Stardust ha scritto:d'accordo, ma infatti io non dico che non possa accadere anche alla Germania di fare brutte figure e di perdere proprio le partite decisive ma i casi sono sporadici perché giocano con altra determinazione e mentalità...è questione di temperamento e di aggressività. Dopo il primo goal con la Croazia gli azzurri han cambiato atteggiamento ed è arrivato il pareggio ed è una cosa questa che accade spesso. Non bisogna aver paura e non bisogna giocare con la mentalità della conservazione visto che il calcio è imprevedibile comunque! questo non hanno ancora imparato! Se rischiano ma chissenefrega! ma almeno darebbero soddisfazione e spettacolo! bisogna schiacciarle le squadre avversarie specie quando si è in vantaggio..bisogna incutere paura! se non lo si fa ti inchiappettano anche le squadre materasso!
Gary Lineker, attaccante inglese che ha giocato a cavallo tra gli anni '80 e i novanta disse: " Il calcio è una cosa semplice, si gioca undici contro undici e alla fine vincono i tedeschi."
Aveva ragione. Perchè?
Perchè i tedeschi hanno tradizione, spirito di sacrificio e tanta "cattiveria" agonistica. E ce l'hanno sempre.
Noi "latini" siam diversi, più umorali e meno costanti.
Ciò non toglie che un grandissimo della storia del calcio dopo la vittoria agli Europei del 1984 con la sua Francia disse che senza l'attitudine a mettere ogni briciola di se stessi su ogni palla e senza la determinazione a vincere che aveva imparato in Italia quell'Europeo non l'avrebbero mai vinto.
Io sono sempre stato convinto che ogni squadra è il "ritratto" del proprio allenatore. E questo vale ancor di più per le nazionali.
E non è un caso che questa nazionale sia così incostante, capace di metter sotto per quasi un tempo la Spagna campione del Mondo e d'Europa in carica e di soffrire contro la mediocre Irlanda (che poi soffrire relativamente, ricordo almeno una ventina di partite con avversari anche meno attrezzati degli irlandesi in cui abbiam visto i sorci molto più verdi...)
Questa è l'Italia di Prandelli, di colui che introduce un codice etico per i giocatori azzurri che poi si dimentica quando la stampa lo pressa per convocare e far giocare i propri "idoli".
Colui che nelle qualificazioni per questi europei infilava sempre e comunque un calciatore "di casa" rispetto a dove si giocava. Colui che cambia il modulo dopo una sconfitta in amichevole, lo mantiene per due partite spostando un centrocampista in difesa e quando gli torna il titolare per "chiudere" la difesa più forte del campionato italiano torna sui suoi passi e contro L'Irlanda percolosa solo su palle inattive mette in campo una squadra più coperta..
La Germania di Loew è quasi l'opposto delle altre nazionali tedesche della storia, è una squadra tecnicamente valida, bella da vedere. devastante si, ma in modo diverso dalle nazionali teutoniche che siamo abituati a vedere.
P.s.:
Il discorso sugli stipendi dei calciatori italiani applicato ad una manifestazione internazionale nella quale i partecipanti delle altre nazioni hanno emolumenti pari o superiori a quelli dei nostri non lo reggo più.
Chi non conosce altro argomento è pregato di astenersi.