Il dubbio che sia così denota una certa omofobia.
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Massimo Vaj ha scritto:Se incidesse significherebbe che due lesbiche sarebbero i genitori perfetti.
IlDucaBianco ha scritto:Massimo Vaj ha scritto:Se incidesse significherebbe che due lesbiche sarebbero i genitori perfetti.
Perchè mai?
Neanche io lo credo. Infatti è già stato dimostrato il contrario.IlDucaBianco ha scritto:
Non credo che l'identità di genere incida sulle capacità genitoriali.
Indubbiamente sì.IlDucaBianco ha scritto:
Il dubbio che sia così denota una certa omofobia.
marimba ha scritto:*
Penso anch'io che il bambino, per crescere in maniera equlibrata, avrebbe bisogno di confrontarsi sia con le sensibilità femminile che con quella maschile. Perchè è ovvio che l'assommarsi di contributi diversi permette di apprezzare le differenze e di raccogliere maggiori stimoli.
Ma allo stesso modo bisognerebbe ad esempio che uno dei genitori fosse del Nord e l'altro del Sud, uno bianco e l'altro nero, uno intellettuale uno contadino, uno milanista e l'altro interista...
Circa le diverse sensibilità di genere, come non obiettare che proprio la natura stessa dell'omosessuale le comprende entrambe? E a volte con maggiore profondità di molti etero, per via di una riflessione sulla propria condizione che una coppia "normale" non ha mai avuto ragione di fare.
Si tenga poi conto che, dopo i primissimi anni dell'infanzia, la formazione di un bambino dipende più dall'ambiente esterno che da quello familiare.
Ed è lì che son dolori...
Al di là di quanto detto, che sono solo opinioni, conta poi la realtà. Ci sono statistiche che dicano che i figli adottati da coppie omosessuali sono meno felici, meno intelligenti o meno capaci dei figli di coppie etero?
Se sì, chi nega l'adozione ai gay le tiri fuori.
Dovrei essere io a dirlo, visto che sei entrata in questo forum ben tre giorni dopo di me...CignoNero ha scritto:marimba ha scritto:*
Penso anch'io che il bambino, per crescere in maniera equlibrata, avrebbe bisogno di confrontarsi sia con le sensibilità femminile che con quella maschile. Perchè è ovvio che l'assommarsi di contributi diversi permette di apprezzare le differenze e di raccogliere maggiori stimoli.
Ma allo stesso modo bisognerebbe ad esempio che uno dei genitori fosse del Nord e l'altro del Sud, uno bianco e l'altro nero, uno intellettuale uno contadino, uno milanista e l'altro interista...
Circa le diverse sensibilità di genere, come non obiettare che proprio la natura stessa dell'omosessuale le comprende entrambe? E a volte con maggiore profondità di molti etero, per via di una riflessione sulla propria condizione che una coppia "normale" non ha mai avuto ragione di fare.
Si tenga poi conto che, dopo i primissimi anni dell'infanzia, la formazione di un bambino dipende più dall'ambiente esterno che da quello familiare.
Ed è lì che son dolori...
Al di là di quanto detto, che sono solo opinioni, conta poi la realtà. Ci sono statistiche che dicano che i figli adottati da coppie omosessuali sono meno felici, meno intelligenti o meno capaci dei figli di coppie etero?
Se sì, chi nega l'adozione ai gay le tiri fuori.
Perchè ci hai messo così tanto ad arrivare qui?
Spaitek ha scritto: Cominciamo con l'assegnere loro il sacrosanto diritto al matrimonio... che sarebbe ora.
Abby E. Goldberg, del Dipartimento di Psicologia dellaClarkUniversity in Massachusetts (il cui motto è, guarda il caso,"fiatlux"), analizza nel libro "Lesbian and Gay Parents and TheirChildren"oltre cento studi accademici per giungere a unasemplicissimaconclusione: i figli delle coppie omosessuali sononormali. E questavolta a dirlo è la statistica.Non hanno problemi psicologici, non hanno problemi a scuola, non hanno problemi con gli amici, non si identificano come gay. Inoltre,le figlie di una coppia gay sono più inclini a intraprendereunacarriera solitamente identificata come maschile (avvocato,dottore);questo perché, per ovvie ragioni, non vengono loro impostischemi dicomportamento basati sul genere (nessun problema se labambina gioca conle macchinine e il bambino con le bambole, per fareun esempioimmediato) e ciò li porta ad avere una maggiore aperturamentale, unamaggiore inclinazione a lavorare nel sociale e ad avere amiciomosessuali. I figli di una coppia gay, quindi, sonobambini sani, aperti etolleranti, proprio come quelli che potrebbecrescere una "normale"coppia etero, e non povere creaturepsicologicamente confuse e vittimedi ogni genere di calamità. I problemi, quando ci sono, arrivano da tutt'altra parte. A prescindere dalla sessualità dei genitori |
CignoNero ha scritto:Spaitek ha scritto: Cominciamo con l'assegnere loro il sacrosanto diritto al matrimonio... che sarebbe ora.
Domanda: matrimonio in comune o in Chiesa? La mia domanda ha un senso, tanto che sto pensando di aprire un altro topic in merito.
Esatto! Vedo che hai colto il punto della situazione..marimba ha scritto:*
Veramente a rigor di logica l'onere della prova sarebbe toccato a chi nega il diritto, non a chi lo afferma...
Comunque:
Ultima modifica di Spaitek il Mar 19 Ott 2010 - 1:46 - modificato 1 volta.
Nessuno spinge nessuno. Il problema sorge quando un cattolico convinto ad un certo punto della vita si accorge di essere gay. Ed è un dramma, perchè il conflitto diventa insolubile, essendo lo scontro fra due forze uguali e contrapposte: la fede indotta per imprinting, e quindi connaturata, e l'oggettività fisica della propria condizione.Spaitek ha scritto:Ma qui ci sarebbe davvero da chiedersi cosa spinga un gay ad essere un fedele cattolico.. è un po' come se un ebreo volesse a tutti i costi essere nazista.
Suppongo che il dramma interiore che la loro ideologia gli provoca, sia terrificante..marimba ha scritto:Nessuno spinge nessuno. Il problema sorge quando un cattolico convinto ad un certo punto della vita si accorge di essere gay. Ed è un dramma, perchè il conflitto diventa insolubile, essendo lo scontro fra due forze uguali e contrapposte: la fede indotta per imprinting, e quindi connaturata, e l'oggettività fisica della propria condizione.Spaitek ha scritto:Ma qui ci sarebbe davvero da chiedersi cosa spinga un gay ad essere un fedele cattolico.. è un po' come se un ebreo volesse a tutti i costi essere nazista.
Comunque, non so se lo sai, sono esistiti anche ebrei nazisti (ce ne sono anche adesso...), così come ci sono omosessuali di estrema destra, addirittura filonazisti anch'essi.
Purtroppo non è una notizia del Corriere della Pera, ma di un giornale che lo imita...Israele: sgominata cellula di nazisti ebrei - Corriere della Sera
10 set 2007 ... La polizia ha arrestato un gruppo di emigrati russi che aggrediva stranieri, punk, gay ed ebrei ortodossi. Dissacrata una sinagoga.
Spaitek ha scritto:CignoNero ha scritto:Spaitek ha scritto: Cominciamo con l'assegnere loro il sacrosanto diritto al matrimonio... che sarebbe ora.
Domanda: matrimonio in comune o in Chiesa? La mia domanda ha un senso, tanto che sto pensando di aprire un altro topic in merito.
L'unico vero matrimonio che ha valore legale, e ha come scopo l'assegnamento di diritti e doveri riconosciuti dallo Stato italiano, è il Matrimonio civile, ovviamente. E quindi è sempre di quello che io solitamente parlo.
Poi, che ideologica cattolica voglia o non voglia celebrare i suoi riti con la sua tipica intolleranza nei confronti delle coppie omosessuali... questo è (e deve rimanere) un problema della sola ideologica cattolica. Che rimarrà oggettivamente una ideologia omofobica finchè non riconoscerà anch'essa la possibilità di assegnare il sacaramento a coppie omosessuali. Ma questo, ripeto, è un problema dell'ideologia e della teologia cattolica, non un problema di diritti umani in generale. Al limite, sarà un problema per i gay cattolici...
Ma qui ci sarebbe davvero da chiedersi cosa spinga un gay ad essere un fedele cattolico.. è un po' come se un ebreo volesse a tutti i costi essere nazista.
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