Il Padano è chiaro e cosciente nel venire e nell'andare, nel guardare e nel distogliere lo sguardo, nell'inchinarsi e nel sollevarsi, nel portare l'abito, nel mangiare e nel bere, nel masticare e gustare, nel vuotarsi di feci e di urina, nel camminare e stare a sedere, nell'addormentarsi e svegliarsi, nel parlare e tacere.
Come in uno specchio egli si mira e rimira prima di fare un'azione, si mira e rimira prima di dire una parola, si mira e rimira prima di nutrire un pensiero.
Il Padano è una specie di statua vivente, posata sul piedistallo della virilità, che sa tacere nella profonda dignità dell'essenza virile, stabilmente distaccata dai tumulti del mondo, severo, attento, senza occhieggiare di qua e di là, ferreo, si potrebbe quasi dire anche duro.
Millenni sono trascorsi, nei quali la razza Padana ha schivato le commistioni razziali che hanno afflitto il mondo, evitato gli incroci che offendono orrendamente la temerarietà con la quale il Padano affronta la vita, supportato da un bagaglio genetico caratterizzato da coppie di alleli che non s'innamorano facile del primo allele di colore che passa, nemmeno se questo ha un culetto arrotondato dall'arte cieca con la quale l'accidente distribuisce, a casaccio, la bellezza. Sì, perché il Padano se ne frega di non essere bello, se ne fotte di un'intelligenza acuta che serve soltanto a dare sensi di colpa. Il Padano sa sempre a chi attribuire la colpa. È per questa superiore consapevolezza che il Padano non è un credente se non nel sapere di essere un sapiente.

—Finalmente Professore!
—Ci siamo riusciti a decifrare l'antico codice che quest'uomo congelato, morto quattromila anni fa di diarrea fulminante, portava con sé arrotolato a un'ampolla di puro liquido paglierino!
—È stata dura ma ce l'abbiamo fatta!—
—Posso offrirvi un amaro per festeggiare, ragazzi?—
—Certo che sì, Professore, basta che non sia del MonteNegro...—

Una marea nera di petrolio sta confrontandosi con un'altra marea di fango rosso. Con lo stesso stile e analoghe intenzioni il Milan di berlusconi sta vincendo la sua ennesima sfida a un mondo che desiderava linee di minor attrito con la verità di ciò che siamo.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------

Berlusconi:"10 milioni di libri con tutti i successi del governo", in ogni pagina ci sarà una cosa buona fatta in questi anni di legislatura Berlusconi. Fiuuuu menomale, le foreste sono salve!

Don Chisciotte 83 ha scritto:Berlusconi:"10 milioni di libri con tutti i successi del governo", in ogni pagina ci sarà una cosa buona fatta in questi anni di legislatura Berlusconi. Fiuuuu menomale, le foreste sono salve!

Innanzi tutto "Tutti i su cessi" del governo solo di questi 2 ultimi anni. Considerando che, a meno di incontinenze ed altri disturbi gastrici, ci siano andati 1,25 volte al giorno, considerando i giorni di presenza, del solo governo e non di tutto il parlamento, si puo' ipotizzare in circa 500 su cessi in tale periodo.

A parte l'ironia, come si avvicinano le erezioni (si con la erre e non con la elle, perche' per "loro".. tali sono) il 'capo' provvede a far stampare, a nostre spese, sia ben chiaro, dalle SUE tipografie, tali libri. E' un'altra operazione per 'rastrellare' danaro.

Don, ma perche' hai postato tale notizia nel 'nostro' giornale???

Andrebbe discussa fra le 'Api ed il loro regno', provvedi...

Sono tutti esterrefatti di quanto la Verità stia pazientando per rivelare le sue vere intenzioni. È questo un sinistro segno d'insicurezza o di cattivo apprezzamento del livello di consapevolezza in cui riposa l'italianità. È certo che, prima o dopo, la Verità irromperà, come uno tsunami, nella nostra pigrizia, ma per ora si limita a circoscritti terremoti e sinuose alluvioni per infangare il buon nome del governo del fare.
Tutto sommato la si può capire; non si era mai presentata prima d'ora una così ghiotta occasione, dove è possibile, finalmente, terminare il primo volume di storia della Repubblica Italiana chiudendolo con la rappresentazione comprovata del ciclo di convivenze tra mafia e autorità. Resta solo da pregare che il secondo volume sia un memoriale pieno delle croci piantate nel culo dei cadaveri, sepolti a testa in giù, di mafiosi e repubblichini.

Io sono abituato a che siano cancellati i miei post, e questo né mi commuove e neppure mi riempie di fervore. Sono capace di scrivere cinquanta pagine corrette in quattro ore. Non amo farlo, ma se mi ci costringete potrei anche riuscire a superarmi...

Nulla, in questo universo, andrà perduto. La questione è piuttosto un'altra: ma dove cazzo va a finire tutta 'sta roba? Si può sapere?

Don : non era diretto solo a te che hai 'dimenticato' di aggiungere un'illustrazione, una 'vignetta' che rimarcasse lo spirito della tua odìsservazione satirica sui 'pioppi' che rimarranno 'illesi' da cotanto annuncio-proclama berlusconiano, ma anche a Massimo.... ed altri, me compreso e non escluso.

Per un grafico quale sono mettere immagini è la cosa più facile del mondo. Evito di mettercele proprio per non dar troppo spessore e credito a ciò che dico. Il prossimo coso che posto lo accompagnerò di crudeltà immaginativa.

(p.s. articolo precedente rimosso causa doppione , sorry.)

Antonio di Pietro definisce «ineccepibile» la promozione a moderatrice di Marimba. «Da cittadino, oltre che da utente, ringrazio Marimba per il suo ineccepibile lavoro editoriale - dice di Pietro - Una lezione e uno squarcio di luce rispetto all'uso vergognoso della stampa di regime, rispetto alla facilità con cui si tenta il linciaggio delle persone libere, e anche rispetto all'ipocrisia di tanta politica e di tanto giornalismo. La destra farebbe bene a scusarsi con Marimba e con gli italiani».

Capezzone: Marimba non è più serena. «L'editoriale di stasera dimostra che Marimba non ha quella serenità e tranquillità necessarie a guidare il più grande giornale virtuale della storia. Autodifensiva e nervosa»

Feltri: Marimba umilia la storia del web. «Marimba, duole dirlo, non è né muta, né sorda, ma a pecora. Come il più mansueto degli animali esegue gli ordini della sinistra, umiliando la dignità e la storia del più importante forum italiano - Della cronista brillante che era non c'è più traccia. Quella cronista non avrebbe mai propinato agli italiani certi servizi che non si possono definire giornalistici. Comprendiamo che debba rispondere alla sinistra, ma a tutto c'è un limite».

Santoro... Marimba perseguitata. Di tutt'altro avviso Michele Santoro: «Nei confronti di Marimba - dice - è in atto una vera e propria persecuzione. Anche oggi che si è limitata ad annunciare la sua nomina a moderatrice, com'era suo diritto, non gli è stato perdonato di esprimere liberamente la sua opinione. Ancora una volta si vuole censurare la direttrice Marimba».

In ritardo, ma sempre determinante...

Rotondi (Nuova DC): La signora/ina Marimba riassume in sé caratteristiche contrastanti il buon gusto che la libertà ha l'obbligo di assaporare ogni volta che sgarra dalla direttrice, che dovrebbe anche essere moderatrice, della libera interpretazione della verità storica. Anche se questa deprecabile figura pensa di riuscire a opprimere il giusto anelito all'auto affermazione individuale, che sgomita per doverosa necessità, l'avverto che non saranno soltanto monetine a piovere sulla sua testa tinta, ma insieme a queste scorreranno fiumi di maledizioni e ondate di persecuzioni, tante quante saranno necessarie a deprimere il suo interessamento ai cazzi che ci riguardano, noi e tutti i liberali al nostro seguito, genuinamente garibaldini, socialisti, libertari, libertini e un poco porcelli, ma solo per nostra inevitabile, creativa, natura voluta da nostro signore bettino... cioè... benedetto.
Ehila ehila lallallà... viva il santuario liberato!

Gran Mogol delle Giovani Marmotte...................Marimba
Redattrice de La campana fa din don dan.......... La Pazza di Acerra
Redattrice Il tempo dei tempi...........................Silvia
Redattore Corriere della Serra ......................... Lucio
Redattore Corriere della Serva..........................Blasel
Redattore Il Sole a tutte le ore..........................Bumble Bee
Collaboratore free lance...................................Don Chisciotte
Collaboratore free lance...................................Massimo Vaj

Si attendono nuovi volontari!!!

La defezione di Fini
In seguito alle note vicende, essendo venuto meno l'appoggio del gruppo Fini, il Popolo delle Libertà cambia nome in "Il pollaio delle libertà". Motto: "Liberi lupi fra libere galline". Ecco il logo del nuovo partito.


================================================================================
Ultime della sera
L'on. Fini ha dichiarato che se il premier ha commesso degli errori, è giusto che i giudici gli facciano il mazzo.
ovvero:
Il Fini giustifica i mazzi