Ebbene si, tremate gente perchè ho avuto un'ispirazione e chi mi conosce sa che vuol dire
Apro questo thread, che sarà il primo di una lunga serie con cui vi tormenterò essendo una rompipalle atipica ma pur sempre seriale.
Chiunque può aprirne, ovviamente, parlando di un personaggio che sentiamo ci appartiene, che ci ha colpito o di cui semplicemente ci va di parlare.
Manteniamo però la dicitura "Personaggi:..." così ci si orienta :ç-*:
"Lo strano caso del dr. Jeckill e di Mr Hyde" di Stevenson racconta di un esperimento, tentato dal dottor Jeckill allo scopo di trovare la parte buona per poi dividerla da quella cattiva. L'esperimento ha esito fallimentare e libera la parte cattiva, cioè Mr Hyde, che prende il sopravvento.
Ovviamente questa è la superficie.
La scienza può essere intesa come uno strumento di controllo di tipo razionale e cosciente. L'esperimento come un tentativo di ottenere un condizione migliore, attraverso una scoperta che venga in contro ai bisogni dell'uomo rendendone più agevole il soddisfaciomento e riducendo il margine di incertezza.
Il bisogno è in questo caso quello di rimovere da se il conflitto e l'ambivalenza inevitabile degli affetti. La soluzione che viene operata è quella della scissione, uno dei nostri meccanismi di difesa più primitivi. La attua la parte razionale, attraverso un procedimento di tipo controllante, ma la parte che si voleva dividere da se e rimuovere ritorna ingigantita dallo stesso processo che avrebbe voluto eliminarla.
Questo vedo io in questo personaggio doppio.
Ci vedo me, e infondo ci vedo tutti.
E credo che sia questo ponte fantastico che mi ha condotto all'interno del libro.
Quante volte agiamo così?
E perchè lo facciamo?
Qual'è il mostro che non vorremmo vedere?
Cos'altro vedete voi in questo personaggio?
Apro questo thread, che sarà il primo di una lunga serie con cui vi tormenterò essendo una rompipalle atipica ma pur sempre seriale.
Chiunque può aprirne, ovviamente, parlando di un personaggio che sentiamo ci appartiene, che ci ha colpito o di cui semplicemente ci va di parlare.
Manteniamo però la dicitura "Personaggi:..." così ci si orienta :ç-*:
"Lo strano caso del dr. Jeckill e di Mr Hyde" di Stevenson racconta di un esperimento, tentato dal dottor Jeckill allo scopo di trovare la parte buona per poi dividerla da quella cattiva. L'esperimento ha esito fallimentare e libera la parte cattiva, cioè Mr Hyde, che prende il sopravvento.
Ovviamente questa è la superficie.
La scienza può essere intesa come uno strumento di controllo di tipo razionale e cosciente. L'esperimento come un tentativo di ottenere un condizione migliore, attraverso una scoperta che venga in contro ai bisogni dell'uomo rendendone più agevole il soddisfaciomento e riducendo il margine di incertezza.
Il bisogno è in questo caso quello di rimovere da se il conflitto e l'ambivalenza inevitabile degli affetti. La soluzione che viene operata è quella della scissione, uno dei nostri meccanismi di difesa più primitivi. La attua la parte razionale, attraverso un procedimento di tipo controllante, ma la parte che si voleva dividere da se e rimuovere ritorna ingigantita dallo stesso processo che avrebbe voluto eliminarla.
Questo vedo io in questo personaggio doppio.
Ci vedo me, e infondo ci vedo tutti.
E credo che sia questo ponte fantastico che mi ha condotto all'interno del libro.
Quante volte agiamo così?
E perchè lo facciamo?
Qual'è il mostro che non vorremmo vedere?
Cos'altro vedete voi in questo personaggio?