Bah....
... vi dico la mia opinione di essere umano.
Io credo che chi cerca questo tipo di rapporto debba costantemente giocare con ciò che teme esibendolo, mostrandolo, osservandolo, infliggendolo e subendolo.
La paura diventa ebrezza, non so se è una cosa che avete mai provato.
E vi siete mai morsicati le labbra mettendoci poi sopra un dito e gustandovi il bruciore?
E' la stessa cosa.
Bene. Secondo me scambisti, coppie aperte e simili temono profondamente la separazione. Fare del tradimento un gioco significa fare di un punto di debolezza un fattore di potere su se stessi, sull'altro e sul caso. Significa rendere un fatto doloro ( il tradimento) qualcosa di evocabile in modo controllato, come se fosse in nostro potere, gustando il piacere di commetterlo, il dolore di subirlo, la passione del ripigliarsi dopo e postendo gustare anche l'impossibile: la condivisione di ciò che avrebbe divisioni, le reciproce fantasie "eversive". E quest'ultimo aspetto rivela come non solo ci sia il timore della separazione ma anche un bisogno profondo di sciogliere il confine che separa ogni essere umano da un altro rendendolo singolo e irrevocabilmente separato anche da chi ama.
Anche la coppia istituzionale nasce da queste esigenze, a cui risponde spesso in modo repressivo, ma trovo molto più insidiosa e meno sana questa illusione d'onnipotenza inconsapevole.
E poi ci sarebbe tutto un discorsone sulla collusione narcisistica sottostante....
Comunque questo è un parere "psicologgggico"... è il mio.
Peccato che non ci sia qui Sick che ne avrebbe di cose da dire.