posto che le diete dovrebbe assegnarle un dietologo, posso suggerire un consiglio che molto probabilmente darebbe anche lui:
cercare di tenere bassa e costante la glicemia, evitando o riducendo molto cereali raffinati, patate, birra e ovviamente dolci; questi, vanno eventualmente iper-compensati con verdure, fibra, proteine e anche grassi, purché il valore glicemico complessivo del pasto resti sotto controllo, e basso;
in realtà, il computo delle calorie è piuttosto teorico, perché poi l'effettiva assimilazione dipende anche da come e per quanto tempo le sostanze transitano nell'intestino;
generalmente, si ingrassa perché l'organismo avverte uno stato di carenza e si mette in modalità di iper-assimilazione; e lo stato di carenza si determina esattamente a causa degli shock glicemici, che tipicamente producono anche la sensazione di appetito;
quando mangiamo un alimento a forte concentrazione di glucidi, il pancreas secerne insulina per riequilibrare gli zuccheri nel sangue; un'altalena di questo tipo, a lungo andare, produce un'insulino-resistenza (che è prodromo del diabete), ma moltiplica anche i segnali di "carestia", perché l'organismo fraintende e si mette in modalità di accumulazione;
la nostra fisiologia si è strutturata per milioni di anni su una dieta erbivora, con un po' di proteine animali e un po' di frutta; cereali e zucchero, quasi onnipresente nei prodotti industriali, sono un fatto relativamente nuovo per i tempi biologici;
se voglio dimagrire, vado di pesce e verdure, pochissimo pane integrale, un po' di pasta, sempre integrale, e sempre accompagnata da molta verdura; legumi... insomma, cerco ricette di questo tipo; ma non mi faccio troppe paranoie sul condimento, anche se non abuso;
il mio punto debole è che in inverno tendo a concedermi dolci, soprattutto a colazione, e quelli li pago