NinfaEco ha scritto:Non ho capito bene perchè differenzi il disturbo narcisistico dal narcisismo secondario. La differenza non è a questo livello infatti sia il disturbo narcistico di personalità che il narcisismo implicano narcisismo secondario. Il narcisismo primario è un'altra cosa e sussiste in chiunque, anche se non affetto da queste patologie. Il termine individua lo stadio di passaggio tra l'autoerotismo e e amore oggettuale, dal punto di vista dello sviluppo psichico e per quanto concerne l'economia psichica individia invece quello che in parole povere si può indicare con l'espressione “volersi bene”. Altra cosa è riuscire a voler bene solo a se stessi, pena l'impoverimento dell'Io, ovvero il narcisismo secondario.
Ti ho capito male?
Non mi hai capito male, ma tieni presente che io non utilizzo un linguaggio psicoanalitico. Ho parlato di narcisismo secondario solo per differenziarlo dal disturbo narcisistico.
NinfaEco ha scritto:
Per quanto riguarda il narcisismo il DSM condifica la condotta che lo caratterizza così "modalità pervasiva di grandiosità, nelle fantasie, nel comportamento ed uno stile relazionale basato sullo sfruttamento dell’altro" che "causano compromissione funzionale significativa o sofferenza soggettiva". In parole povere il narcisista ha un senso grandioso d’importanza, è assorbito da fantasie illimitate e quasi onnipotenti, crede di poter essere speciale e di dover frequentare solo suoi simili, ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, vuole essere ammirato, non è empatico, sfrutta gli altri ecc qui mi fermo perchè mi sta ricordando qualcuno. Questi tratti si associano a una grande vulnerabilità dell’autostima, che rende critiche e disconferme vere e proprie ferite mortali che svuotano e uccidono, e che quindi implicano mascheramento di se e difesa violenta.
L'autostima vacillante è requisito fondamentale.
NinfaEco ha scritto:
La differenza tra narcisismo e disturbo narcisistico di personalità che io sappia non sta nell'intensità o nella pervasività, ma nella rigidità di struttura.
E questo mi fa sorgere un dubbio: se davvero c'è solo questa differenza, allora non possono essere stadi di uno stesso disturbo?
E' quello che intendevo quando ho scritto "
Il grado di pervasività è solo una conseguenza.
Il punto focale è che chi è affetto da disturbo narcisistico ha una personalità strutturata in modo RIGIDO".
Certo che se fai come Xmanx e non leggi...
Premetto che io non amo molto parlare di psicologia in questi spazi, perché lo trovo riduttivo, spesso confusionario e generalmente inutile: rischia di diventare una chiacchiera da bar dello sport dove tutti sono "allenatori".
Lo preciso per anticipare che tutto quello che sto per scrivere è estremamente semplificato.
Dunque no, non sono stadi dello stesso disturbo.
Ciascuno di noi ha un mix di tratti che caratterizza la propria personalità: tratti narcisisti, ossessivi, depressivi, paranoici. Nella non-patologia questi tratti emergono in modo alternato: io posso essere narcisista in ambito lavorativo e paranoica in ambito affettivo.
Nella patologia, invece, la struttura è rigida: la persona non ha altre risorse, strategie, soluzioni per affrontare una situazione qualunque se non ricorrere alla solita "difesa" (e questo, invece, è puro "psicoanalitichese")
NinfaEco ha scritto:
Un altra osservazione che mi viene da fare è che narcisismo implica sofferenza. È una cosa che pochi ricordano.
Vero! Chi è affetto da disturbo narcisistico soffre molto quando non viene riconosciuta la propria grandiosità e spesso reagisce con estrema rabbia, emozione tipica del narcisista patologico.