto ughi, e … naturalmente mozart
Posted on December 28, 2008 by parvatim


.....credevate forse che lasciassi stare il mio amato mozart? ma vediamo con calma il gustoso piatto natalizio…

avrete sentito la polemica natalizia in tono musicale tra allevi e ughi, polemica nata dopo lo spazio mediatico che allevi si sta ritagliando sempre più, fino ad arrivare al concerto natalizio del senato.
per chi non avesse seguito il siparietto riassumo: dopo il concerto di allevi, il violinista ughi dixit: “questo allevi non è un musicista, ma solo un fenomeno di marketing, la sua musica vale zero, mi vergogno di essere italiano. è l’esempio di come in italia la meritocrazia non vale nulla”. piccato allevi ha risposto: ” ughi è una cariatide, la mia musica è nuova, e i giovani ne hanno decretato il successo comprando i miei dischi”.
non c’è che dire: a parte il siparietto alla biscardi (tu sei scarso-no, tu sei vecchio-tu sei raccomandato…) che è un must italiano dalla politica allo sport, passando per la medicina fino ad arrivare alla musica (il siparietto di litigio sulla musica ci mancava, ma noi non ci facciamo mancare nulla), la carne al fuoco è molta e il piatto è gustoso, perchè vediamo tutti gli ingredienti della triste mentalità, della perversa dinamica del credo mentale italiano.
naturalmente esistono i fans di ughi, diciamo, i puristi dell’estetica musicale classica, dal rigore teutonico e dalla spocchia polverosa e i fans del riccioluto allevi, che lo difendono come gli ultrà della curva sud ( a me me suscita emozioni, a me me piace, e via dicendo come se stessero mangiando la pajata all’osteria).
leggete i commenti di questo articolo di libero (clikka qua) e fatevi una idea. guelfi contro ghibellini, papalini contro giacobini, curva sud contro curva nord.
posso dire la mia? ecco quanto: allevi dice: i giovani hanno decretato il successo comprando a man bassa i miei dischi. certamente vero. ma caro, ti sei avventurato in un brutto discorso. i giovani comprano anche a man bassa stupefacenti e droghe. ergo significa che vanno bene? i giovani guardano a man bassa anche i reality show. anche questo va bene?. bisogna chiarire il significato che abbia la massificazione delle cose. positiva o negativa? certamente in una umanità cosciente è un bene, in una umanità in-cosciente, non credo sia un buon segno. i giovani celebrano la tua musica perchè ne riconoscono la bellezza, la poesia, ne traggono linfa come fose fonte dell’edonè emotivo e intimo, o perchè sei di moda? perchè che tu sia di moda, oggetto di marketing selvaggio non c’è dubbio. e nemmeno stupirsene, del marketing. anni fa quando uscì il film amadeus, tutti erano fan di mozart. ma del mozart del film, dipinto come una pop-star antesignana, libertina ( come le pop-star odierne), e del lato esoterico? del lato artistico? nulla di nulla. chiediamocelo, nei nostri gusti: quanto vengono influenzati dal marketing selvaggio che è l’anima del mondo moderno?
sappiamo bene tutti come il popolino bue sia ( più che mai adesso) sottoposto ad un lavaggio del cervello imponente e continuo, e che l’elitè mondiale fa di tutto per cercare di diminuire la coscienza e la percezione della realtà da parte di tutti. personalmente non credo che, in questo mondo di finta democrazia, il parere dei più, sia il parere giusto.
ma ora veniamo ad ughi. certamente è un grande violinista, certamente un interprete riconosciuto nel mondo, certamente una voce autorevole. ma anche l’esempio di come l’ego possa far uscire dai binari. una spolveratina che lo ripulisca dalla spocchia sarebbe d’uopo. ma è certamente una voce autorevole nel campo musicale. che nel suo giudizio su allevi non si è discostato tanto dalla verità. allo stesso tempo però pensa la musica in modo troppo accademico.
veniamo poi a un distinguo importante: allevi è compositore, ughi interprete. credo che la musica sia per un compositore la propaggine della propria personalità: le note, gli scarabocchi sullo spartito sono pensieri intimi incarnati, sono la fotografia (direi snapshot: istantanea) della propria emotività. allevi infatti spiega che la sua musica è spesso un parto emotivamente faticosissimo, anzi quasi una liberazione di grovigli animici interni. quasi una realizzazione delle proprie paure, fobie, emozioni, per lo più negative. se non ricordo male una sua composizione gli venne in mente durante un attacco di panico fulimeo e paralizzante.
se la sua musica piace, bene, se la sua musica crea emozioni, bene, ma non potrebbero farlo anche i pink floyd? gli u2, i rem, claudio baglioni, che ne so, mietta? tutto può essere visto in questa ottica. se è per questo anche i romanzi di moccia creano grandi emotività. ma facciamo un giochino: prendete un fan di moccia e fategli leggere dante. che vi dirà? cheppalle!!! e certemente è altrettanto vero che non tutti quelli che hanno fatto la fila per lo spettacolo di “benigni legge dante” abbiano capito per bene l’alighieri. eppure si sono spellati le mani.
che volete farci? è un bel ginepraio. figlio della massificazione culturale, dove per cultura moderna si intende la verità riscritta delle fiction storiche, la triturizzazione dell’arte antica, lo sdolcinamento sentimentale di qualsiasi forma artistica, che deve obbligatoriamente sucitare emotività di pancia. ecco si arriva fino al II o III chakra al massimo. la visione profonda della realtà, la sublimazione del materialismo per arrivare là dove musica, arte, perfezione, amore, unità sono la stessa fonte da cui tutto scaturice sono ormai meta irraggiungile. l’arte ( in ogni sua forma poesia, musica, architettura, danza) che colpisca direttamente il vortice della sublimazione energetica che culture antiche chiamarono il terzo occhio, è vietata al mondo moderno.
l’arte deve essere dura, pesante, faticosa, deve stimolare solo i sensi rozzi, non deve penetrare l’essere, deve rimanere in superficie. non bisogna , in nessun modo, stimolare centri di percezione superiore. questo, chi comanda lo sa bene. per questo dei vari mozart, leonardo, dante, platone, socrate, e grandi maestri del passato, deve al massimo esistere una rilettura moderna vuota, superficiale, fuorviante.
è il mondo moderno, bellezza….
chiudo con un pensiero per allevi: ha detto più volte che non riesce ad ascoltare mozart, non ho capito bene il perchè. ma vorrei capirlo. mi viene in mente solo una frase, lapidaria, triste, cruda: ma come cazzo è possibile????

http://parvatim.wordpress.com/2008/12/28/allevi-uto-ughi-e-naturalmente-mozart/

10
Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Ricordo la polemica. Ughi fece malissimo ad abbassarsi al livello di Allevi.

11
Candido
Candido
Viandante Storico
Viandante Storico
cinzia ha scritto:

sadness
ma chi questo?

Allevi pulcini? SGHIGNAZZARE  Comunque al piano diventa quasi gradevole...



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cinzia
cinzia
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anche questo è piacevole e moderno..ma non si può fare un paragone con compositori o musicisti del calibro di mozart o Beethoven

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
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Ma non puoi neanche fare il paragone tra Einaudi e Allevi. Il primo è un musicista, il secondo è una bufala.

14
cinzia
cinzia
Viandante Storico
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ma scherziamo!!

15
cinzia
cinzia
Viandante Storico
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Pazza_di_Acerra ha scritto:Ma non puoi neanche fare il paragone tra Einaudi e Allevi. Il primo è un musicista, il secondo è una bufala.
certo che si...tra l'altro l'ho visto una sola volta e non conoscevo la polemica (vergognosa)

16
cinzia
cinzia
Viandante Storico
Viandante Storico
penso che la musica classica parli un linguaggio che tutti possono comprendere, è anche vero che si deve essere educati da piccoli ad ascoltarla perchè la musica in generale va ascoltata e non sentita.
La scuola in questo (come in altre discipline) è carente al massimo.

17
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
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cinzia ha scritto:anche questo è piacevole e moderno..ma non si può fare un paragone con compositori o musicisti del calibro di mozart o Beethoven
a parte l'utilità scarsa dei paragoni, e i gusti personali, perché non si potrebbe ?

18
cinzia
cinzia
Viandante Storico
Viandante Storico
ascoltala..trovi che si possano fare paragoni?
si possono ascoltare tutte e due , ma sono due modi diversi di esprimersi e quindi di tramettere emozioni.
Parlo naturalmente per me che amo poco la musica moderna o che scopiazza e arrangia melodie che non possono essere cambiate perchè sono nate così!

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Cenere79
Cenere79
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Fra i compositori contemporanei, a me piace tanto lui:

20
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
cinzia ha scritto:ascoltala..trovi che si possano fare paragoni?
si possono ascoltare tutte e due , ma sono due modi diversi di esprimersi e quindi di tramettere emozioni.
Parlo naturalmente per me che amo poco la musica moderna o che scopiazza e arrangia melodie che non possono essere cambiate perchè sono nate così!

tecnicamente il linguaggio è lo stesso (se prendi sonate per piano):
note scritte su un pentagramma ed eseguite in modo (relativamente) aderente al testo;
senza intento polemico, sia chiaro, il pregiudizio diffuso per cui Mozart o Beethoven siano di altissimo livello - che è una nozione che ha senso, ma in chiave filologica, relativizzata ed "informata" - è esattamente il presupposto culturale che ne origina l'emulazione formale da parte di gente come Allevi;

cioè, la gente che ama Allevi si sente "spirituale" perché sceglie forme analoghe a ciò che è consolidato come "di alto livello".

21
cinzia
cinzia
Viandante Storico
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22
Candido
Candido
Viandante Storico
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Pazza_di_Acerra ha scritto:Ma non puoi neanche fare il paragone tra Einaudi e Allevi. Il primo è un musicista, il secondo è una bufala.

Certamente. Anche a me piace molto Einaudi, ma siamo a ben altro livello...

23
Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Einaudi un musicista?!!!
KleanaStupore 

puff!

24
Dudù
Dudù
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Non simpatizzo per alleviAllevi e Beethoven 1649509319

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Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
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cinzia ha scritto:
oddio, Cinzia, sei andata a pescare uno che per alcuni aspetti è un po' l'Allevi del suo tempo, per l'appello al sentimentalismo e le soluzioni accattivanti destinate ad incontrare il gusto del grande pubblico, nostalgico del lato più addomesticato di Chopin e Liszt, in un epoca di grandi sperimentazioni;

era un grande direttore e orchestratore, ma - ed esprimo un mia opinione personale, beninteso - come compositore non lo apprezzo, proprio perché sembra riproporre, predigerite e purgate di tutti gli elementi innovativi, le idee che erano geniali 50 anni prima, un po' come le rielaborazioni orchestrali di Chopin per il balletto le "Silfidi", dove resta la melodia sentimentale e vengono meno tutte le dissonanze e le audacie ritmiche dei "Notturni";

questo processo è esattamente ciò che sta - da due secoli a questa parte - alla base dei tanti Allevi che si sono manifestati, e cioè la riduzione della forma "classica" e "colta" a feticcio dell'arte musicale, consumabile indifferentemente da un pubblico che lo indossa come un abito di moda per fingersi appartenente ad un ceto superiore;

tutti i ceti borghesi impegnati nella loro promozione sociale, non potendosi associare troppo alle aristocrazie del sangue, hanno puntato sulla frequentazione con le arti per darsi un tono di elevazione spirituale e perciò hanno coltivato l'idolatria aprioristica della forma "classica", individuandola come sinonimo di "raffinato" e "spiritualmente superiore".

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