non si può considerare "sacro" tutto ciò che piace a qualcuno, altrimenti si rischia di considerare sacra qualunque cosa, anche la più efferata. Per me "sacro" è ciò che mi dà (ci dà) piacere senza provocare sofferenza agli altri. Gli animali rientrano in questo "altri" perché hanno un sistema nervoso come il nostro, quindi provano dolore e piacere come noi (vale per un cane o un gatto, ma anche per un agnello o un vitello, fino ad arrivare ai pesci). Rinunciare alla carne, per chi riesce a farlo, è una scelta che paga molto, in salute e in coscienza. Essere vegan è la scelta più completa e coerente per chi sia al corrente di tutto ciò che riguarda gli allevamenti e i metodi di produzione della carne (ad esempio, è poco noto che i polli sono fra gli animali che soffrono più in assoluto prima di finire sugli scaffali del supermercato), ma ogni gradino intermedio è già una grande cosa :) Personalmente, consiglio sull'argomento la lettura di Se niente importa di Safran Foer (lo stesso autore di Ogni cosa è illuminata). Un caro saluto