biba ha scritto: Yale ha scritto: biba ha scritto:Credo che la psicologa che cita Arwen si riferisca ai bambini.
Ma a tal proposito, l'aggressività negli adulti, ha varie origini. Molto spesso, un adulto aggressivo, è stato un bambino vessato, maltrattato e picchiato dai genitori, oppure ha subito il confronto con qualche fratello (o sorella) reputato "migliore", ma la cosa che accomuna tutti, è che negano spudoratamente di esserlo!!!
Non capisco da cosa tu possa dedurre che la psicologa si riferisse ai bambini.
E soprattutto non capisco sulla base di cosa tu possa affermare, con ben tre punti esclamativi, che TUTTI negano di esserlo.
Quello che c'è in mezzo, infine, è davvero psicologia da donna moderna.
Non ci sono mai relazioni così definite tra un fenomeno e la possibile causa, quindi io eviterei le generalizzazioni e i termini quali "molto spesso" o "tutti".
I bambini aggressivi, con il loro comportamento, lanciano un messaggio di disagio interiore nel socializzare e rapportarsi agli altri, e molto spesso, la reazione che innescano negli adulti, come la voglia di picchiarli, ad esempio, deve essere trattenuta e tramutata in comprensione e coccole. Purtroppo molti genitori, ad un certo punto, smettono di coccolare i figli e tendono ad aspettarsi sempre tanto da loro. Ma questo è un altro discorso.
Nessuno ammette mai di essere aggressivo! Quando si parla di aggressività si pensa sempre che l'argomento riguardi qualcun'altro. Ad esempio Yale, tu, per me, sei aggressiva!
Hai un modo aggressivo di "sbucciare" un argomento, un parere personale o una teoria sposata, soprattutto da una femminuccia (sempre che non sia una tua amica).
Le tue etichette (psicologia da donna moderna) smontano ogni argomento, confronto o dialogo pacifico. Evita tutto quello che ti pare, me in primis
Mah. Intanto trovo abbastanza inutile che tu continui a voler passare il messaggio "
guardate come sono cattiva" perché traspare tutt'altro.
Come al solito rispondi senza rispondere: hai scritto una pappardella sull'aggressività nei bambini quando la domanda era un'altra.
Quindi hai ragione a dire "questo è un altro discorso".
Ribadisci il tuo categorico "
nessuno ammette di essere aggressivo": falso! Chi è aggressivo nè è facilmente consapevole e può anche essere motivo di vanto. Come dicevo...non c'è mai niente di definito quando si trattano questi argomenti.
Il fatto, poi, che tu definisca me aggressiva, è indicativo del fatto che tu non abbia nemmeno idea della definizione di aggressività: manca infatti un dettaglio, nel mio atteggiamento, che potrebbe etichettarlo tale, ossia l'intenzione di danneggiare qualcuno.
Questo non significa che io non conosca il mio lato aggressivo, ma di certo non è quello che stai guardando tu.
Quello che stai guardando tu è un atteggiamento schietto.
Punti il dito contro le mie etichette ma non ti accorgi che sei la prima a chiudere il confronto usando termini assoluti.
Infine io evito ciò che mi disturba, e tu non rientri nella categoria.