Forum di Libera Discussione. Il Luogo di Chi è in Viaggio e di Chi sta Cercando. Attualità, politica, filosofia, psicologia, sentimenti, cultura, cucina, bellezza, satira, svago, nuove amicizie e molto altro

Per scoprire le iniziative in corso nel forum scorri lo scroll


Babel's Land : International Forum in English language Fake Collettivo : nato da un audace esperimento di procreazione virtuale ad uso di tutti gli utenti Gruppo di Lettura - ideato e gestito da Miss. Stanislavskij La Selva Oscura : sezione riservata a chi ha smarrito la retta via virtuale Lo Specchio di Cristallo : una sezione protetta per parlare di te La Taverna dell'Eco: chat libera accessibile agli utenti della Valle

Non sei connesso Connettiti o registrati

 

Psicofarmaci e Terapia

Condividi 

Vai alla pagina : Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo

Visualizza l'argomento precedente Visualizza l'argomento successivo Andare in basso  Messaggio [Pagina 4 di 5]

76
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
concordo, megonzo, sull' importanza del metodo. Unicamente Yale mi sembra tipo facile a innervosirsi. Ciò a parte, concordo anche sull' importanza dell' evidenza scientifica.

A proposito di metodo ed evidenza scientifica, bisogna distinguere tra cause esogene ed endogene. Gli strumenti per determinare eventuali cause endogene sono a disposizione del medico; sulla base del quadro clinico risultante si prescrive come proseguire. Ovviamente un medico mai ti consiglierà di lanciarti da 150 metri d' altezza con un elastico, ma ti prescriverà qualche anti-MAO o sui generis. La questione del volo con l' elastico, è nata unicamente dall' osservazione che chimicamente si può ottenere un effetto analogo a quello di un farmaco senza assumerlo, farmaco sul quale pare tutti siano d' accordo non sia risolutivo ma aiuta.

Se le cause non risultano endogene ma esogene, la prescrizione quasi sicuramente sarà prevalentemente sedute analitiche. Se infine si rilevano entrambe le cause, quasi sicuramente alle sedute analitiche saranno affiancati i farmaci.

In tema di cause esogene, come per ogni altro problema di salute, sono determinanti le aspettative che il soggetto ripone nel terapeuta.

77
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Una mia conoscente in autunno ha avuto un lutto gravissimo ed è stata un'escalation. Si è convinta di star male da lì check up di ogni tipo. Adesso parla con la bocca impastata da antidepressivi e da donna forte ed intelligente è ridotta ad una specie di fantasma.

Nel suo caso sono piuttosto certa che una vita sociale più divertente ed appagante sarebbe stata risolutiva. La persona che ha perso era tutto il suo mondo.

Nel mio caso, per ricollegarni a quello che dice Euvitt, l'assunzione di minerali è stata fondamentale. Oltre a rimettermi in sesto col ferro ho anche fatto una cura di magnesio e vitamine.
Se in quel periodo avessi anche incontrato qualcuno di affascinantissimo che mi avesse trascinato in una storia emozionante e totalizzante...altro che se mi avrebbe stimolato...avrei potuto diventare donatrice di sostanze stimolanti.

Questo per dire che ci sono casi e casi. La mia medica della mutua non ci ha pensato due volte a prescrivermi il farmaco, e non è che sia una proprio pessima. Gli antidepressivi li danno come l'acqua fresca.

78
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
paolo iovine ha scritto: Ovviamente un medico mai ti consiglierà di lanciarti da 150 metri d' altezza con un elastico, ma ti prescriverà qualche anti-MAO o sui generis
se lo psichiatra ti prescrive degli inibitori della monoaminossidasi lo fa - o dovrebbe, da deontologia professionale - sulla base di un riscontro diagnostico, e non di un'ideologia che presume a priori delle cause;

il punto sul metodo che ho sollevato dipende dal fatto che la nozione comune del disturbo psichico è distorta da pregiudizi culturali, e perciò richiede una particolare cautela in tal senso da parte di tutte le persone coinvolte;

non sono certo un detrattore della psicologia o un fan indiscriminato dell'approccio farmacologico, però non posso fare a meno di constatare che un notevole carico di sofferenze aggiuntive a carico di chi soffre di certi disturbi deriva anche dagli equivoci e pregiudizi di cui l'opinione comune disinformata si fa portatrice troppo spesso, e troppo spesso per motivi che nulla hanno a che vedere con un genuino intento terapeutico;

c'è troppa gente che ama sentirsi protagonista e portatrice di facoltà e "saggezze" terapeutiche "alternative" a qulle elaborate con metodo scientifico, per ansia di protagonismo, frustrazioni accademiche e altri motivi personali, perciò credo che i piani di valutazione fondati su opinioni - pure rispettabili - e procedure cliniche vadano tenuti ben distinti.

79
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:concordo, megonzo, sull' importanza del metodo. Unicamente Yale mi sembra tipo facile a innervosirsi. Ciò a parte, concordo anche sull' importanza dell' evidenza scientifica.

A proposito di metodo ed evidenza scientifica, bisogna distinguere tra cause esogene ed endogene. Gli strumenti per determinare eventuali cause endogene sono a disposizione del medico; sulla base del quadro clinico risultante si prescrive come proseguire. Ovviamente un medico mai ti consiglierà di lanciarti da 150 metri d' altezza con un elastico, ma ti prescriverà qualche anti-MAO o sui generis. La questione del volo con l' elastico, è nata unicamente dall' osservazione che chimicamente si può ottenere un effetto analogo a quello di un farmaco senza assumerlo, farmaco sul quale pare tutti siano d' accordo non sia risolutivo ma aiuta.

Se le cause non risultano endogene ma esogene, la prescrizione quasi sicuramente sarà prevalentemente sedute analitiche. Se infine si rilevano entrambe le cause, quasi sicuramente alle sedute analitiche saranno affiancati i farmaci.

In tema di cause esogene, come per ogni altro problema di salute, sono determinanti le aspettative che il soggetto ripone nel terapeuta.
Sì, mi innervosisco facilmente quando su un argomento così delicato arriva il frescone di turno che lancia consigli che manco su Donna Moderna.
Se nessuno si prendesse la briga di bilanciare le tue genialate chi soffrisse di depressione e si ritrovasse a leggere i tuoi messaggi penserebbe "sono proprio un incapace: è così semplice eppure non ci riesco".
Sei deleterio, insomma.
E stai vaneggiando anche sulle cause e le relative cure.
Non so dove tu sia andato a copiare questa informazione ma psicoterapia e farmaco non si usano "in alternativa", anche perché è praticamente impossibile distinguere un'eziologia endogena da un'eziologia esogena.
Infine...il salto con l'elastico non produce lo stesso effetto chimico di un farmaco antidepressivo.

80
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
In effetti, pensandoci bene, forse, nel periodo di ansia maggiore, non ero per nulla ricettiva a stimoli "amorosi-sessuali" avrei avuto piuttosto bisogno di rassicurazioni "amorose-affettive".
Avevo bisogno di essere placata più che stimolata, la mente andava a mille.
Una storia travolgente sicuramente può tirarti su quando ti senti svuotata.

In effetti non mi è chiaro perchè si attribuisca la medesima denominazione di depressione sia ad uno stato in cui la persona è priva di energia ed il cervello va a rilento che quando, a causa di alti livelli di stress, il cervello va troppo veloce creando stati d'ansia.

81
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Yale, guarda che non è sull' insulto che si può basare una tesi; comunque se ti fa stare meglio fa pure.

82
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
è chiaro, Magonzo, che se un medico prescrive un farmaco lo fa sulla base di un riscontro diagnostico, infatti ho parlato di quadro clinico.

Riguardo ai pregiudizi culturali, io li definirei più fobie che pregiudizi culturali.

Concordo sull' importanza del differenziare saggezze terapeutiche e procedure cliniche, quand' anche si trattasse di placebo.

83
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
si attribuisce la medesima denominazione, FragolinaBoumBoum, perché pare che, quelli col cervello a mille, siano in realtà in fuga dalla depressione.

84
beautiful stranger
beautiful stranger
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Semplicemente esistono forme di depressione che producono sintomi prevalentemente ansiosi. Tra parentesi, gli antidepressivi non ti stordiscono come gli ansiolitici, e non creano dipendenza, se gestiti e eliminati a scalare, sotto il controllo di uno SPECIALISTA. Non credo che il medico generico abbia le competenze adatte: anche a me offrì ansiolitici e antidepressvi come caramelle, meno male che ho fatto di testa mia.

85
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Psicofarmaci e Terapia - Pagina 4 800px-Unipolar_depressive_disorders_world_map_-_DALY_-_WHO2004.svg

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Unipolar_depressive_disorders_world_map_-_DALY_-_WHO2004.svg

Però, dalla mappatura mondiale della depressione, osservo come la diagnosi sia mediata dalla cultura del luogo e non si basi su dati oggettivi come potrebbe essere una malattia qualunque.
(So che mi sono spiegata malissimo ma spero di aver reso l'idea).

86
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
FragolinaBoumBum ha scritto:Psicofarmaci e Terapia - Pagina 4 800px-Unipolar_depressive_disorders_world_map_-_DALY_-_WHO2004.svg

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Unipolar_depressive_disorders_world_map_-_DALY_-_WHO2004.svg

Però, dalla mappatura mondiale della depressione, osservo come la diagnosi sia mediata dalla cultura del luogo e non si basi su dati oggettivi come potrebbe essere una malattia qualunque.
(So che mi sono spiegata malissimo ma spero di aver reso l'idea).
fragolina, quella mappa va letta secondo i parametri corretti:
se per cultura intendi in senso lato la diffusione di strutture diagnostiche, è un conto; ma se intendi la propensione culturale ad accogliere o meno un determinato approccio, a prescindere dalla sua fondatezza o sperimentazione è tutt'altra cosa;

è intuibile che in America latina o in Africa il costume culturale consideri diversamente determinate manifestazioni del comportamento o dell'umore rispetto ad altre realtà, ma ciò avviene anche per molte altre patologie o comportamenti, dalle neoplasie alla violenza domestica;

non è che un tumore non diagnosticato in Perù è meno tumore di uno in Canada...

87
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
FragolinaBoumBum ha scritto:
In effetti non mi è chiaro perchè si attribuisca la medesima denominazione di depressione sia ad uno stato in cui la persona è priva di energia ed il cervello va a rilento che quando, a causa di alti livelli di stress, il cervello va troppo veloce creando stati d'ansia.

Ansia e depressione clinicamente sono due cose diverse.
Il problema è che nel linguaggio comune i termini vengono spesso abusati e a volte confusi.

88
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:Yale, guarda che non è sull' insulto che si può basare una tesi; comunque se ti fa stare meglio fa pure.

Non mi pare di averti insultato.
Mi pare, invece, di averti ripetuto la stessa cosa in diversi modi: manca giusto il sanscrito.
Ma tu, anziché ribattere in modo coerente e consapevole o ammettere di aver sparato troppo alto, ti concentri sulla forma.

89
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:è chiaro, Magonzo, che se un medico prescrive un farmaco lo fa sulla base di un riscontro diagnostico, infatti ho parlato di quadro clinico.

Riguardo ai pregiudizi culturali, io li definirei più fobie che pregiudizi culturali.

Concordo sull' importanza del differenziare saggezze terapeutiche e procedure cliniche, quand' anche si trattasse di placebo.

CVD.
Mi sembra di leggere un testo di Ligabue, dove le parole sono messe a casaccio solo perché suonano bene nella frase.
Cosa c'entrano le fobie?

paolo iovine ha scritto:si attribuisce la medesima denominazione, FragolinaBoumBoum, perché pare che, quelli col cervello a mille, siano in realtà in fuga dalla depressione.

Quelli "col cervello a mille" sarebbero gli ansiosi?
Quindi l'ansia sarebbe il disturbo complementare della depressione?
Ansia e depressione sono due patologie diverse, che coinvolgono centri cerebrali e neurotrasmettitori diversi.
E che stimolano due sistemi nervosi autonomi opposti.

90
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Magonzo, intendo la seconda che hai detto.
Un esame istologico su un tumore è un dato oggettivo, non opinabile.
La depressione, la cui definizione è patologia dell'umore e non esiste un test per la sua diagnosi, è molto più difficile da diagnosticare

La comprensione della natura e delle cause della depressione si è evoluta nel corso dei secoli, anche se è tuttora incompleta. Le cause proposte includono fattori psicologici, psico-sociali, ambientali, ereditari, evolutivi e biologici.

Quindi la diagnosi è molto opinabile e facilmente mediata dal contesto culturale in cui si verifica, secondo me.


91
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
FragolinaBoumBum ha scritto:Magonzo, intendo la seconda che hai detto.
Un esame istologico su un tumore è un dato oggettivo, non opinabile.
La depressione, la cui definizione è patologia dell'umore e non esiste un test per la sua diagnosi, è molto più difficile da diagnosticare

La comprensione della natura e delle cause della depressione si è evoluta nel corso dei secoli, anche se è tuttora incompleta. Le cause proposte includono fattori psicologici, psico-sociali, ambientali, ereditari, evolutivi e biologici.

Quindi la diagnosi è molto opinabile e facilmente mediata dal contesto culturale in cui si verifica, secondo me.



Sempre per correttezza di informazione esistono diversi test che valutano la depressione (MMPI - BDI - SCID II)
E nel manuale diagnostico dei disturbi mentali (DSM) i criteri per fare una diagnosi di depressione sono ben definiti, esattamente come per le altre patologie.
Il fatto che l'eziologia sia ancora discussa non rende la diagnosi opinabile.
Il tumore ai polmoni viene diagnosticato sia che la causa sia il fumo di sigaretta sia che la causa sia genetica.

92
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Allora scusa, non sapevo che esistessero test inconfutabili (però gli anidepressivi te li prescrivono anche senza test, anche gli ansiolitici).

La differenza sostanziale che continuo a vedere però è che:
se nel tumore al polmone togli la causa che l'ha provocato, il tumore non guarisce.
Se la causa di un disturbo dell'umore è, per esempio, l'ambiente in cui si vive, è possibile che cambiando ambiente e la situazione migliori?

93
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
FragolinaBoumBum ha scritto:Allora scusa, non sapevo che esistessero test inconfutabili (però gli anidepressivi te li prescrivono anche senza test, anche gli ansiolitici).

La differenza sostanziale che continuo a vedere però è che:
se nel tumore al polmone togli la causa che l'ha provocato, il tumore non guarisce.
Se la causa di un disturbo dell'umore è, per esempio, l'ambiente in cui si vive, è possibile che cambiando ambiente e la situazione migliori?

In effetti al test si ricorre raramente: i sintomi della depressione sono abbastanza evidenti e in genere è sufficiente qualche colloquio.
Un po' come quando vai dal medico di base e riferisci febbre-raffreddore-tosse e ti ritrovi felice detentrice della prescrizione per un antibiotico.
La causa dei disturbi psicologici non è mai univoca: è la combinazione di una serie di fattori ambientali e biologici.
Per questo, come per il tumore, eliminare una causa (oltretutto difficilmente identificabile) non è risolutivo.
La psicoterapia, infatti, non agisce sulla causa, ma fornisce delle strategie (diverse in base al tipo di psicoterapia) in più per fronteggiare il problema.

94
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
FragolinaBoumBoum, un tumore, a differenza di una patologia dell' umore da causa esogena, non guarisce eliminando la causa perché il soggetto affetto è un predisposto alla malattia, la cui causa rappresenta un innesco di un meccanismo tumorale che in altri individui non esiste.

Il discorso non è diverso in un soggetto affetto da patologia dell' umore, se ad essa è associata alla causa esogena quella endogena. Se c' è solo causa esogena, come da tuo esempio l' ambiente in cui si vive, è elevata la probabilità che un individuo giunga completa guarigione.

95
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:FragolinaBoumBoum, un tumore, a differenza di una patologia dell' umore da causa esogena, non guarisce eliminando la causa perché il soggetto affetto è un predisposto alla malattia, la cui causa rappresenta un innesco di un meccanismo tumorale che in altri individui non esiste.

Il discorso non è diverso in un soggetto affetto da patologia dell' umore, se ad essa è associata alla causa esogena quella endogena. Se c' è solo causa esogena, come da tuo esempio l' ambiente in cui si vive, è elevata la probabilità che un individuo giunga completa guarigione.


Non esiste una patologia dell'umore che abbia una causa esclusivamente esogena.
Ma se ci porti un esempio documentato sono pronta col flagello.

96
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
ma certo, Yale. Sai cos' è il mobbing ? Sai come può ridurre una persona ? Se lo sai, sai anche come possa essere salvifico un trasferimento d' ufficio.

97
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
paolo iovine ha scritto:ma certo, Yale. Sai cos' è il mobbing ? Sai come può ridurre una persona ? Se lo sai, sai anche come possa essere salvifico un trasferimento d' ufficio.

Il mobbing, come il lutto, è un evento stressante.
L'evento stressante genera uno stato transitorio di umore depresso che però NON è una patologia.
Prova ancora.

98
paolo iovine
paolo iovine
Viandante Mitico
Viandante Mitico
prova ?

senti Yale, in questo momento ho difficoltà a postare link, comunque se cerchi in internet 'mobbing effetti sula salute', a conferma di quanto da me scritto, ne trovi quanti ne vuoi.

99
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Mi hai sentito negare che il mobbing possa creare disturbi psicologici? Ho solo detto che alla pari di un divorzio, un lutto, un licenziamento, una bocciatura ecc...non genera una patologia ma solo uno stato transitorio di umore depresso, un sintomo, come il raffreddore, che però NON è "depressione"!
Quindi non può essere un esempio di patologia con una causa esclusivamente esogena.
Forse ragionare sulla depressione è fuorviante perché nel linguaggio comune è termine abusato: schizofrenia, disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo, queste sono le psicopatologie.



100
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Ecco, le psicopatologie sono ben altra cosa ed i medici della mutua dovrebbero impararlo e rinunciare a raccolte punti e viaggi premio.

Comunque mi sono flippata a cercare mappe mondiali per cercare di trarre conclusioni, riposto la

MAPPA MONDIALE DELLA DEPRESSIONE UNIPOLARE
Psicofarmaci e Terapia - Pagina 4 800px-Unipolar_depressive_disorders_world_map_-_DALY_-_WHO2004.svg

MAPPA MONDIALE DEI SUICIDI
Psicofarmaci e Terapia - Pagina 4 800px-Suicide_world_map_-_2009_Total.svg

quello che salta all'occhio è che pare non esserci affatto una connessione tra la quantità di gente con depressione e la quantità di suicidi.
Sembra che la certificazione della depressione abbia più a che fare con gli Stati ed i suicidi più con le culture o la posizione geografica (vedi Brasile o Russia settentrionale).

101
Contenuto sponsorizzato

Visualizza l'argomento precedente Visualizza l'argomento successivo Torna in alto  Messaggio [Pagina 4 di 5]

Vai alla pagina : Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.