- Forse vi seguo.
- Viene un terzo compratore e, indicando una delle botteghe, dice: "Questo è positivo", e indicando l'altra bottega dice: "Questo non è positivo". Che cosa posso concludere a proposito di questo compratore?
- Come faccio a saperlo?
- No, permettete. Dico per addurre un esempio; l'uomo vive di buoni esempi. Cammino per il Nevskij prospèkt e noto che dall'altra parte della strada, lungo il marciapiede, cammina un signore, di cui desidererei definire il carattere. Arriviamo, lungo lati opposti, fino alla svolta sulla Morskàja e proprio là, dov'è il Magazzino inglese, scorgiamo un terzo passante da poco investito da un cavallo. Ora state attento: passa un quarto signore e vuol definire il carattere di noi tre, insieme con quello investito, nel senso della praticità e positività... Mi seguite?
- Scusate, con gran fatica».
- Va bene; lo sapevo. Cambierò argomento. Mi trovo in una città termale in Germania, a bere l'acqua minerale, come ci sono stato più volte, non importa quale acqua. Mi aggiro tra le acque e vedo degli inglesi. Con un inglese, come sapete, è difficile far la conoscenza; ma ecco che dopo due mesi, finito il termine di cura, siamo tutti in una regione di montagna, diamo la scalata in compagnia, coi bastoni puntati, alla montagna, a questa o quella, non importa. A una svolta, cioè durante una tappa, e precisamente là, dove i monaci fabbricano l'acquavite della Certosa - notate questo - incontro un indigeno che se ne sta in disparte e guarda in silenzio. Desidero dedurne la positività: che cosa ne dite, potrei rivolgermi a domandare la conclusione alla folla degli inglesi, coi quali viaggio, unicamente perché non ho saputo entrare con loro in discorso nella città termale?
- Come faccio a saperlo? Scusate, mi è molto difficile tenervi dietro.
- Difficile?
- Sì, mi affaticate.