Alessandra Rocchi ha scritto:Si dice che il sangue sia più denso dell'acqua. È quello che ci definisce, ci lega, ci maledice, per alcuni il sangue significa una vita di ricchezza e privilegi. Per altri una vita da servitù!Il sangue, da sempre al centro di rituali religiosi, simbolo della vita pulsante, è lui la chiave per la vita eterna, o almeno per un rallentamento della vecchiaia.
Follia? Teorie basate su mitologia e letteratura? Ebbene no, e a dimostrarlo ci pensa l’università più famosa al mondo, Harvard, a capo di due sui tre studi che sembrano confermare questa teoria. Scordate lunghi viaggi in mare ai confini del mondo, dunque, alla ricerca di una fonte d’acqua, la risposta è nelle trasfusioni.
La rivista NATURE MEDICINE ha recentemente pubblicato tre studi svolti dall’università di Harvard, della California University di San Francisco e della Stanford University, che dimostrano i benefici della circolazione di sangue “giovane” in organismi anziani.
Gli esperimenti sono stati fatti su cavie da laboratorio (topi) in tre fasi: durante la prima, una procedura detta parabiosi, ideata dai dottori Saul Villeda e Tony Wiss-Coray: i soggetti (uno giovane e uno anziano) sono stati collegati a livello addominale e il sangue del giovane è stato inserito via trasfusione nell’anziano.
I risultati sono stati immediatamente eccezionali; dopo quattro settimane nel topo anziano si sono verificati una serie di ringiovanimenti a livello cerebrale (nella zona dell’ippocampo), sono nate nuove connessioni e si è registrato un notevole miglioramento nelle capacità mnemoniche.
Gli altri due studi hanno dato le medesime soddisfazioni, se non addirittura maggiori: nel secondo è stata iniettata una proteina la GDF II estratta dal plasma sanguigno dei topi giovani ed inserito sempre negli anziani, a livello muscolare il DNA delle staminali si è rigenerato e a seguire è aumentata la crescita di nuove cellule epatiche.
Il terzo studio invece ha visto miglioramenti a livello olfattivo: sembra un grande passo avanti per la medicina eppure il rovescio della medaglia c’è, poiché il miglioramento delle condizioni di salute dei topi anziani è inversamente proporzionale a quello dei topi giovani vittime di un invecchiamento precoce.
Il temibile conte Dracula aveva ragione, dunque, quando diceva:
Il sangue è la vita... E sarà mio!
Certo è che ricerca e sperimentazione sono ancora agli inizi e la comunità scientifica, seppur in fibrillazione per gli ottimi risultati, è allo stesso tempo "frenata"; durante la conferenza di presentazione la dottoressa Irina M. Conboy ha fatto notare il rischio della possibilità di aumento di tumori a causa dell’eccessiva velocità nella produzione di cellule.
http://www.solosapere.it/scienza-tecnologia/3751-giovinezza-eterna-segreto-sangue