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blogstigazzi

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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[url=http://illimited.splinder.com/post/22637188/il-linguaggio-eprime]Il Linguaggio E-Prime[/url]
posted by morganneastrid @ 10:28 - mercoledì, 28 aprile 2010

blogstigazzi - Pagina 8 Who-i-am-bigNel 1933, in "Scienza e Sanità", Alfred Korzybski propose di abolire lo "è di identità" dalla lingua inglese. "Questo "è di identità" prende forma in "X è Y" [A=B], come per esempio in "Giuseppe è un comunista", "Maria è un'impiegata ottusa", "l'universo è una macchina gigantesca", ecc.

Nel 1949 David Bourland Jr. propose l'abolizione di tutte le forme del verbo "essere" e chiamò questa proposta (la lingua inglese senza il verbo "essere") E-Prime, abbreviazione di English Prime.

Alcuni scienziati, tra i quali Albert Ellis e E.W. Kellogg, hanno provato a scrivere in E-Prime. Bourland racconta di alcuni casi in cui gli studi di "sombunall members"* di un gruppo di ricercatori divennero improvvisamente accettabili e assunsero un senso, appena riscritti in E-Prime. In generale tuttavia, E-Prime non ha ancora preso piede negli ambienti dotti e neppure nel linguaggio popolare.

[* "sombunall" - neologismo: 'Some but not all' ("Alcuni ma non tutti"), così definito da Robert Anton Wilson nel suo libro "Quantum Psychology"]

Da notare che la maggior parte dei fisici scrive in E-Prime in ogni caso, a causa dell'influenza dell'Operazionismo, la filosofia che ci dice di definire le cose dall'operazione eseguita; ma pochi hanno una qualche consapevolezza di E-Prime come disciplina e molti di essi scivolano in affermazioni che usano il verbo "essere" troppo di frequente, confondendo così se stessi ed i lettori.

Nonostante ciò, E-Prime pare risolvere molti problemi che altrimenti appaiono irrisolvibili; serve anche da antibiotico contro quello che Korzybsky definisce "il pensiero demonizzante". Nella maggior parte di questo libro [Robert A. Wilson, "Quantum Psychology"] ho usato E-Prime in modo che il lettore possa iniziare a sentir familiarietà con questo nuovo modo di mappare il mondo; in altri punti invece ho lasciato che il verbo "essere" del normale inglese si insinuasse nuovamente (chi l'ha notato?) per discutere alcune dei più strani e superstiziosi modi di pensare che esistono in tutta la nostra società e che ricorrono sempre quando "essere" s'infiltra nei nostri concetti.
(Come indizio, o avvertimento, ho messo "è/essere" tra virgolette dubbiose..... per indicare il suo ruolo centrale nelle confusioni qui discusse).

Come sa chiunque abbia un computer, il software può cambiare le funzioni dell'hardware in modi radicali e spesso sorprendenti. La prima legge dei computer (così antica che pare risalire alle oscure ere di Cthulu, quando sauri giganti e Richard Nixon dominavano la terra) dice succintamente "Garbage In, Garbage Out" (GIGO in breve) o "Shin Shout" (Shit in, shit out) che significa che la spazzatura che ci metti dentro è esattamente quella che poi esce fuori.

Il software sbagliato garantisce risposte sbagliate, o totale gibberish [discorso confuso e incomprensibile]. Al contrario, il software corretto, se lo trovi, spesso garantisce "miracolose" soluzioni a problemi che fin lì apparivano intrattabili.

Poiché il cervello non riceve dati grezzi, ma elebora dati mentre li riceve, dobbiamo capire che tipo di software usa il cervello. Semplicemente, il verbo "essere" predispone il cervello ad una cornice medioevale e aristotelica, e rende impossibile comprendere moderni problemi ed opportunità. Un caso classico di GIGO, in breve. La rimozione di "essere" e lo scrivere/operare sempre e soltanto in linguaggio operazionale/esistenziale ci predispone, di contro, in un universo moderno dove possiamo trattare con successo con questioni moderne.

Per cominciare a capire E-Prime in pratica, consideriamo le seguenti due colonne,
la prima scritta in linguaggio standard, la seconda in E-Prime.


Il fotone è un'onda

Il fotone si comporta come un'onda, quando forzato attraverso
certi strumenti.




Il fotone è una particella.

Il fotone si comporta come una particella, quando forzato
attraverso certi strumenti.




Giovanni è infelice e di malumore.

Giovanni appare infelice e di malumore in ufficio.



Giovanni è vivace e di buonumore.

Giovanni appare vivace e di buonumore sulla spiaggia.



L'auto che ha investito il pedone ed è fuggita era una Ford
blu.


Nella mia memoria, penso di ricordare l'auto che ha investito
il pedone ed è fuggita come una Ford blu.




Questa è un'idea fascista.

Questa mi sembra un'idea fascista.



Behetoven è meglio di Mozart.

Nel mio presente stato, un misto di educazione ed ignoranza, Behetoven mi
sembra meglio di Mozart.




L'amante di Lady Chatterly è un romanzo pornografico.

L'amante di Lady Chatterly mi sembra un romanzo pornografico.



L'erba è verde.

L'erba risulta verde alla maggioranza degli occhi umani.



Il primo uomo pugnalò il secondo con un coltello.

Penso di aver visto il primo uomo pugnalare il secondo con
un coltello.
Nel primo esempio, ciò che nel linguaggio standard è una formulazione "metafisica" o aristotelica, in E-Prime diventa una formulazione operazionale o esistenziale. Questo può interessare solo filosofi o scienziati d'inclinazione operazionale/fenomenologica.... ma consideriamo cosa accade con il secondo esempio.

In linguaggio standard, "il fotone è un'onda" e "il fotone è una particella" si contraddicono a vicenda, proprio come nelle frasi "Robin è un ragazzo" e "Robin è una ragazza". Tuttavia, per tutto il 19° secolo gli scenziati hanno dibattuto su questo, fin quando, nei primi anni '20 del 20° secolo, è diventato ovvio che la prova sperimentale dipende dagli strumenti o dal set-up dell'esperimento. Un tipo di esperimento mostra sempre la luce che viaggia in onde; un altro tipo prova che i fotoni viaggiano come particelle.

La contraddizione creò considerevole costernazione. Alcuni si divertirono a parlare di "wavicles" (ondicelle). Altri dichiararono con disperazione che "l'universo non è razionale" (a significare che l'universo non segue una logica aristotelica). Altri ancora cercarono speranzosi l'esperimento definitivo (mai ancora realizzato) che avrebbe chiaramente provato se i fotoni "sono" onde o particelle.

Di nuovo, se consideriamo la traduzione in E-Prime, vediamo che non esiste alcuna contraddizione, alcun "paradosso", nessuna "irrazionalità" nell'universo. Troviamo anche che ci siamo costretti a parlare riguardo a ciò che accade effettivamente nello spaziotempo, mentre in linguaggio standard ci troviamo a parlare di qualcosa che non è mai stato osservato nello spaziotempo -- la "essenza" o "coseità" aristotelica del fotone.

La debolezza dell'"essenza" o "coseità" aristotelica sta nell'assunzione di una innata "coseità", che ogni "oggetto" contiene quello che cinicamente il filosofo tedesco Max Stirner chiamava "spooks" (fantasmi, spettri). In un famoso scherzo di Moliere, un medico ignorante tenta d'impressionare alcuni villici ancora più ignoranti con la "spiegazione" che l'oppio ci fa sentire sonno poiché in esso c'è una "proprietà che induce il sonno". Per contrasto, un'affermazione scientifica operazionale definirebbe in modo preciso come la struttura della molecola di oppio si lega chimicamente a specifiche strutture di recettori nel cervello, descrivendo così degli effettivi eventi nel continuum spaziotemporale.

In termini semplici, l'universo aristotelico è fatto di un'accozzaglia di "cose" con al loro interno "essenze o "fantasmi" ; mentre il moderno universo scientifico (o esistenzialista) adotta una rete di relazioni strutturali. (Vedere di nuovo il primo esempio di Linguaggio Standard ed E-Prime, per vedere più chiaramente la distinzione).

La comicità del medico di Moliere non regge il paragone con la teologia promulgata dal Vaticano. Secondo il Tomismo Aristotelico (la filosofia ufficiale vaticana) "le cose" hanno non solo delle "essenze" o "fantasmi" al loro interno, ma hanno anche degli "accidenti" o apparenze esterni. Con questo si spiega il Miracolo della Transubstanziazione: in questo strabiliante, meraviglioso Miracolo, un pezzo di pane si tramuta in una parte del corpo di un Ebreo vissuto 2000 anni fa.

Gli "accidenti" - compreso tutto quanto si può osservare riguardo al pane, sia con i nostri sensi sia con i più sofisticati strumenti scientifici - gli accidenti non cambiano. Per gli occhi o per il gusto, come per il microscopio elettronico, il pane non ha subito alcun cambiamento. Non assume neppure il peso di un corpo umano, ma mantiene il peso di un pezzetto di pane. Ciononostante, per i Cattolici, dopo il miracolo operato da qualunque sacerdote, il pane "è" il corpo del suddetto Ebreo morto, un certo Yeshua ben Yusef, che al Vaticano chiamano Gesù Cristo. In altri termini, l'"essenza" del pane "è" l'Ebreo morto.

Appare ovvio che in tale cornice l'"essenza" del pane può "essere" tutto, o si può affermare che "sia" qualunque cosa. Potrebbe essere l'essenza di Babbo Natale o potrebbe "essere" l'essenza di entrambi, Gesù e Babbo Natale, o potrebbero "essere" i Fratelli Marx, oppure un milione di altre cose, di fantasmi che coesistono felicemente nel regno fuori dello spaziotempo dove tali entità metafisiche sembrano abitare.

Cosa ancora più stupefacente, questo Miracolo può avvenire soltanto se il sacercote ha un Pisello. Mentre i Protestanti, gli Ebrei, i Buddhisti Zen ecc. in anni recenti hanno ordinato prete molte donne, il Vaticano resta fermo nel principio che solo un maschio - un umano con un Pisello - può trasformare l'"essenza" del pane nell'"essenza" di un uomo morto duemila anni fa.

Il cannibalismo implicato in questo Rito, così come i culti fallici, risalgono all'Età della Pietra e all'idea che le "essenze" possono essere trasferite da un organismo ad un altro. L'omosessualità rituale, distinta da quella per divertimento, giocò un ruolo prominente in molti culti pagani della fertitlità, in seguito incorporati nella metafisica cattolica.
(Vedere "Il ramo d'oro" di Frazer e "Il culto degli organi riproduttivi" di Wright. Ci vuole un fallo per trasmutare il pane in carne; come credevano alcuni nostri antenati, per compiere qualunque grande lavoro di Magia ci vuole un fallo).

In Lingua (Inglese) Standard, possiamo discutere ogni genere di materia metafisica e fittizia, spesso senza notare di essere entrati nei regni della teologia e della demonologia, mentre in English Prime possiamo solo discutere di esperienze (o transazioni) effettive nel continuo spaziotemporale. English Prime non può in ogni caso trasferirci in un universo scientifico, ma almeno trasferirci in modalità esistenziali o esperienziali, e ci conduce fuori dalla teologia medioevale.

Ora, chi gode delle speculazioni di teologia e/o demonologia può continuare a goderne. Qui si cerca solo di chiarire la differenza tra speculazioni teologiche ed effettive esperienze nello spaziotempo, in modo da non entrare inavvertitamente nel regno della teologia senza accorgersene. Per esempio la Corte Suprema, si è avventurata nella teologia/demonologia quando ha proclamato che "fottere" "è" una parola indecente. Il massimo che E-Prime può dire su questo è che: "Il termine "fottere" appare indecente nelle valutazioni del X per cento della popolazione, come nei normali metodi statistici.

Rivolgendoci all'enigmatico Giovanni che "è" infelice e di malumore. eppure "è" anche vivace e di buonumore, troviamo un sorprendente parallelo con il dualismo onda/particella. Se si resta nel tunnel di realtà veicolato dal Linguaggio Standard, si potrebbe concludere che Giovanni è un maniaco-depressivo. O un oratore potrebbe decidere che l'altro oratore non ha veramente osservato bene Giovanni, ovvero che "è" un testimone indegno di fiducia. Ecco che nuovamente l'iinocente-in-apparenza "essere" provoca e produce un mondo di fantasmi e può indurci in aspri dibattiti o violente liti.

Riscrivendo in E-Prime, troviamo che "Giovanni appare infelice e di malumore in ufficio", e "Giovanni appare vivace e di buonumore la domenica sulla spiaggia". Abbiamo lasciato il regno dei fantasmi e siamo rientrati nel mondo esistenziale e fenomenico delle esperienze effettive nel tempo e nello spazio. E.... guarda un po', un'altra contraddizione metafisica scompare nel processo.

Dire che Giovanni "è" una cosa qualunque apre sempre la porta a fantasmi e dibattiti metafisici. La logica storica della filosofia aristotelica così com'è incamerata in Linguaggio Standard, con ogni verbo "essere" provoca un'associazione di stasi, a meno che l'oratore o scrittore ricordi d'includere una data, ed anche così l'abitudine linguistica ci impedisce di notare la data e dar per scontato che "è" rappresenta una stasi (un'essenza aristotelica senza tempo, o fantasma).

"Giovanni è senza barba" può per esempio ingannare molti (ma non gli ufficiali di polizia addestrati), se Giovanni diventa un criminale e cambia il suo aspetto facendosi crescere la barba.

"Giovanni è un protestante" o "Giovanni è un cattolico" può cambiare da un giorno all'altro, se egli ha sviluppato un'abitudine di speculazione filosofica.

Ancora più strano, "Giovanni è un ebreo" può avere almeno cinque significati diversi, dei quali qualcuno cambia e qualcuno resta costante, ed un solo signicato che descrive come Giovanni si comporterà nello spazio e nel tempo....

Anche "Giovanni è un carpentiere" contiene falsità. Egli può aver cessato quel lavoro da quando l'avete visto l'ultima volta. Ora potrebbe lavorare ora come parrucchiere. Potrebbero esser successe cose ancora più strane. In E-Prime si scriverebbe "Giovanni aveva un lavoro di carpentiere, l'ultima volta che l'ho visto/sentito".

Banalità? Cose eccessivamente pedanti? Il professor Harry Weinberg -- guarda caso, lo conosco -- cercava una volta di mettere in evidenza questi punti davanti ad una classe, cercando di mostrare ai suoi studenti la falsità nell'affermazione "John F. Kennedy è il Presidente degli Stati Uniti". Il Dr. Weinberg fece notare che nessuno di coloro che sostenevano la verità dell'affermazione su Kennedy aveva accertato che niente fosse cambiato da quando erano entrati in aula. La lezione del prof. Weinberg terminò in modo più spettacolare di quanto ci si potesse aspettare, in quanto quel giorno era il 22 Novembre 1963, e tutti seppero ben presto che durante quell'ora di lezione John F. Kennedy era stato assassinato e che Lyndon B. Johnson aveva prestato giuramento come Presidente degli Stati Uniti.

Ciò rende l'idea difficile da dimenticare, non vi sembra?

Consideriamo l'esempio 5. In "L'auto ........era una Ford blu" incontriamo ancora il paradosso a due capi di Betrand Russell. Sembra che una Ford blu esista "dentro" la testa del testimone, ma se la Ford blu sia anche esistita "al di fuori" della sua testa resta da accertare. La percezione ordinaria è divenuta problematica anche fuori dai laboratori dell'ingannevole psicologia, a causa dell'intera storia delle testimonianze oculari che spesso crollano nelle aule di tribunale. Forse sarà che "l'universo esterno" (compresa la Ford blu) esiste da qualche parte in qualche Super-Testa? Pare che la traduzione in E-Prime -- "Nella mia memoria, penso di ricordare l'auto .... come una Ford blu" si accordi meglio con il livello esperienziale della nostra esistenza nello spazio e nel tempo che i paradossi che possiamo incontrare nel Linguaggio Standard.

James Thurber ci racconta che una volta vide un ammiraglio in uniforme del 19° secolo con tanto di basettoni fuori moda che pedalava su un monociclo in mezzo alla Fifth Avenue di New York; fortunatamente Thurber, avendo rotto gli occhiali e non essendoseli ancora fatti nuovi, non si preoccupò eccessivamente della sua sanità mentale.
Nel quartiere di Castro a San Francisco, una zona molto nota per gli omosessuali, io una volta vidi un cartello che diceva "HALF GAY CLEANERS" (lavanderia -- mezzo gay)-- ma guardando una seconda volta, diceva "HALF DAY CLEANERS" (lavanderia -- mezza giornata).

Perfino Aristotele, per quanto possiamo averlo maltrattato in questo articolo, aveva abbastanza buon senso da precisare, una volta, che "io vedo" contiene sempre una falsità; si dovrebbe dire "io ho visto". Passa sempre del tempo tra l'impatto di energia sull'occhio e la creazione di un'immagine (e l'associazione nome-idea) nel cervello; questo spiega come nel caso di tre testimoni oculari di un'investimento con omissione di soccorso come quella che prendiamo qui come esempio, non solo il primo abbia visto una Ford blu, ma il secondo una Volkswagen blu, ed il terzo addirittura una Toyota verde.

A volte i miei amici si stupiscono quando dico, a proposito di UFO (oggetti volanti non identificati), che ne vedo 2 o 3 alla settimana. Come studioso di Psicologia Transattiva, ciò non mi stupisce né mi allarma. Vedo anche UNFO (oggetti NON VOLANTI non identificati)-- e non mi precipito ad identificarli come procioni o cani levrieri, come qualcuno incontrato in precedenza. Molta gente vede UNFO senza pensare alle implicazioni di ciò, specialmente quando guida veloce, ma a volte anche a piedi. Troviamo che gli UFO siano di grande effetto perché qualcuno dice che essi "sono" astronavi aliene. I miei UFO restano non identificati, in quanto essi non mi ronzano intorno abbastanza a lungo da darmi il tempo di formulare un'ipotesi sulla loro natura. Penso che chiunque non veda di frequente degli UFO non padroneggi ancora la psicologia della percezione o la neuroscienza moderna. Il cielo contiene numerose cose che passano di gran lunga troppo veloci perché chiunque possa identificarle.

A volte anche mia moglie mi appare come un UNFO -- di solito intorno alle 2 o alle 3 di notte quando mi alzo dal letto per andare in bagno ed incontro una figura Misteriosa e Sconosciuta che emerge dall'oscurità della parte opposta del corridoio. Per fortuna in questi casi l'identificazione non prende molto tempo, e dunque non cerco di armarmi di un corpo contundente per difendermi.
Se ci pensiamo dal punto di vista di E-Prime, il mondo è fatto principalmente di UFO e UNFO. Pochissime "cose" (eventi nello spaziotempo) nell'aria o al suolo ci danno la possibilità di essere "identificati" con certezza.

Nel sesto esempio, "Questa è un'idea fascista" contrapposto a "Questa mi sembra un'idea fascista" -- la Lingua Standard implica un'essenza innata di natura medioevale, non nomina un'operazione in un contesto spaziotemporale, e non menziona alcuno strumento da usare per misurare un supposto "fascismo". La versione E-Prime non implica essenze o fantasmi, descrive l'operazione che avviene nel cervello di chi sta parlando e implicitamente identifica tale cervello come lo strumento che compie la valutazione. Non per caso il Linguaggio Standard da per scontanto anche una specie di "muro di vetro" tra l'osservatore e la cosa osservata, mentre l'E-Prime ci riporta nel moderno mondo quantico, dove l'osservatore l'osservato formano un'unità inseparabile.

Negli esempi 7 e 8, ["Behetoven è meglio di Mozart" / "Nel mio presente stato, un misto di educazione ed ignoranza, Behetoven mi sembra meglio di Mozart"]--["L'amante di Lady Chatterly è un romanzo pornografico" / "L'amante di Lady Chatterly mi sembra un romanzo pornografico"] di nuovo il Linguaggio Standard implica fantasmi innati e continua a separare tra osservatore e osservato; E-Prime non adotta alcun fantasma e ci ricorda il QUIP (QUantum Inseparability Principle -- il Principio d'Inseparabilità Quantica, così chiamata da Nick Herbert) cioè l'impossibilità di separare esistenzialmente osservatore e osservato.

Meditare sull'esempio 9 ["L'erba è verde" / "L'erba risulta verde alla maggioranza di occhi umani"] ci fornisce la risposta al famoso koan Zen "Chi è il Maestro che rende verde l'erba?".
Potrebbe anche risparmiarci frequenti liti (la maggior parte tra marito e moglie) se le nuove tende "siano davvero" verdi o celesti.

L'esempio 10 ["Il primo uomo pugnalò il secondo con un coltello" / "Penso di aver visto il primo uomo pugnalare il secondo con un coltello"] ci introduce a nuove sottigliezze. Non c'è neppure un verbo "essere" esplicito, e dunque anche chi conosce E-Prime può non vedere il problema, qui. Tuttavia se l'osservazione si riferisce all'esperimento famoso tra gli psicologi, la versione in Lingua standard contiene una divertente falsità.
Mi riferisco all'esperimento in cui due uomini irrompono in una classe di psicologia, lottando e gridando; ad un certo punto uno compie un movimento come di accoltellamento, e l'altro cade. Tutte le volte che è stato effettuato l'esperimento, la maggioranza dei presenti racconta di aver visto un coltello in mano all'uomo che ha effettuato il movimento di accoltellamento. Invece l'uomo non ha usato un coltello. Ha usato una banana.

Rivediamo tutte le traduzioni in E-Prime. Sembra che le persone allenate ad usarlo diventino più caute riguardo alle loro percezioni e non si "precipitano a giudicare" come la maggioranza di noi durante tutta la storia. Può anche darsi che vedano una banana invece di allucinare un coltello.


Esercizi

In gruppo, sperimentate riscrivendo le seguenti frasi di Linguaggio Standard in E-Prime. Osservate attentamente quali disaccordi o irritabilità possano sorgere.

"Il feto è una persona"

"Lo zigote è una persona"

"Ogni spermatozoo è sacro / Ogni spermatozoo è grande / Se uno spermatozoo è sprecato / Dio si adira molto" (Monty Python)

"La pornografia è un delitto"

"Giovanni è omosessuale"

"La tavola è lunga 120 cm"

"Il cervello umano è un computer"

"Quando presi l'LSD, tutto l'universo si trasformò"

"Behetoven era paranoico, Mozart era maniaco-depressivo e Wagner era megalo-maniaco"

"Oggi è martedì"

"L'amante di Lady Chatterly è un romanzo di sesso"

"Topi, talponi e conigli sono tutti roditori"

"Il paziente è resistente alla terapia"

"Peccato e redenzione sono finzioni teologiche. Il senso del peccato e quello della redenzione sono, di fatto, esperienze umane" (Wittgenstein)


CHIEDO SCUSA A TUTTA LA VALLE MA RITENGO TALMENTE IMPORTANTI QUESTI DUE ARTICOLI DA RIPORTARLI PER INTERO, PENSO NON SIA SCORRETTO VISTO CHE HO RIPORTATO PURE I LORO AUTORI, vorrei a partire da questi iniziare un ragionamento sul cambiamento spaziale dell'idea dell'umanità e linguistico, per cui partire usando un "Italiano Primario" senza verbo essere, cosa accadrà?

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
I primi due svolgono o svolgevano come lavoro quello di psicologi (cognitivisti) e nell'esercizio della loro professione e per fini terapeutici hanno "inventato" la PNL (Programmazione Neuro Linguistica)...di solito di fronte a psicologi, cognitivisti che parlano di programmare ho non uno ma tre conati di vomito...ma vivrei di pregiudizi se non andassi a controllare un pò meglio, in seguito lo farò.

Hubbard, scrittore di fantascienza, fondatore di Dianetics, sembra abbia pescato a piene mani dalle cosiddette neuroscienze e da Korzybsky, non ho stima di dianetics, ma sempre per pregiudizi, per cui anche in questo caso controllerò meglio:

ora mi interessa solo notare una cosa, farmi una domanda, perchè il conte Korzybsky filosofo misconosciuto ma autore delle teorie da cui questi signori hanno "copiato" non è tradotto in italiano? Perchè quelle che a me sembrano puttanate americane, ossia metodi di lettura veloce, mappe mentali e quant'altro sono diffusissime mentre gli scritti del padre della semantica generale no?

Non sono ancora riuscito a trovare in italiano "science and sanity" il suo testo, credo non sia mai stato tradotto (chiedo aiuto se qualcuno ne sapesse qualcosa) ma non avrò pace finchè non potrò leggere quello, poi sulla base della sua conoscenza andrò a verificare quanto il fiorire di scritti apocrifi sul suo pensiero sia per me valido o meno, una domanda sola qualcuno conosce bene l'inglese? (per aiutarmi con la traduzione, sembra ci sia il testo in lingua originale in rete) buona vita viandanti!

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Una scelta voluta, non una svista.

Se prendi un atlante scolastico, quello che serve per l'educazione degli studenti,
a pagina 1 c'è tutto l'universo, a pagina 2 la galassia e il sistema solare, a pagina 3 il planisfero,
Da pagina 4 i continenti, uno per pagina, poi due pagine intere per la sola Europa, quattro o cinque per l'Italia fisica politica, intera a pezzi, ed alla fine una per la tua regione...

Ti pare giusto, una scelta voluta, che alla tua regione si dia spazio quanto all'intero sistema solare, quanto all'intero universo?... si, è giusto, perché la tua regione è importante per quelli del tuo paese quanto (ed anche più) dell'intero cosmo!

A che servirebbe una Peter Maps per trovare la strada per andare da Marzocca a Corinaldo?... per trovarcela segnata come un filo di capello dovresti portarti in macchina una carta estesa quanto tutto il Mediterraneo!... la troveresti comoda?

Le mappe non sono il territorio certo, nessuno lo ha mai detto.
Ma le mappe servono per conoscere il territorio, e le mappe hanno la scala opportuna per ogni territorio
e per ogni uso. Perché non tutti i territori sono uguali. E nessun territorio ha sempre la stessa importanza.

E se ti serve una via di Ancona è inutile consultare il Planisfero!

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
a prescindere dal resto, su cui si può discutere, spiega a questi signori che il musicista da confrontare con Mozart si chiama Beethoven e non Behetoven.
Riformare una lingua va bene... ma partiamo almeno sapendo bene da dove! Sorriso Scemo Sorriso Scemo

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
la peters map corrisponde alla vista dal satellite, per cui oggi si potrebbe dire che proprio per andare da un paesino ad un altro si usa quella, comunque non sottovaluterei il neocolonialismo implicito nella deformazione dell'immagine dei continenti, opinabile, ma per me corrisponde a realtà...sugli errori in un copia incolla....che dire ...

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ragionare sulle parole e sul percorso, sul reticolo di idee che si portano dietro:



mi viene un esempio stupido e banale (ma in una analisi linguistica sistemica non ci sono parole stupide o banali), la ROTONDA quella che facciamo in macchina, perchè la chiamiamo rotonda? Perchè è rotonda! OK ma questo è quello che noi pensiamo che sia, non l'abbiamo vista dall'alto, non l'abbiamo misurata, potrebbe essere lievemente ellittica, chi può dirlo? Però ipotizziamo che sia davvero rotonda, ma nessuno la FA tutta altrimenti torna nella direzione da cui proveniva, per cui non si può dire che si chiami rotonda perchè uno percorre un cerchio, uno percorre poco della rotonda, un semicerchio se va dritto, quindi l'esperienza fatta dal singolo non è corrispondente ad una rotonda, ad un cerchio.



Quindi noi (ampliando il frattale linguistico) non diamo nome alle cose in base a ciò che realmente sono perchè non sappiamo cosa realmente sono e non diamo nome alle cose in base all'esperienza che facciamo del loro utilizzo, diamo nome alle cose perchè "ci viene detto che quello è il loro nome".

Ma chiamare rotonda un tratto di strada non rotondo di cui si percorre un frammento vuol dire ragionare per semplificazioni, per scorciatoie, vorrà dire che accetteremo che un buffone sia il presidente del consiglio perchè ci viene detto che è il presidente del consiglio, accadrà che un candidato alle elezioni americane vinca anche se ha perso perchè le televisioni dicono che ha vinto, accadrà che la gente si accontenti della prima spiegazione delle cose anche poco plausibile pur di chiudere a pensare ad altro, ossia "perchè ho pochi soldi?" "perchè quelli hanno l'x-pod e io no" "perchè quel cesso si scopa quella gran fica?" ossia inutili cazzate ossessive in loop che pensiamo solo perchè bombardati quotidianamente da input contraddittori.

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
BIGbossSTIGAZZI ha scritto:la peters map corrisponde alla vista dal satellite, per cui oggi si potrebbe dire che proprio per andare da un paesino ad un altro si usa quella, comunque non sottovaluterei il neocolonialismo implicito nella deformazione dell'immagine dei continenti, opinabile, ma per me corrisponde a realtà...sugli errori in un copia incolla....che dire ...

non so bene, ma non credo... Non so se il satellite sia altrettanto bravo a portarti da Marzocca a Monsano come fra due villaggi di pigmei posti alla stessa distanza nell'Africa equatoriale.

Come dire: le distanze in kilometri sono le stesse, in risoluzione certamente no!

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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Ho preso contro a questo "dizionario degli istituti anomali nel mondo" che appena trovo comprerò perchè mi sembra proprio interessante almeno a giudicare da questo estratto:



"Se avete un assillo e non volete sopportarne il peso, rivolgetevi all’Agenzia Preoccupazioni e Affini, la cui funzione è impensierirsi per le sventure degli altri".

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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questo il titolo di un'opera fondamentale dicono, ma io non l'ho letta, nella mia ignoranza mi sovviene Cesare Beccaria di cui ho sentito vagamente parlare come "suocero di Manzoni"...è vero? Chissà? Comunque quello che manca oggi,insieme a tante altre cose è una concreta? scientifica? etica? ridefinizione non solo de "la giustizia è uguale per tutti" chè non mi sembra proprio, ma anche cosa è reato, cosa è delitto e quale è (se c'è) la relativa "giusta pena", in un regime carcerario che vive dei disagi di un governo e di uno stato allo sbando pieno di delinquenti che invece di stare in galera comandano...sarà ora di ripensare prima dei processi giusti, lunghi o brevi al delitto ed alla pena?

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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nel post 96 vi accennavo ad acab questo libro che avrei voluto leggere, ora lo stò finendo e devo dire che è un libro molto interessante, perchè non fa sconti, non ci sono tesi da dimostrare, neppure acab, anzi alla fine i celerini acquistano una dimensione umana in cui non è più possibile ragionare nei termini di poliziotto buono e poliziotto cattivo, no global buono e black block cattivo, ma solo in termini umani in cui povere bestie (di qualsiasi nome e colore, rossi, neri, ultras, sbirri, non global, black block) si scontrano venendo traditi dalle proprie idee (se arrivano a vedere cosa sono diventati), i protagonisti sono questi poliziotti che hanno partecipato al g8 mostrati in una serie precedente e successiva di scontri, una vita passata ad arginare quello che gli viene fatto credere sia il male...non è facile inserire tutte le visioni personali in un quadro di insieme non semplificato, senza tirare una semplice riga fra i buoni e i cattivi...

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
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abbastanza male grazie!

La lettera segreta di draghi al governo italiano...ma guarda un pò data l'imbecillità dei nostri governanti, i padroni del mondo, i banchieri ci obbligano a fare le politiche che vogliono loro...ma guarda un pò!

Un pdc capace (verrebbe ucciso dopo cinque minuti) ma saprebbe dove mandare tutti quelli che lo ricattano per le sue passioni private o nel suo ruolo pubblico e farebbe quello che va fatto (patrimoniale, tassare i ricchi, abolire le province, dimezzare i parlamentari, abolire tutti i privilegi di casta, affermare una autodeterminazione politica che sola può contrastare le mire imperialiste del capitale) per il bene del suo popolo, ma noi abbiamo gente che fa il dettato, che scrive a comando e legifera a comando, comprata, abbiamo una democrazia padronale ma i veri padroni sono sopra ai fantocci da barzelletta che ci comandano, sono quelle venti trenta famiglie mafiose capitaliste che hanno il mondo in tasca...letteralmente.

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO capiremo che non possiamo più permettergli di andare avanti?

Questo sistema va cambiato e (non lo dico io lo dice la storia, quella con la esse minuscola, che può essere negata e riscritta ma è quella che ACCADE) e o lo cambiamo pacificamente subito o domani altri aspettando la forza della disperazione che già oggi monta, cambieranno tutto in altri modi. Se non ora, quando?

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
quando avremo almeno un'idea di cosa fare dopo il cambiamento... ma possibilmente non un'idea per uno, cioè quasi sessanta milioni di idee diverse (dico "quasi" perché parecchi non ne hanno proprio nessuna di idea su cosa fare dopo il cambiamento, ed io sono uno di questi)

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Bumble-bee
Bumble-bee
Viandante Storico
Viandante Storico
ma ancora credete in un cambiamento? Non cambierà mai niente!!

L'italia è un insieme di corporazioni, di caste, nelle caste e sopra delle caste.... una matrioska di caste, insomma!
I farmacisti voteranno chi farà loro mantenere i privilegi che hanno, i medici lo stesso, gli avvocati idem con patate, i professori universitari uguale uguale, i dentisti come sopra, gli industriali come sotto, i notai... ma perchè esistono ancora i notai? Perchè devo pagare un notaio per farmi dire che io, sono io, o che questo o quello è mio? Vado all'ufficio registro o al catasto o al comune e autocertifico che in data odierna ho acquistato un appartamento da tizio qui presente.. ecc. ecc. si paga una marca da bollo da 14, 62 e buonanotte ai suonatori.... divento proprietario. Siamo in totale decadenza! Non si salveranno nemmeno i nostri pronipoti.

Addio!



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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
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bumblee...non cambierà mai niente?

Ci sono paesi in cui si sperimentano nuove forme di democrazia dal basso, in germania ragazzi giovani sono stati eletti ed hanno un programma notevole e sono...pirati informatici

si sperimentato diversi modelli di sviluppo,

viandanti della valle che non stanno in italia si trovano molto bene...vuoi dire che in italia non cambierà mai niente?

Se pensi questo significa che siamo fossili non persone, le persone cambiano ed anche gli stati perchè è tutto in movimento sai cosa?

Un paese fermo è un paese sconfitto, in realtà non è fermo, se non si migliora si peggiora, è una illusione che le cose siano ferme nel tempo, ed io voglio cambiare le cose, per il mio bimbo e per tutti quelli che come lui sono piccoli, non voglio lasciargli una italia così o peggio e l'unico modo è incazzarsi e cambiarla, ORA, NOI.

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
@lucio le mie idee per cosa fare dopo e come gestire il cambiamento non le ho solo io, ti assicuro che molte persone condividono modelli differenti da quello imperante attualmente, una cosa manca, l'elemento coagulante, un qualcosa (per favore non una persona, non un duce) un'idea che aggreghi tutti coloro che non la pensano poi diverso pur provenendo da esperienze molto diverse, personali e politiche, manca una etica condivisa, ma neanche, manca la consapevolezza che sia condivisa, in una parola ci sentiamo tutti soli con le nostre idee mentre invece forse potrebbero pure somigliarsi in molti casi, di certo tutti i no-global, tutte le persone che a vario titolo sostengono che si debba modificare il modello di sviluppo, hanno idee simili, ma anche i cristiani da combattimento come don Ciotti o don Gallo, associazioni come mani tese e pax christi militano in america latina a fianco dei senza terra, così come associazioni come libera è al fianco di chi combatte le mafie, ecologisti, verdi, anarco-comunisti, sostenitori del fil (felicità interna lorda) del sistema di decrescita, coloro che cercano di formare cooperative, gas, associazioni di volontariato, sostenitori del microcredito, delle banche del tempo, dell'equo e solidale, tante piccole barchette che stanno navigando nella stessa direzione, quello che manca è un movimento di popolo che ribalti ed abbatta le dighe INNATURALI della grande economia, del CAPITALE e dello sfruttamento per permettere a queste barchette di diventare dei traghetti che ci possano condurre in una IDEA di mondo più giusto...

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Bumble-bee ha scritto:ma ancora credete in un cambiamento? Non cambierà mai niente!!

L'italia è un insieme di corporazioni, di caste, nelle caste e sopra delle caste.... una matrioska di caste, insomma!
I farmacisti voteranno chi farà loro mantenere i privilegi che hanno, i medici lo stesso, gli avvocati idem con patate, i professori universitari uguale uguale, i dentisti come sopra, gli industriali come sotto, i notai... ma perchè esistono ancora i notai? Perchè devo pagare un notaio per farmi dire che io, sono io, o che questo o quello è mio? Vado all'ufficio registro o al catasto o al comune e autocertifico che in data odierna ho acquistato un appartamento da tizio qui presente.. ecc. ecc. si paga una marca da bollo da 14, 62 e buonanotte ai suonatori.... divento proprietario. Siamo in totale decadenza! Non si salveranno nemmeno i nostri pronipoti.

Addio!




Io credo che le cose cambieranno, anche se non come sperano gli idealisti ed i romantici,
che sono i romantici della politica, ma come vorranno i bottegai, che sono gli artefici della società.
Tu, amico mio hai fatto uno schizzo sintetico, a carboncino della realtà, ma molto efficace e
suggestivo... sissignore, funziona così... Ognuno tira acqua al suo mulino con tutte le forze che ha,
e con pochissimi scrupoli... Diciamo che esistono anche quelli, gli scrupoli, ma nel motore generale
sono irrilevanti...

E tirando tirando... prima o poi finisce l'acqua e si spezzano le corde.
E chi sarà stato più furbo a prendere l'ultimo secchio, o rimanere con l'ultima corda sana vince la mano,
si piglia tutto il cucuzzaro e dette le nuove regole per la partita successiva.

Con buona pace di noi sognatori.

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
quindi per te il "furbo" vince?

per me no e sbagli a pensare che sognatore sia sinonimo di idealista, ci sono basi pragmatiche a richiedere un modello di sviluppo diverso, diciamo che il sistema capitalistico-liberista di sviluppo infinito è ideale anzi IRREALE

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Lucio Musto
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BIGbossSTIGAZZI ha scritto:@lucio le mie idee per cosa fare dopo e come gestire il cambiamento non le ho solo io, ti assicuro che molte persone condividono modelli differenti da quello imperante attualmente, una cosa manca, l'elemento coagulante, un qualcosa (per favore non una persona, non un duce) un'idea che aggreghi tutti coloro che non la pensano poi diverso pur provenendo da esperienze molto diverse, personali e politiche, manca una etica condivisa, ma neanche, manca la consapevolezza che sia condivisa, in una parola ci sentiamo tutti soli con le nostre idee mentre invece forse potrebbero pure somigliarsi in molti casi, di certo tutti i no-global, tutte le persone che a vario titolo sostengono che si debba modificare il modello di sviluppo, hanno idee simili, ma anche i cristiani da combattimento come don Ciotti o don Gallo, associazioni come mani tese e pax christi militano in america latina a fianco dei senza terra, così come associazioni come libera è al fianco di chi combatte le mafie, ecologisti, verdi, anarco-comunisti, sostenitori del fil (felicità interna lorda) del sistema di decrescita, coloro che cercano di formare cooperative, gas, associazioni di volontariato, sostenitori del microcredito, delle banche del tempo, dell'equo e solidale, tante piccole barchette che stanno navigando nella stessa direzione, quello che manca è un movimento di popolo che ribalti ed abbatta le dighe INNATURALI della grande economia, del CAPITALE e dello sfruttamento per permettere a queste barchette di diventare dei traghetti che ci possano condurre in una IDEA di mondo più giusto...

Concordo pienamente con te BIG; anch'io penso che ci siano modelli infinitamente migliori di quello esistente nel nostro paese per vivere meglio, più umanamente, più dignitosamente e liberamente. E già, credo proprio a te e dalle pagine di questo forum, ho fatto anch'io il mio esempio concreto di almeno una collettività che conosco bene e vive con delle regole che io ritengo assolutamente "migliori"...

Ma il divario fra ne e te, è che io non credo che bastino cinquecento persone che vivano una vita idilliaca sulle colline toscane, a giustificare l'abbandono di un sistema che "in un qualche modo" tiene insieme 60 milioni di persone.

Io ritengo che bisogni trovare "prima" una alternanita valida per i 60 milioni (o i 7 miliardi se vogliamo rifarci a tutto il genere umano) e solo "dopo" buttare alle ortiche il vecchio.
Proprio come ho sempre raccomandato ai giovani: "prima trovare un lavoro migliore e poi lasciare il vecchio; chi non lo fa corre il rischio reale di andare solo ad ingrossare le file dei disoccupati!"

Vedi, io ho preoccupazione per un caos certissimo di subito... anche se fra trecento anni (forse) il modello di quei cinquecento (o quello di altri gruppuscoli altrettanto sparuti) riusciranno a far breccia nel pensiero generale della gente... o almeno di una maggioranza della gente!

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Lucio Musto
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BIGbossSTIGAZZI ha scritto:quindi per te il "furbo" vince?

per me no e sbagli a pensare che sognatore sia sinonimo di idealista, ci sono basi pragmatiche a richiedere un modello di sviluppo diverso, diciamo che il sistema capitalistico-liberista di sviluppo infinito è ideale anzi IRREALE

"furbo" è un termine generico. Intendo per chi, nel caos generale saprà trovare il suo personale profitto.
E dal caos emergono pochissimi vincitori, e tutti gli altri sono sconfitti e basta, come sanno bene sia gli idealisti, che i sognatori, i concreti come gli illusi.

Ma se volete il caos... accomodatevi pure!...
questo è il vostro momento, la vostra occasione...,
il mondo ora è vostro, e vostra la responsabilità per i vostri figli!

Noi il loculo al cimitero ce l'abbiamo già, ed al momento... o ci portate voi,
o dovrete beccarvi anche la nostra putredine!

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BigBossStigazzi
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volete? vostro? dici con me lucio? e con chi mi imbranchi?

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Lucio Musto
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BIGbossSTIGAZZI ha scritto:volete? vostro? dici con me lucio? e con chi mi imbranchi?

tranquillo... ti voglio bene!...
Ti imbranco con tutti quelli che, volenti o nolenti hanno oggi il mondo in mano, con quelli
che hanno più fiato di quanto gliene serva solo per respirare, con quelli che hanno la forza di lavorare,
di metter un chiodo, tirar su una zappa o manovrare una lezione di geografia,
con quelli che sanno cucire una ferita e con quelli che la sanno bendare, con quelli che mettono
al mondo i figli, con quelli che si prendono cura dei figli degli altri...
Con tutti quelli che si sentono, o sono intenzionati ad essere cittadini di serie A.

Non me la prendo invece coi ragazzetti fino a dieci anni (anche se a quell'età noi delle generazioni passate
eravamo già stati caricati delle nostre responsabilità) non me la prendo con quelli che stanno nei cronicari.
e nemmeno con quelli che stanno nei manicomi o come si chiamano adesso.
Non me la prendo più con me, che non ho più la forza di urlare, anche se mi son dato le colpe fino ad ieri,
con nessuno che sia inabile quanto me, e con nessuno che sia più debole, fragile o malato di me;
e non me la prendo con nessuno di quelli che, in sincera, libera scelta, preferiranno morire domani, o sono morti ieri.

Ora, scegli tu, io ho cercato di essere esauriente. Ti ritrovi in questi, o in quelli?... io altre distinzioni di comodo
non ne faccio; o di qua o di là... e decidi da solo dove imbarcarti, povero amico mio sconsolato!!

197
BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
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ti prego no cittadini di serie A mi basta hakim a dire stè cose e poi tu Lucio non crederai davvero che il valore umano sia dato dalla produttività? Allora un anziano, un minore, un disabile, un disoccupato sono cittadini di serie B? Non credo che tu lo creda e in quanto al mondo in mano...scusa ma io in mano ho avuto altro spesso, ma il mondo mai (adesso si chiama mondo?) io lavoro sì poco ma bene per quanto riesco e cerco con quello che faccio al lavoro, nelle vita e nel mio lato produttivo di cambiare il mio piccolo (con molti errori) ed anche migliorare qualcosa per gli altri, ma non dipende da me se questo è un mondo di merda mi dispiace, nessuno mi ha dato le redini ed il cavallo è assolutamente impazzito...........blogstigazzi - Pagina 8 700819

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
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certo che nel mondo ognuno ha il suo ruolo ed il suo valore, ma il mondo è retto, guidato e condizionato da chi produce, da chi lavora e si impegna...
Può essere duro ammetterlo, ma il saggio predicatore nella struttura dell società pesa molto meno del rozzo miliardariuccio, che si è fatto i quattrini a colpi di culo, un po' rubacchiando ed un poco intuendo affari.

Idealisti e sognatori si rassegnassero a fare la fame, sono pochi quelli che possono campare scrivendo poesie!
Anche se magari è più nobile, è più bello bla bla bla... e quello che ti pare!

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
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Le scorciatoie sono comode, permettono di arrivare alla meta in meno tempo, ma le scorciatoie mentali sono dannose, scorciatoie sono le associazioni mentali, i pregiudizi, la semplificazione dei concetti, in una parola le "identificazioni".

Occhio, dei concetti, poi si possono semplificare le parole con cui questi concetti si esprimono, ma solo fino ad un certo punto, Sartre disse, a chi gli chiedeva perchè avesse usato un linguaggio così astruso per scrivere la "Critica della ragione dialettica", che per scriverlo più semplicemente avrebbe dovuto scrivere 80.000 pagine invece di 800, quindi fra sintesi e complessità bisogna trovare il giusto equilibrio che consenta di non perdere i concetti che si vogliono condividere e che permetta all'interlocutore di capire (se vuole beninteso).

Per questo avendo trovato una bella definizione di uno dei concetti di Korzybski (di cui ho già accennato in precedenza) abbastanza sintetica desidero condividerla con voi (voi chi? voi che leggete anche le robe più lunghe di due righeblogstigazzi - Pagina 8 700819 ):

""Quel che tu dici che una cosa è, essa non lo è" E' molto di più. E' un insieme, nel senso più vasto della parola. Una sedia non è soltanto una sedia. E' una struttura di una complessità inconcepibile: chimicamente, atomicamente, elettronicamente, ecc. Ne deriva che pensarla semplicemente come una sedia significa limitare il sistema nervoso a ciò che K. chiama "identificazione".

Ed è la totalità di queste identificazioni a creare l'individuo non-sano (nevrotico) e quello insano (cioè psicotico)." Anonimo

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Lucio Musto
Lucio Musto
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BIGbossSTIGAZZI ha scritto:Le scorciatoie sono comode, permettono di arrivare alla meta in meno tempo, ma le scorciatoie mentali sono dannose, scorciatoie sono le associazioni mentali, i pregiudizi, la semplificazione dei concetti, in una parola le "identificazioni".

Occhio, dei concetti, poi si possono semplificare le parole con cui questi concetti si esprimono, ma solo fino ad un certo punto, Sartre disse, a chi gli chiedeva perchè avesse usato un linguaggio così astruso per scrivere la "Critica della ragione dialettica", che per scriverlo più semplicemente avrebbe dovuto scrivere 80.000 pagine invece di 800, quindi fra sintesi e complessità bisogna trovare il giusto equilibrio che consenta di non perdere i concetti che si vogliono condividere e che permetta all'interlocutore di capire (se vuole beninteso).

Per questo avendo trovato una bella definizione di uno dei concetti di Korzybski (di cui ho già accennato in precedenza) abbastanza sintetica desidero condividerla con voi (voi chi? voi che leggete anche le robe più lunghe di due righeblogstigazzi - Pagina 8 700819 ):

""Quel che tu dici che una cosa è, essa non lo è" E' molto di più. E' un insieme, nel senso più vasto della parola. Una sedia non è soltanto una sedia. E' una struttura di una complessità inconcepibile: chimicamente, atomicamente, elettronicamente, ecc. Ne deriva che pensarla semplicemente come una sedia significa limitare il sistema nervoso a ciò che K. chiama "identificazione".

Ed è la totalità di queste identificazioni a creare l'individuo non-sano (nevrotico) e quello insano (cioè psicotico)." Anonimo

ed in questo alato discettare, chi mai potrà darti torto?

Ma a Sartre, visto che lo conosci così bene, diglielo tu, a nome mio:
"Se è per non farsi capire, 8000 parole valgono tanto quanto 80,000, 80 o nessuna, dice Lucio Musto;
solo che tacendo si risparmia fiato e si è certi di non dire inesattezze!"

Ed il tuo ebanista potrebbe rispondere a te:
"Nessun dubbio che una sedia possa essere tutte quelle cose meravigliose che dice Korzybski, ma se ti vuoi sedere,
è meglio che rimanga sedia e basta; a farla inorgoglire troppo, magari pretenderebbe di essere adorata come
divinità!... in fondo, sempre una testa di legno è!".

Stasera, tagliatelle marchigiane con sugo napoletano "alla bolognese".
Possibile che ne nasca una conflittualità ontologica tale da renderle irrealizzabili, o peggio, immangiabili?...
Si certo; se faccio bruciare il sugo o scuocere la pasta.
Ma per definire un sugo bruciato, o una tagliatella troppo cotta, forse 8000 parole non basterebbero. Devo
conseguentemente concludere che non vado per niente a cucinare?...
Nossignori, io cucino, mangio e mi lecco i baffi, senza nulla andare a togliere alla speculazione filosofica
sul perché della piacevolezza di una struttura colloidale avverso la sgradevolezza di una deliquescenza!

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