Cloroformio ha scritto: Magonzo ha scritto:è falsificabile, ma non per questo dimostrabile, infatti la questione della depressione post-parto la falsificherebbe; tuttavia, l'eventuale relazione di causa ed effetto tra depressione ed inutilità biologica era esposta in modo troppo poco scientifico e circostanziato per prestarsi ad una vera e propria falsificazione; mi sembra fosse solo un'idea suggestiva, da approfondire se si vuole...
quantomeno, si dovrebbe cominciare a definire di cosa si stia parlando;
falsificabile vuol dire che si presta ad essere vagliata con metodo scientifico, non che sia per questo una teoria sensata, anche solo
ictu oculi
Penso ti abbia già risposto in maniera più che pertinente nextlife. Oltre al fatto che la tua risposta al suo post sul forum generalista è abbastanza una cavolata, a mio modesto avviso, dato che nemmeno lui è entrato nel dettaglio ma si è limitato a spiegarti in modo chiaro e comprensibile dall'
uomo medio (quello che presumo frequenti i forum generalisti, no?) il perché tu stessi sbagliando. Oltre al fatto che - non credo sia il tuo caso - se uno è convinto che tizio spari cazzate, magari facendosi forte dell'essere su un forum generalista e non specialistico, possa portare ogni mezzo, anche dettagliato, per dimostrargli che sta sparando cazzate.
Solo un'ultima cosa, che mi pare nextlife abbia trascurato: cosa sarebbe una teoria "sensata"? In effetti è un'espressione dal significato per me così remoto che mi trovo a dovertelo chiedere.
Oggi pare insensato dire che il sole giri attorno alla terra. Fino a non troppo tempo fa i viaggi nel tempo erano solo roba da fantascienza (fanta-scienza... molto fantasiosi, poco "sensati"). Sai che una teoria che viene immediatamente confutata non è per questo motivo "insensata"? Le confutazioni possono aiutare una teoria a correggere i proprio errori e quindi a evolvere. E magari a sopravvivere a eventuali confutazioni. Per esempio la teoria faustiana potrebbe restringere il proprio campo d'indagine e risultare invece valida (finché non venga, prima o poi, confutata, s'intende).
mah...
Faust ha scritto:
La depressione non potrebbe essere il segnale biologico dell'incapacità di una persona di vivere e quindi della necessità che si estingua per il bene della specie?
In alcune culture chi è di peso per il gruppo essendo un potenziale rischio la sopravvivenza di tutti predeva e si allontanava lasciandosi morire.
Mancando quest'alternativa culturale, l'inutilità biologica si manifesta come depressione.
Non a caso è una malattia dell'epoca del benessere e del non bisogno.
per "sensato" intendo un concetto che ad un'opinione media ragionevole e minimamente informata - presenti caratteri di verosimiglianza, e non appaia come fantasia o manifestamente infondato;
ripeto:
se esordisci citando un fenomeno senza definirne le caratteristiche essenziali e le meccaniche fondamentali, nemmeno in ipotesi, fai un po' come Benigni che voleva suggerire lo sciacquone a Leonardo da Vinci, ma non sapeva come convogliare l'acqua ad una certa altezza
che cosa sarebbe la depressione di cui parla Faust? una malattia fisiologica ? una debolezza caratteriale? e quale sarebbe il grado di intensità che la distingue da una comune e motivata malinconia, per un lutto, ecc...?
e nel caso si volesse contemplare l'ipotesi, un conto è l'agire determinato di un soggetto che, seguendo una morale propria alla sua cultura, si fa da parte per non pesare sugli altri, altra è l'ipotesi di un
determinismo naturale che agirebbe come un individuo pensante e coerente;
mi spiego: se per esempio ipotizzo una correlazione tra livello demografico, promiscuità con gli animali e infezioni virali, la meccanica è spiegabile e le ipotesi suggeriscono anche spiegazioni alle dinamiche degli anticorpi, all'arresto delle pandemie, ecc...
senza indicarne i meccanismi, un ipotesi siffatta sulla depressione, potrebbe ben valere per il cancro, oppure per la gastrite o la sclerosi multipla, l'Alzheimer e il Parkinson, perché no ? solo che la nostra fantasia è colpita dalla depressione poiché essa si manifesta direttamente in menomazioni al comportamento sociale;
non è nemmeno vero che si tratta di una malattia dell'epoca del benessere, e oltretutto probabilmente andrebbe valutata anche in rapporto ad altri comportamenti devianti, come tossicodipendenze e nevrosi da dipendenza varie, alcolismo, ecc...
il fatto è che la formulazone di ipotesi di questo tipo nell'ambito delle scienze umane è stata causa di gravi pregiudizi e manipolazioni di tipo razzista o para-razzista, in cui si attribuisce alla "natura" un intendimento superiore che giustificherebbe l'intervento umano a suo sostegno;
se io sono un comiziante di Varese, e sull'evidenza che molti reati violenti sono commessi da persone originarie del Sud, ipotizzo che vi sia una correlazione genetica - e non culturale - tra appartenenza etnica e propensione alla violenza, farò ridere qualsiasi scienziato o studente appena sufficiente, ma istillerò il seme del sospetto e della paura in tante brave persone che non sanno amministrare razionalmente determinati concetti.