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I Cup Cake della Ninfaeco

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26
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ho amici in Campania, ed in casa loro ho mangiato meravigliosamente.
Idem in sicilia, dove però è difficile prendere una sòla se mangi anche in una semplice trattoria turistica. E spendendo poco.

27
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Sei stato fortunato.

28
Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
Zadig ha scritto:
è quello il problema: troppo parlare, mentre i fatti spesso lasciano a desiderare.
Sono bravissimi ad elogiare ed a supervalutare ogni scoreggia che fanno (hai presente Blably?)
Ma ostentare quello che si sa fare non significa saperlo fare, molto spesso.
Come il non ostentare non significa non saper fare.
Posso dirti che forse non ho mai mangiato del pesce peggiore come in costiera amalfitana... roba da star male.
Non si fanno scrupoli a mollarti porcherie, io ho notato questo.

vabbè, ma questo è un altro paio di maniche, e purtroppo non è il solo difetto;
però ci sono circostanze oggettive che hanno creato una tradizione culinaria diffusa che non ha tanti paragoni, e che altrove manca proprio.

29
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
tu, da sicula, dici che si mangia male?

30
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Dico che, come a Napoli, fregare il prossimo è un vanto quindi molti risparmiano sulle materie prime.
Alcuni lo fanno per quello, altri magari per ignoranza vanno a rifornirsi alla Metro di materie prime che vengono chissà da dove.

Non è facile mangiare davvero bene.
Poi magari per il forestiero, che non conosce il vero sapore che dovrebbe avere quella pietanza, è facile scambiare per buono quello che è mediocre (anche se non mi sembra il tuo caso, mi sembri uno col palato esigente).

Nella mia città, per esempio, ci sono solo due trattorie di cui mi fido perchè tutto è fresco di giornata e cucinato in giornata (bene). Ristoranti con cucina un pò più elaborata forse uno.
Poi ci sono tanti localini gestiti da gente giovane con cucina più fusion dove si mangia bene; ma in genere i gestori di questi posti sono plurilaureati quindi è difficile che si perdano in un bicchier d'acqua comprando materie prime scadenti.

31
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ah, devo dirti che conosco bene la sicilia ed il sapore che dovrebbe avere un cibo.
Ed aggiungo che in città come Catania o Messina sto molto attento a dove mangio.
Nei paesini si va piuttosto sul tranquillo.
E poi ho il naso allenato.

32
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
Il naso?

Si, nei paesini è più facile.

33
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
sì, il naso, mica sento l'odore con il cazzo!

34
An Boum
An Boum
Viandante Storico
Viandante Storico
 I Cup Cake della Ninfaeco - Pagina 2 214252 

Ho pensato per un momento che potessi avere un odorato sviluppato per motivi di lavoro.
Mi sono venuti in mente i nasi che creano profumi,
o anche i sommelier o gli odoratori di olio.
Un professionista del naso.
Al limite anche un cane da tartufo.

35
euvitt
euvitt
Viandante Storico
Viandante Storico
io per lavoro ho girato l'Italia mangiando in tutte le caserme dei pompieri possibili....
nel nord ho mangiato quasi ovunque da schifo
...che c'entra? secondo me se dici che in Puglia si mangia bene ma in Molise no non devi basarti sui ristoranti locali (non puoi aver mangiato in tutti) ma sulla media della regione e sul culto del cibo
In Emilia tanti anni fa  il cuoco dei pompieri che monta alle otto di mattina era esentato dall'appello perché doveva occuparsi del ragù che se non cuoce minimo quattro ore fa schifo....in Sardegna vanno di persona a scegliere la carne
nel nord pasta al sugo (bleach) fettina dura e insalata triste col lattugone che se la fai in toscana ti lapidano

se dico che la migliore cucina è quella siciliana non lo dico per l'eccellenza di quei 20 30 ristoranti ma per il fatto che se vai in un paesino sfigato rischi di mangiare un cous cous di pesce da sturbo....io ho mangiato paste stupende in una sfigata pasticceria lungo una statale

36
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ah, la Puglia è un altro posto dove si mangia da dio.

37
MagicLight
MagicLight
Viandante Storico
Viandante Storico
Zadig ha scritto:quei cosi fanno diventare culone...

e chi se ne frega... guarda che roba!

38
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
eh ma tu sei bilanciata!

39
kohkarunagi
kohkarunagi
Viandante Storico
Viandante Storico
Magonzo ha scritto:
Zadig ha scritto:ho letto, ho letto, e non credo proprio che la cucina partenopea sia superiore a quella sicula.
Za, a me piacciono tantissimo alcune siculerie; il fatto è che si tratta di una cosa un po' troppo fusion per avere una fisionomia precisa ed è poco diffuso un patrimonio "tecnico" uniforme, come invece in Campania e Piemonte;

in Campania, gente che cucina male i fondamentali non la trovi proprio; non ne faccio tanto una questione di piatti comparati, dove è un po' questione di gusto, ma di tradizione e approccio medio: pure un nerd 20enne salernitano ha una sensibilità tecnica quasi da novelle cuisine, perché è proprio il Genius loci; ma li hai mai sentiti parlare ? quelli si arrapano solo a descrivere quello che mangeranno, come lo prepareranno... fanno i simposi e stanno a discutere per ore tirando in ballo nonne e bisnonne sulla teoria; nel resto d'Italia hai certamente delle eccellenze basate sulla valorizzazione di prodotti e tradizioni, ma non a quel livello di fissa Sorriso Scemo
Confermo la prima impressione, non la conosci affatto la cucina sicula. Da quel che dici si desume chiaramente.

40
Coraline
Coraline
Viandante Storico
Viandante Storico
FUCKTOTUM ha scritto:
Maglia nera, per me, in Italia e non a caso: Basilicata e Molise. Seguono Calabria e Abruzzo.




Perchè non ti piace la cucina abruzzese?



Ninfa, i tuoi cupcake sono spettacolari, ma quanto sei brava?

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
Viandante Storico
Coraline ha scritto:
FUCKTOTUM ha scritto:
Maglia nera, per me, in Italia e non a caso: Basilicata e Molise. Seguono Calabria e Abruzzo.




Perchè non ti piace la cucina abruzzese?



Ninfa, i tuoi cupcake sono spettacolari, ma quanto sei brava?

No shura mi piace eccome. Solo che personalmete prediligo cose che non richiedono sonni postprandiali. La mia personale esperienza mi dice che è una delle cucine rimasta più legata alla tradizione e a me sfrucuglia molto l'inusitato.

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Coraline
Coraline
Viandante Storico
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FUCKTOTUM ha scritto:

No shura mi piace eccome. Solo che personalmete prediligo cose che non richiedono sonni postprandiali. La mia personale esperienza mi dice che è una delle cucine rimasta più legata alla tradizione e a me sfrucuglia molto l'inusitato.

Vero che la tradizione è ben radicata e anche che i tentativi di muoversi diversamente, per quella che è la mia esperienza, spesso sono mal riusciti. Sarà che sono reduce da un disastroso cenone di Capodanno in un locale dal pomposo nome di "locanda biologica etc etc", sarà che l'inusitato, come dici tu, bisogna davvero saperlo proporre, ma qui solo certi agriturismi e alcuni ristoranti di pesce riescono a coniugare la tradizione con qualcosa di innovativo, e non è facile trovarne..

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Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
kohkarunagi ha scritto:Confermo la prima impressione, non la conosci affatto la cucina sicula. Da quel che dici si desume chiaramente.
boh, forse mi sono espresso male; non sto giudicando la qualità di quello che trovi nelle trattorie o ristoranti, ma il livello di codificazione e completezza rispetto ad uno standard;

in Italia, le cucine regionali sono quasi sempre casalinghe e popolari, influenzate dai prodotti disponibili, spesso eccellenti, ma poco evolute, perché negli ambienti popolari non c'era materialmente la possibilità di creare uno standard completo ed evoluto come è avvenuto in Francia tra il XVII e il XX sec.;
tranne, per diversi motivi, che in Piemonte e Campania;

per dire, in Toscana, dove i contadini sono sempre stati mediamente più benestanti che altrove, ci sono buoni prodotti ma i piatti tradizionali e più noti sono davvero rudimentali e folkloristici, di scarsissima evoluzione o ricerca;

ora, è certo che presso le famiglie aristocratiche palermitane negli ultimi due secoli si praticasse una cucina di altissimo livello internazionale e fasto, ma questa non ha potuto "respirare" ed è rimata relativamente isolata, perché mancava la cinghia di trasmissione metropolitana che c'è sempre stata a Napoli;
in Piemonte, oltre alla tradizione francese, è successo che ad un certo punto, nel XVIII sec è stato abolito il maggiorascato per un certo periodo, e così si è creata una classe rurale di piccoli nobili senza feudo che hanno diffuso a pioggia i costumi e le tradizioni aristocratiche;
lo vedi anche in altre manifestazioni della vita quotidiana, per esempio nell'antiquariato di oggi che per tutto ciò che sta tra Settecento e Ottocento pesca a piene mani in quei due bacini.

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
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Coraline ha scritto:
FUCKTOTUM ha scritto:

No shura mi piace eccome. Solo che personalmete prediligo cose che non richiedono sonni postprandiali. La mia personale esperienza mi dice che è una delle cucine rimasta più legata alla tradizione e a me sfrucuglia molto l'inusitato.

Vero che la tradizione è ben radicata e anche che i tentativi di muoversi diversamente, per quella che è la mia esperienza, spesso sono mal riusciti. Sarà che sono reduce da un disastroso cenone di Capodanno in un locale dal pomposo nome di "locanda biologica etc etc", sarà che l'inusitato, come dici tu, bisogna davvero saperlo proporre, ma qui solo certi agriturismi e alcuni ristoranti di pesce riescono a coniugare la tradizione con qualcosa di innovativo, e non è facile trovarne..

Dovessi andare in un posto che si chiama "locanda biologica" sarebbe per dargli fuoco!

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kohkarunagi
kohkarunagi
Viandante Storico
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Magonzo ha scritto:
kohkarunagi ha scritto:Confermo la prima impressione, non la conosci affatto la cucina sicula. Da quel che dici si desume chiaramente.
boh, forse mi sono espresso male; non sto giudicando la qualità di quello che trovi nelle trattorie o ristoranti, ma il livello di codificazione e completezza rispetto ad uno standard;

in Italia, le cucine regionali sono quasi sempre casalinghe e popolari, influenzate dai prodotti disponibili, spesso eccellenti, ma poco evolute, perché negli ambienti popolari non c'era materialmente la possibilità di creare uno standard completo ed evoluto come è avvenuto in Francia tra il XVII e il XX sec.;
tranne, per diversi motivi, che in Piemonte e Campania;

per dire, in Toscana, dove i contadini sono sempre stati mediamente più benestanti che altrove, ci sono buoni prodotti ma i piatti tradizionali e più noti sono davvero rudimentali e folkloristici, di scarsissima evoluzione o ricerca;

ora, è certo che presso le famiglie aristocratiche palermitane negli ultimi due secoli si praticasse una cucina di altissimo livello internazionale e fasto, ma questa non ha potuto "respirare" ed è rimata relativamente isolata, perché mancava la cinghia di trasmissione metropolitana che c'è sempre stata a Napoli;
in Piemonte, oltre alla tradizione francese, è successo che ad un certo punto, nel XVIII sec è stato abolito il maggiorascato per un certo periodo, e così si è creata una classe rurale di piccoli nobili senza feudo che hanno diffuso a pioggia i costumi e le tradizioni aristocratiche;
lo vedi anche in altre manifestazioni della vita quotidiana, per esempio nell'antiquariato di oggi che per tutto ciò che sta tra Settecento e Ottocento pesca a piene mani in quei due bacini.
Avevo capito il tuo dire, e mi spiace ma non è come dici.

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FUCKTOTUM
FUCKTOTUM
Viandante Storico
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Magonzo ha scritto:
kohkarunagi ha scritto:Confermo la prima impressione, non la conosci affatto la cucina sicula. Da quel che dici si desume chiaramente.
boh, forse mi sono espresso male; non sto giudicando la qualità di quello che trovi nelle trattorie o ristoranti, ma il livello di codificazione e completezza rispetto ad uno standard;

in Italia, le cucine regionali sono quasi sempre casalinghe e popolari, influenzate dai prodotti disponibili, spesso eccellenti, ma poco evolute, perché negli ambienti popolari non c'era materialmente la possibilità di creare uno standard completo ed evoluto come è avvenuto in Francia tra il XVII e il XX sec.;
tranne, per diversi motivi, che in Piemonte e Campania;

per dire, in Toscana, dove i contadini sono sempre stati mediamente più benestanti che altrove, ci sono buoni prodotti ma i piatti tradizionali e più noti sono davvero rudimentali e folkloristici, di scarsissima evoluzione o ricerca;

ora, è certo che presso le famiglie aristocratiche palermitane negli ultimi due secoli si praticasse una cucina di altissimo livello internazionale e fasto, ma questa non ha potuto "respirare" ed è rimata relativamente isolata, perché mancava la cinghia di trasmissione metropolitana che c'è sempre stata a Napoli;
in Piemonte, oltre alla tradizione francese, è successo che ad un certo punto, nel XVIII sec è stato abolito il maggiorascato per un certo periodo, e così si è creata una classe rurale di piccoli nobili senza feudo che hanno diffuso a pioggia i costumi e le tradizioni aristocratiche;
lo vedi anche in altre manifestazioni della vita quotidiana, per esempio nell'antiquariato di oggi che per tutto ciò che sta tra Settecento e Ottocento pesca a piene mani in quei due bacini.

Oh mago viste le articolate argomentazioni di Kuminkiamangi mi sa che ti devi stare  I Cup Cake della Ninfaeco - Pagina 2 214252 

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Magonzo
Magonzo
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FUCKTOTUM ha scritto:
Oh mago viste le articolate argomentazioni di Kuminkiamangi mi sa che ti devi stare  I Cup Cake della Ninfaeco - Pagina 2 214252 
sai, non è che Kohka abbia del tutto torto:

di mio, ci capisco il giusto, e cioè pochino;
mi sono fatto un'idea perché per circa un decennio ho praticamente vissuto e viaggiato con una coppia di amici e soci molto motivati alla gourmandise, e un amico comune chef di professione; quelli erano capaci di girare un mese per i paradores spagnoli per testare vini e patanegra, e in Italia ed Europa abbiamo girato e periziato posti e cucine; siccome sono curioso di natura, ho ascoltato e fatti miei certi punti di vista, sicuramente opinabili, ma anche motivati;

per me poi, la cosa più interessante - a parte mangiare bene e affinare il gusto, nella misura ridotta della mia scarsa sensibilità - era trovare punti di vista comparabili sul costume, gli atteggiamenti e le tradizioni, come nel caso del parallelo con l'antiquariato.

48
euvitt
euvitt
Viandante Storico
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FUCKTOTUM ha scritto:
Coraline ha scritto:
FUCKTOTUM ha scritto:

No shura mi piace eccome. Solo che personalmete prediligo cose che non richiedono sonni postprandiali. La mia personale esperienza mi dice che è una delle cucine rimasta più legata alla tradizione e a me sfrucuglia molto l'inusitato.

Vero che la tradizione è ben radicata e anche che i tentativi di muoversi diversamente, per quella che è la mia esperienza, spesso sono mal riusciti. Sarà che sono reduce da un disastroso cenone di Capodanno in un locale dal pomposo nome di "locanda biologica etc etc", sarà che l'inusitato, come dici tu, bisogna davvero saperlo proporre, ma qui solo certi agriturismi e alcuni ristoranti di pesce riescono a coniugare la tradizione con qualcosa di innovativo, e non è facile trovarne..

Dovessi andare in un posto che si chiama "locanda biologica" sarebbe per dargli fuoco!
E faresti male....nel Salento a pochi km dal porto di Tricase c'è appunto una fattoria bio che ha un nome del genere e ci si cena dietro prenotazione....a parte la bellezza di mangiare d'estate al fresco sotto gli alberi ....quello che ti fanno è da sturbo....e non lo dico io che sono orientato sul naturale ma tutta la comitiva che non la finiva più di chiedere bis e tris....già solo i panini caldi fatti in casa di cui alcuni alla cipolla a alle spezie erano da magnasse uno appresso all'altro....i formaggi fatti da loro sono delizie introvabili....la pasta e ceci era mejo der giudio a portico d'ottavia....er vino era da paura, i dolci fatti in casa da raccoje' le briciole per terra e i liquorino alle erbe me li volevo ruba' .....se posso c'è ritorno

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FUCKTOTUM
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Viandante Storico
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euvitt ha scritto:
FUCKTOTUM ha scritto:
Coraline ha scritto:
FUCKTOTUM ha scritto:

No shura mi piace eccome. Solo che personalmete prediligo cose che non richiedono sonni postprandiali. La mia personale esperienza mi dice che è una delle cucine rimasta più legata alla tradizione e a me sfrucuglia molto l'inusitato.

Vero che la tradizione è ben radicata e anche che i tentativi di muoversi diversamente, per quella che è la mia esperienza, spesso sono mal riusciti. Sarà che sono reduce da un disastroso cenone di Capodanno in un locale dal pomposo nome di "locanda biologica etc etc", sarà che l'inusitato, come dici tu, bisogna davvero saperlo proporre, ma qui solo certi agriturismi e alcuni ristoranti di pesce riescono a coniugare la tradizione con qualcosa di innovativo, e non è facile trovarne..

Dovessi andare in un posto che si chiama "locanda biologica" sarebbe per dargli fuoco!
E faresti male....nel Salento a pochi km dal porto di Tricase c'è appunto una fattoria bio che ha un nome del genere e ci si cena dietro prenotazione....a parte la bellezza di mangiare d'estate al fresco sotto gli alberi ....quello che ti fanno è da sturbo....e non lo dico io che sono orientato sul naturale ma tutta la comitiva che non la finiva più di chiedere bis e tris....già solo i panini caldi fatti in casa di cui alcuni alla cipolla a alle spezie erano da magnasse uno appresso all'altro....i formaggi fatti da loro sono delizie introvabili....la pasta e ceci era mejo der giudio a portico d'ottavia....er vino era da paura, i dolci fatti in casa da raccoje' le briciole per terra e i liquorino alle erbe me li volevo ruba' .....se posso c'è ritorno

me la geotaggo

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Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
la migliore esperienza mistica di cibo forse l'ho provata in Puglia, all" osteria del tempo perso" di Ostuni.

http://www.osteriadeltempoperso.com/

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