Non illuderti: non ne hai fatto mezzo di passo avanti.
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So già che sarà una perdita di tempo e che me ne pentirò, ma voglio provarci facendoti un esempio facile-facile.xmanx ha scritto:Che fai...giochi con le parole?
Interagisce....cioè interviene proattivamente...indirizza. Non si limita, cioè, a essere lo "strumento del cambiamento che il paziente decide" (come hai detto tu). Ma interviene attivamente e proattivamente sul concetto di "cambiamento", indirizza il paziente.
E indirizza il paziente seguendo un propro concetto di "bene e male"....mia cara. Proprio quello che tu cerchi di negare descrivendo il ruolo dello psicologo come un ruolo neutro rispetto alle decisioni, alle intenzioni, ai desideri del paziente.
E chi stabilisce cosa è bene e cosa è male? Eh? E soprattutto...in quale visione si inquadrano il concetto di bene e male? eh?
Vedi Xmanx, qui entra in gioco il codice deontologico.xmanx ha scritto:Ah bè....ma quello è un "disturbo" personale che ha impatto solo sulla persona. Ed è universalmente riconosciuto in tutte le visioni del mondo come un disturbo da superare.
Ma cosa succede quando un paziente dice: sa dottore...sono attratto dai bambini, fino ad ora ho sempre represso questo istinto e il fatto di reprimere questo istinto mi fa stare male. Ho deciso di cambiare, voglio stare bene...ora vado in strada e adesco un bambino e me lo porto a letto. In fondo che male c'è?
Allora lo domandiamo allo psicologo (e lo domandiamo a te) e vediamo che cosa ci risponde: in fondo che male c'è, eh? Se lo fa stare bene....
Io dovrei cominciare a fare come dici tu.nextlife ha scritto:
Poi, per l’ennesima volta: rendiamoci conto di ciò di cui stiamo parlando e di come – in questo ambito – proprio per le sue caratteristiche intrinseche, sia difficile procedere.
Se si vuol chiamare in causa le zone d’ombra che riguardano la professione di psicologo e/o psicoterapeuta, lo si può anche fare, ma con un criterio, poiché se manca quello: possiamo mettere nel bellissimo calderone del relativismo assoluto un sacco di cose, molti aspetti della psichiatria compresi.
Ma come? Anche la Psichiatria, quindi la medicina?
Oh, sì: hai voglia…
xmanx ha scritto:@Yale
Secondo me tu hai in mente parecchia confusione. Vedrò di schiarirti le idee.
Uno psicologo non è un poliziotto. Per cui, cara Yale, anche dopo aver denunciato il suo paziente come previsto dalla legge...uno psicologo continua ad essere lo psicologo di quel paziente. Non smette di fare lo psicologo.
Tu in sostanza sostieni che tutti gli aspiranti suicidi, pedofili...o gli adolescenti che si tagliano con le lamette, vengono denunciati dagli psicologi e finiscono la loro carriera di pazienti dietro le sbarre.
Grazie al cielo non è così. Uno psicologo, dopo aver adempiuto ai suoi obblighi di legge denunciando il suo paziente, continua ad essere lo psicologo di quel paziente (se non è lui, sarà un altro).
Il rapporto psicologo-paziente non viene interrotto da una eventuale denuncia...il rapporto continua. Quindi l'adempimento del codice deontologico non impedisce allo psicologo di proseguire a fare il proprio lavoro con quel paziente.
Ora che ti ho chiarito le idee torniamo alla domanda:
Anche dopo l'eventuale denuncia, quindi, domandiamo allo psicologo (e lo domandiamo a te) e vediamo che cosa ci risponde: in fondo che male c'è, eh? Se lo fa stare bene....
P.S. Non so quanto sia produttivo il tuo atteggiamento di continuare a schivare le questioni per te scomode e che mettono in discussione la tua visione del mondo. Non è un atteggiamento molto intelligente.
Rispondi nel merito...non scappare. Evita di trincerarti dietro pretesti legali, o screditando le persone, o dicendo che una ricerca scientifica non lo è. Rispondi nel merito delle questioni...affrontale.
Continuo ad essere d'accordo con quello che scrivi o meglio con la mia interpretazione di quello che scrivi.Aleister ha scritto:@ Rupa
Appunto, una descrizione convenzionale. Chi è la persona? Chi sono io in quanto persona? Tali domande hanno solo una risposta retorica, perchè la cosiddetta persona varia continuamente, in un flusso incessante di volizioni. La capacità di darsi maschere, di costituirsi come persona, non è così altro che la capacità di mentire funzionale ad una permanenza in quanto autoaffermatività, autoimmagine. Il concetto di persona a ben vedere non significa altro che l'attaccamento, questo sì immutabile, a quella psiche che di per sè non fa altro che variare, sfarfallare, proprio come nell'ambiguità del significato greco della parola psychè che significa, appunto, non solo anima, ma anche farfalla.
Se invece dicessero solo cose che piacciono al paziente, non lo aiuterebbero.Jack lo Smilzo ha scritto:Solo se dicono cose che dispiacciono al lpaziente.
Io nella mia vita sono stata da 3 psicologhe. Tutte molto umane e che, in momenti diversi della mia vita, mi hanno aiutata molto.Macchia ha scritto:Avete anche voi l'impressione che spesso pecchino di presunzione?
[code]Ho come l'impressione che potremmo perderti.
Sei forte e coraggiosa?
Spero tanto di sì
[/code]
credo che ci siano due o tre psicologi nel forum ( o psicoterapeuti....non mi chiedere perchè ma pare sia importante) ed altri che lo sono diventati per esser stati in terapia un' enormità di tempodiamanda ha scritto:ah, quindi qui gli animi si accendono con argomenti come questo? e come mai? sono tutti interessati alla psicologia?
Io non sono un pulcino, semmai una faraona, ma ti ringrazio lo stesso per il pensiero carino che hai avuto nei miei confronti. Grazie di avermi avvisato in tempo :)
NinfaEco ha scritto: Ho come l'impressione che potremmo perderti.
Sei forte e coraggiosa?
Spero tanto di sì
diamanda ha scritto:Mi dispiace ricordarlo ma quasi tutti gli psicologi, fatta appunto qualche dovuta eccezione, sono dei narcisisti della peggiore specie e quindi si scelgono apposta un mestiere in cui possono avere sempre il coltello dalla parte del manico, avere sempre ragione e avere delle povere vittime che danno loro tutta l'attenzione possibile. Per non aggiungere poi che il vile denaro gli interessa più della psiche dei pazienti
Tra psicologo e psicoterapeuta o tra mente e buco di culo?Yale ha scritto:
@ Euvitt: la distinzione a cui ti riferisci non è poi così fondamentale nelle presentazioni
euvitt ha scritto:Tra psicologo e psicoterapeuta o tra mente e buco di culo?Yale ha scritto:
@ Euvitt: la distinzione a cui ti riferisci non è poi così fondamentale nelle presentazioni
La seconda mi è venuta in mente ripensando al vecchio detto....in culo te c'entra in testa no
Credo che avvenga perché alcune menti sono più strette ed oscure di un normale buco di culo
(Scusate se parlo di buco di culo in questa dotta discussione ma il mio livello purtroppo è questo)
diamanda ha scritto:Ah, ecco, ora capisco cosa intendeva Ninfa quando mi ha detto che l'argomento avrebbe infuocato gli animi
Il narcisismo degli psicologi al quale mi riferivo è una cosa ben precisa e non solo una generalizzazione. Mi spiace che qualcuno abbia pensato che restringessi la categoria solo a questa caratteristica ma essendo il narcisismo una precisa patologia la correlazione con il loro comportamento presuntuoso era necessaria. Quindi la mia generalizzazione non era di tipo "patriottico" ma semplicemente specifica riguardo l'argomento della presunzione con cui si è iniziato il topic.
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