laura18 ha scritto: Lucio Musto ha scritto: Lostboy ha scritto: laura18 ha scritto:
"Cara mia, dai retta a me... Meglio amante piuttosto che moglie, perché l'amante si prende il meglio di un uomo, senza doverlo reggere troppo "!
Ma anche gli uomini la pensano così veramente, e allora dico io...perché non diventiamo tutti amanti così non ci rompiamo più i maroni a vicenda?
Si, penso che il prossimo (e speriamo per il bene dell'umanità che non sia lontano!) equilibrio "sociale" sarà proprio quello.
Lo Stato avocherà a se la cura, responsabilità e proprietà dell'infanzia, e scompariranno nidi, asili e scuole dell'obbligo.
il "fastidio" delle mamme finirà in sala parto. Espulso il ragazzino dal loro corpo, lo avranno anche espulso dalla loro vita.
Ma vedo questo solo come il primo, rozzo passo.
Subito dopo infatti, uteri artificiali potranno prendersi cura automaticamente degli embrioni sin dalle primissime fasi della vita,
e condurli fino a maturazione, senza problemi di pancioni, rilassamento dei seni, antiestetiche smagliature.
Mancherà (o meglio sarà standardizzata) l'esperienza endouterina, e nasceranno i nostri pronipoti tutti golem, individui uguali
stampati a macchina come formaggini?... Si, certo!... ma saranno più controllati, equilibrati, sani, integrati... col marchio di qualità DOGP!
Da come scrivi sembra che l'unico ruolo della donna sia quello di figliare..
Assolutamente no, e mi dispiace che tu lo dica e che del tutto gratuitamente mi attribuisca questo genere di pensieri.
Per quanto riguarda la donna, ad oggi, ha ancora "ANCHE" il ruolo di "figliare" come dici tu, anche se come ovviamente sai
la capacità di farlo da sola l'ha perduta milioni di anni fa quando era ancora solo femmina e non ancora anche donna.
Quello che sto "profetando", e rileggendomi mi sembra di averlo detto abbastanza comprensibilmente, è che siamo sulla strada
di togliere alla donna anche la residua parte di "maternità" che ancora le resta per affidarla a "macchine" robotiche più efficienti
del suo utero e più sofisticate e sicure. Solo questione di tecnologia, dunque.
Dopo aver sollevato la donna da gran parte della fatica per l'allevamento della prole con l'istituzione di nursery, asili prescolari ed
iniziative simili, mi pare che il logico passo successivo sia quello di supportarla anche nella gestazione fino al suo superamento
definitivo. Fecondazione eterologa, utero artificiale.
Tutto qui, e non è fantascienza fantastica ma futuro plausibile, probabile, ed addirittura a portata di mano.
L'odierno "utero in affitto" sarà una complessa macchina bio-elettronica ed il suo uso sarà comune.
Alla donna-femmina-madre, resterà il ruolo di produrre l'uovo fertile esattamente così come all'uomo-maschio-padre
quello di produrre spermatozoi vitali.
Dopo l'incontro dell'uovo con lo spermatozoo e la conseguente fecondazione infatti, non avviene più nulla di eccezionale
che non possa essere tecnicamente surrogato, ma solo una continua crescita evolutiva perfettamente pilotabile a partire dai dati
patrimonio della nuova vita.
Il prossimo evento al momento e per il prossimo futuro inaccessibile alle nostre tecnologie è quello della "morte effettiva"
dell'individuo.
Momento che ancora non sappiamo individuare nel periodo della morte biologica del corpo e che stabiliamo convenzionalmente
con l'encefalogramma piatto, il cuore fermo, eccetera, ma che benissimo sappiamo segni inattendibili; e per questo si aspettano
un certo numero di ore prima di decretare definitivamente il decesso.
Il passo ancora successivo invece, quello di creare ovuli e spermatozoi del tutto artificiali partendo da molecole elementari,
quello si che sarà duro, e non oso pronunciarmi. Li sì che entriamo davvero nella fantascienza fantastica!
Spero di aver chiarito meglio il mio pensiero, che ripeto non aveva niente di denigratorio nei confronti della madre e nessuna
intenzione offensiva nel molto suscettibile sentimento femminista che dembra voler spaccare di netto le due metà del cielo.
Io non ho proprio niente contro la donna, la madre e la femmina!
Cordialità
Lucio Musto 1° ottobre 2014
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