NinfaEco ha scritto:
Next, non volevo assolutamente ipotizzare un nesso tra omosessualità e pedofilia... semmai il contrario ( essendo impossibile definire un pedofilo etero o omo).
Mi parleresti di quello che hai solo accennato alla fine, ovvero della diversità tra «oggetto sessuale unico» e oggetto «sessuale preferenziale/preminente» applicandola a questo discorso?
Eppure vi è chi lo fa, ma non è questo che rilevavo.
Mi riferivo al fatto che è stata accostata - ad una definizione di rilevanza clinica - altre che tali non sono e che, in quel contesto, non vengono impiegate.
Bisogna poi non dimenticare che al netto di critiche ed aspetti da calibrare, ci troviamo in un momento particolare: quello del mutamento di uno dei sistemi nosografici di riferimento.
Certi aspetti sono rimasti immutati, ma altri no, ed infatti ti chiedo: in quali contesti, come e perché si parla di pedofilia? In presenza della parafilia in sé , oppure quando si evidenzia il disturbo parafiliaco?
Tu mi chiedi di sviscerare, ma io credo in realtà di aver fornito uno spunto di riflessione quando citavo le tipologie di classificazione.
Se nel tipo differenziato/indifferenziato viene rappresentato l’interesse (sessuale) verso individui (giovani individui) dello stesso sesso o meno, nella tipologia esclusiva/non esclusiva ci si riferisce – anche – alla presenza di interessi (evidentemente secondari/non prevalenti) nei confronti degli adulti e quindi, ugualmente, con possibili orientamenti etero/omo/bisessuali.
Leggendoti, poi, mi si è meglio chiarito il tuo quesito, ma il postulare che per il soggetto affetto da quel tipo di disturbo, sia sistematicamente irrilevante il sesso della vittima, mi pare una forzatura, che poi – senza farla particolarmente lunga - è smentita da quelle casistiche dove la differenziazione è una costante.
@ Candido
No, ne avevamo già parlato, si tratta di speculazioni frutto di un fraintendimento; la pedofilia non è un orientamento sessuale, è un disturbo (parafilia) di rilevanza clinica; fermo restando: un crimine e
blablabla.