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Narcisimo: autostima, bugia e manipolazione affettiva

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victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
I bugiardi patologici sono persone disturbate e disturbanti che per poter mettere in atto la finzione loro necessaria si dichiarano sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone malate, anche se appaiono normali in superficie, e il loro disturbo può provocare gravissime conseguenze a chi sta loro vicino.
Sono persone affette da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ le quali non hanno piena consapevolezza della loro malattia e credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente gli altri con comportamenti spietatamente manipolatori.
Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti-bugiardi vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, o comunque di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza morale senza alcuna pietà, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica.
I bugiardi patologici narcisisti non arrivano a ciò, ma con la loro violenza morale pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
Si tratta di un disturbo grave, che resta strisciante per molti anni e poi esplode a livello conclamato conducendo a tragiche infelicità sul piano relazionale ed esistenziale (solitudine e angoscia) e a svariati disordini psichici (a quel punto inguaribili), finanche a differenti forme di scissione della personalità (schizofrenia).
I narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner.
Attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner. Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla prova del cuore, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti, ipocriti (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore)
Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio.
Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi. Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo.
Ecco perchè sono personalità disturbate e disturbanti: sono destabilizzati e legandosi a loro si viene destabilizzati

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Ospite
Anonymous
Ospite
Ecco, questo con calma me lo leggo, che guarda un po', mi ricorda tanto qualcosa! :_-_: E potrei quasi pensare di segnalarla pure a chi di dovere, questa discussione!  Narcisimo: autostima, bugia e manipolazione affettiva 827538

victorinox ha scritto:I bugiardi patologici sono persone disturbate e disturbanti che per poter mettere in atto la finzione loro necessaria si dichiarano sostentori assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone malate, anche se appaiono normali in superficie, e il loro disturbo può provocare gravissime conseguenze a chi sta loro vicino.
Sono persone affette da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’ le quali non hanno piena consapevolezza della loro malattia e credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere vantaggi, fino al punto di danneggiare gravemente gli altri con comportamenti spietatamente manipolatori.
Nella scala dei disturbi psichiatrici i narcisisti-bugiardi vengono poco prima degli psicopatici, ovvero dei serial killer, o comunque di quelle persone disturbate che oltre a mentire e a praticare violenza morale senza alcuna pietà, commettono anche atti di estrema crudelta’ fisica.
I bugiardi patologici narcisisti non arrivano a ciò, ma con la loro violenza morale pregna di atteggiamenti e comportamenti ingannevoli, possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare immani sofferenze nelle loro vittime e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
Si tratta di un disturbo grave, che resta strisciante per molti anni e poi esplode a livello conclamato conducendo a tragiche infelicità sul piano relazionale ed esistenziale (solitudine e angoscia) e a svariati disordini psichici (a quel punto inguaribili), finanche a differenti forme di scissione della personalità (schizofrenia).
I narcisisti amano troppo se stessi per riuscire ad amare gli altri. Per il “narciso”, l’amore è un gioco in cui fare sempre la “parte del leone”, in cui mantenere sempre il potere anche a costo di mentire, tradire e umiliare il partner.
Attenzione a non confondere il narcisismo con l’autostima, perché l’autostima si concilia benissimo con la capacità di amare, il narcisismo implica necessariamente lo sfruttamento e l’umiliazione del partner. Certo, spesso i narcisisti sono estremamente affascinanti ma, alla prova del cuore, rivelano gradualmente la loro vera natura: egoisti, infedeli, manipolatori, prepotenti, ipocriti (“ipocrita”, nell’antica Grecia significava attore)
Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio.
Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi. Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo.
Ecco perchè sono personalità disturbate e disturbanti: sono destabilizzati e legandosi a loro si viene destabilizzati


Letto, e non so che aggiungere, dato che ci ritrovo in toto tutto. Io li considero comunque "killer seriali emozionali", vedi il punto in cui si parla di istigare al suicidio. Realmente non istigano, ma di sicuro, succhiando la forza vitale di chi sta loro accanto, arrivano a destabilizzare. C'è da chiedersi, cosa che ho fatto altrove: le loro vittime/complici, in base a cosa vengono scelte? Perchè sono certa che le scelgono, ed un'idea me la sono anche fatta, ma vorrei sentire il parere altrui prima di esporla.

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PorceDi
PorceDi
Viandante Storico
Viandante Storico
Certo che ce ne vuole ad accostare un parassita a un serial killer.
Ma se questo è vero, lancio la proposta di sbattere i nostri politici in gattabuia e buttare via la chiave.
Ovviamente sono pronto a dare una mano.

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Ospite
Anonymous
Ospite
I nostri politici le emozioni manco sanno dove sono di casa. Anzi, una la conoscono, ma la definirei pulsione e non emozione.

5
victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
Sono lieto che il discorso interessi e non disdegno il raccogliere l'osservazione ironoica di PorceDi sui nostri politici.



A tal proposito credo oppurtuno sottolineare una differenza, che raggruppa i narcisismi indue macro tipi: consapevoli e inconsapevoli.

tipi inconsapevoli non sembrano avere nessun tipo di consapevolezza del loro impatto sugli altri: parlano come se si rivolgessero ad un vasto pubblico, stabilendo raramente un contatto visivo, parlano “al cospetto” degli altri ma non “con” gli altri. Sono ignari di essere noiosi, i loro discorsi sono ricchi di riferimenti alle loro realizzazioni e mostrano un evidente bisogno di essere al centro dell’attenzione. Sono insensibili ai bisogni degli altri, fino al punto di non permettere agli altri di contribuire alla conversazione.

Gli aspetti narcisistici del tipo ipervigile si manifestano in modo del tutto differente: questi individui sono estremamente sensibili al modo in cui gli altri reagiscono nei loro confronti, ascoltano gi altri attentamente e tendono a sentirsi offesi di continuo. Queste persone evitano di mettersi in luce perché sono convinti che saranno rifiutati ed umiliati: nel nucleo del loro mondo interno vi è un profondo senso di vergogna connesso al loro segreto desiderio di esibirsi con una modalità grandiosa.

Entrambi i tipi lottano per mantenere la loro stima di sé. Il narcisista inconsapevole tenta di impressionare gli altri con i suoi talenti e di preservarsi nel contempo dalla ferita narcisistica eludendo le risposte degli altri. Il narcisista ipervigile evita le situazioni di vulnerabilità studiando attentamente gli altri per apparire come si deve.

Valutate vpoi dove collocare i nostri politici.

Faccio presente peròche, sebbene queste due tipologie possono presentarsi in forma pura, molti individui presentano una miscela delle caratteristiche fenomenologiche di entrambi i tipi.

6
victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
Riguardo al tema sovra esposto aggiungo alcune caratteristiche del percorso genetico che si suppone essere alla base dei vari narcisismi, sperando in tal modo di soddisfare l'interesse mostrato da CignoNero

Uno dei modelli su cui si incentra la comprensione psicodinamica del disturbo narcisistico di personalità è quello di Kohut che credeva che gli individui disturbati sul piano narcisistico si fossero arrestati, da un punto di vista evolutivo, ad uno stadio in cui hanno bisogno di specifiche risposte dalle persone del loro ambiente per mantenere un Sé coeso. In mancanza di tali risposte, questi individui tendono alla frammentazione del Sé, come il risultato di fallimenti empatici dei genitori. In particolare i genitori non hanno risposto alle manifestazioni di esibizionismo del bambino, adeguate per la fase che attraversava, con validazione e ammirazione, e non hanno fornito al bambino un modello degno di idealizzazione.

La psicoanalisi interpersonale sostiene che lo sviluppo del bambino sia legato all’interazione che il bambino ha con il suo ambiente, che le fantasie del genitore diventano una parte importante di tale ambiente, che tali fantasie esercitano un’influenza importante sulla personalità del bambino e che l’aspetto soggettivo di come il genitore percepisce il bambino è fortemente influenzato dalle sue fantasie. Queste fantasie possono esercitare il loro influsso attraverso due meccanismi:

- il processo di identificazione, per cui il genitore può non trattare il bambino come una persona distinta ma come una parte del proprio sé

- il transfert, per cui il genitore associa il bambino a figure del proprio passato, particolari eventi possono sollecitare diverse identificazioni nel genitore così che padre e madre del bambino possono identificarsi in parti diverse del bambino o rispondere in maniera diversa ad una identificazione condivisa.

Il bambino ha bisogno di non sentirsi solo: la mancanza del riconoscimento lascia il bambino con parti di Sé alle quali non sa dare significato o venire a patti; il riconoscimento permette al bambino di sentirsi reale; il riconoscimento del genitore modella lo sviluppo del bambino. In altre parole, attraverso il riconoscimento il bambino costruisce la sua identità.

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ReLear
ReLear
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Io farei una precisazione, riguardo alla bugia patologica, che manca e senza di essa si può capire male.
Il bugiardo patologico agisce con un falso sè, sono persone con forte disturbo di identità, anzi non ne hanno proprio una vera, si identificano con il falso sè e sono così bravi a mentire perchè sono i primi a crederci, diventano il personaggio che interpretano e il mondo per loro è costituito solo da un pubblico da manipolare. Impossibilitati ad amare, usano gli altri per aumentare l’onnipotenza che nasconde una grande fragilità che non viene mai riconosciuta, la manipolazione da loro un senso nella vita.

8
Ospite
Anonymous
Ospite
ReLear ha scritto:Io farei una precisazione, riguardo alla bugia patologica, che manca e senza di essa si può capire male.
Il bugiardo patologico agisce con un falso sè, sono persone con forte disturbo di identità, anzi non ne hanno proprio una vera, si identificano con il falso sè e sono così bravi a mentire perchè sono i primi a crederci, diventano il personaggio che interpretano e il mondo per loro è costituito solo da un pubblico da manipolare. Impossibilitati ad amare, usano gli altri per aumentare l’onnipotenza che nasconde una grande fragilità che non viene mai riconosciuta, la manipolazione da loro un senso nella vita.

Premesso, la persona con la quale ho avuto a che fare io è stata realmente riconosciuta come narciso, solo in seguito mi sono interessata a questo discorso e, facendolo, ho riconosciuto effettivamente tutti i tratti ed i comportamenti riportati da victor.
Riprendendo quanto detto da Re Lear, mi sono accorta che ogni suo interesse cambiava rispetto alla persona che aveva davanti e che voleva affascinare. Quello che un giorno prima è in grado di dire che non gli piace e di disprezzare, il giorno dopo per lui risulta di interesse se chi deve circuire dimostra l'interesse per quella cosa. Il personaggio, effettivamente, cambiava a seconda della situazione in cui si trovava.
Victor, io continuo ad essere interessata a questo argomento, e ti ripropongo la domanda fatta in precedenza: ci sono caratteristiche particolari che determinano la scelta delle loro vittime? Questo mi serve per capire in maniera più profonda cosa mi ha tenuta attaccata ad una persona che era sì molto brava nel manipolare, e quindi capace di incantare e vendersi molto bene, ma venuto fuori che la merce era scadente, il problema, a quel punto, diventava mio.

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Shri_Radha
Shri_Radha
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
CignoNero ha scritto:

Premesso, la persona con la quale ho avuto a che fare io è stata realmente riconosciuta come narciso, solo in seguito mi sono interessata a questo discorso e, facendolo, ho riconosciuto effettivamente tutti i tratti ed i comportamenti riportati da victor.

Come si fa a certificare il narcisimo? a fare la diagnosi intendo.

10
Ospite
Anonymous
Ospite
Shri_Radha ha scritto:
CignoNero ha scritto:

Premesso, la persona con la quale ho avuto a che fare io è stata realmente riconosciuta come narciso, solo in seguito mi sono interessata a questo discorso e, facendolo, ho riconosciuto effettivamente tutti i tratti ed i comportamenti riportati da victor.

Come si fa a certificare il narcisimo? a fare la diagnosi intendo.

Personalmente sono interessata all'argomento psicologia, ma è un interesse che curo con letture e ricerche nel tempo libero, quindi non mi permetto di avanzare diagnosi. In questo caso fu proprio una professionista (anche se non condividevo di certo molti dei suoi metodi, questo lo preciso) a definirlo tale. Penso che ci sia un'ottima base già in quanto riportato da victor. Ho rivisto dinamiche e comportamenti in tutto quello che lui ha scritto, che bene o male avevo già letto altrove.

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victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
CignoNero ha scritto:
Victor, io continuo ad essere interessata a questo argomento, e ti ripropongo la domanda fatta in precedenza: ci sono caratteristiche particolari che determinano la scelta delle loro vittime? Questo mi serve per capire in maniera più profonda cosa mi ha tenuta attaccata ad una persona che era sì molto brava nel manipolare, e quindi capace di incantare e vendersi molto bene, ma venuto fuori che la merce era scadente, il problema, a quel punto, diventava mio.

Narciso, avendo gli occhi così saturi del proprio riflesso, non riesce a trovare la mente e l'anima degli altri nei volti di fronte a sé.
Questa affermazione risponde in un certo senso alla tua domanda.
Ma per precisare meglio le sue implicazioni devo dilungarmi.
Per Freud (, il narcisismo è la condizione sperimentata dal neonato nei primi momenti di vita (narcisismo primario), quando non ha ancora investito libidicamente gli oggetti, cioè quando le sue pulsioni non hanno ancora trovato stabilmente nell'ambiente le figure e i modi grazie a cui scaricarsi. Progressivamente il narcisismo del bambino si riduce perché via via egli trova degli oggetti esterni a cui legare il soddisfacimento pulsionale. Tuttavia, non tutta la libido narcisistica primaria diviene oggettuale: una parte rimane sull'Io (narcisismo secondario normale). Questo modello, nella visione freudiana, evolve verso configurazioni patologiche solo per questioni quantitative. La visione economica di Freud, espressa dalla famosa metafora dell'ameba, equipara l'Io a un grande serbatoio di libido, in cui sussiste una competizione tra libido oggettuale e libido narcisistica: tanto più assorbe l'una, tanto più si impoverisce l'altra
Per Klein il "narcisismo primario" va invece letto come uno stato di relazione oggettuale simbiotica, indifferenziata, in cui soggetto e oggetto non si sono ancora separati.narcisismo si configura come un ritiro, un ritorno verso gli oggetti interiorizzati: il narcisista non è disinteressato agli oggetti, bensì ha interiorizzato una gamma di relazioni oggettuali più primitive e su esse investe il proprio potenziale libidico. Nelle relazioni oggettuali narcisistiche, presenti sin dalla nascita, si ha una fissazione allo stadio schizoparanoide: gli oggetti non sono percepiti nella loro totalità, ma restano scissi: un oggetto può ricevere intense proiezioni di aspetti buoni del Sé, venendo idealizzato, deformato e diventando un "oggetto interno", che si custodisce al riparo dalla realtà, e al quale il narcisista si lega morbosamente non potendo rischiare di perderlo (perché essendo su esso investite parti di Sé la perdita corrisponderebbe ad un terrificante annientamento); oppure possono essere proiettate parti "cattive" di sé sull'oggetto.
Soltanto apparentemente la seconda interpretazione scalza la prima.
In realtà l'insieme di entrambe risponde alla tua domanda.
1 - L'amore se viene dato ad un oggetto svuota l'Io, quindi l'Io è in conflitto e costantemente minacciato può amare soltanto in funzione di se, ovvero come avviene nella fase di idealizzazione dell'innamoramento. In tale fase l'amato è innanzitutto fantasticato. Ciò nutre l'Io. Viceversa, tutto ciuò che esula dalla fantasia d'amore privata lo svuoterebbe.
2- Il narcisista non vede gli altri ma ama in essi i suoi oggetti interni.
Ecco la tua risposta: il narcisista ama chi incarna per qualche ragione i suoi oggetti interni, ovvero le immagini di relazione che ha interiorizzato. Tali immagini sono da lui possedute attraverso la fantasia di esse e ricercate attraverso tale fantasia, come oggetti interni. Non ha quindi senso chiedersi chi cerchi, perchè egli cerrca tali oggetti senza vedere gli altri. E' mia opinione personale che avverta una forete esigenza di controllo.
E' importante piuttosto chiedersi non tanto chi lui scelga, ma chi scelga lui. E' mia opinione che il narcisista sia amato da chi crede di ricavare forza dalla sua anaffettività. Si tratta di personalità deboli e con forti problemi di autostima.
Le turbe narcisistiche non vanno interpretate in senso ristretto: anche queste vittime hanno a loro volta problemi narcisistici.
Spero di averti risposto.

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Ospite
Anonymous
Ospite
Direi di sì, e continuo. In che modo si può ricavare forza dall'anaffettività altrui?

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victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
CignoNero ha scritto:Direi di sì, e continuo. In che modo si può ricavare forza dall'anaffettività altrui?

Questo qualcuno, per qualche ragione costituisce per noi ciò che noi vorremmo essere o una caratteristica che vorremmo possedere, e ciò accade proprio in forza della sua anaffettività. In altre parole questa persona è da noi stimata perchè così atteggiandosi non ci stima e nell'operare al suo servizio otteniamo stima di noi.
Ovviamente le varianti possibile sono molte, tante quanti gli utili possibili che entrambi vogliono trarre dal rapporto.
A mio avviso però questa è la modalità principale.

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holmes79
holmes79
Viandante Forestiero
Viandante Forestiero
Ciao a tutti, mi permetto di riaprire questa discussione perchè l'ho trovata estremamente interessante e credo faccia al caso mio.
Complimenti a victorinox perchè è riuscito a togliermi molti dubbi sulla donna con cui mi frequento, o meglio mi frequentavo in quanto non ce l'ho fatta piu a resistere ad una storia che mi stava portando all'esasperazione e allo squilibrio mentale.

Se qualcuno è interessato alla mia disavventura, mi piacerebbe scriverla e discuterne.

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doctor faust
doctor faust
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
S. R. Come si fa a certificare il narcisimo? a fare la diagnosi intendo

La diagnosi medico-psichiatrica la si va andando a spulciare il DSM e vedere se il profilo e i sintomi manifestati sono rilevabili in misura accentuata.

Se invece ci limitiamo a discuterne, senza cercare conferme autorevoli che di autorevole hanno poco, posso anche proporre l'idea che mi sono fatta di queste persone.

Penso che tutti, chi piu chi meno, cerchino una affermazione personale. E chi non riesce a realizzarsi nemmeno in piccoli obiettivi ne soffre. Per cui siamo tutti un pò narcisisti, perchè tutti ci specchiamo al mattino, e cerchiamo di savaguardare noi stessi in qualche modo, sia inconsapevolmente, sia consapevolmente.
Poi ci sono quelli che lo sono piu' di altri.

Credo però che ci siano due forme di narcisismo che capita di incontrare spesso. Il narcisista positivo che mainipola gli altri sostanzialmente per soddisfare ogni suo desiderio. Una specie di vendetta verso l'umanità. Sfrutta tutti e non ha pietà per nessuno. Chissà di cosa lo hanno privato da piccino. Probabilmente della mamma.

E quello negativo, ovvero il narcisista che vuole tutta l'attenzione su di sè, e per fare questo si autodistrugge o almeno fa finta di farlo.
Questo, invece di depredare chi gli sta attorno distrugge la vita di chi incontra succhiandogli la linfa come una sanguetta, e poi buttandolo via per trovarne un'altro da spolpare, sempre occupato ai suoi malanni e malesseri.

Ospite. Ti ripropongo la domanda fatta in precedenza: ci sono caratteristiche particolari che determinano la scelta delle loro vittime?

Certo. Il narcisista positivo nella sua espressione piu' evidente, non frequenta le persone equilibrate e ragionevoli, perche' non le puo' dominare o manipolare.

Per cui sceglie persone che hanno una spiccata tendenza al complesso di inferiorita' e con poca stima di se, oppure persone che stanno al gioco se hanno molto da guadagnare, e disponibili a fare da sudditi [o schiavi].

Il narcisista negativo, l'autolesionista, cerca medici e infermieri, martiri volontari, babbi e mamme che surroghino la mamma insoddisfacente.

E' chiaro che sia nella prima posizione[sadica] sia nella seconda posizione [masochista] ha bisogno di persone che si incastrino bene al loro malessere esistenziale, che lo aiutino a realizzare il suo copione [di vincente il prima, e di perdente il secondo].
Ovviamente perdono tutti e due alla fine.

Ma credo che per assumere una di queste posizioni così riconoscibili, il soggetto debba essere inclinato geneticamente. Infatti li si riconoscono gia da piccini, dalla grafia, dai disegnini che fanno, dal modo di trattare gli amichetti, dal modo di cercare attenzioni o da ribellarsi se non le hanno.

E quello stampo non lo abbandonano più.

Riflessioni.

16
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
doctor faust ha scritto:
S. R. Come si fa a certificare il narcisimo? a fare la diagnosi intendo

La diagnosi medico-psichiatrica la si va andando a spulciare il DSM e vedere se il profilo e i sintomi manifestati sono rilevabili in misura accentuata.

Se invece ci limitiamo a discuterne, senza cercare conferme autorevoli che di autorevole hanno poco, posso anche proporre l'idea che mi sono fatta di queste persone.


Le tue affermazioni, invece, non solo non sono autorevoli ma sono totalmente scorrette.
Confondi banalmente il narcisismo con il disturbo narcisistico di personalità.
Attieniti al tuo campo e a ciò che conosci, per favore.

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Yale ha scritto:
doctor faust ha scritto:
S. R. Come si fa a certificare il narcisimo? a fare la diagnosi intendo

La diagnosi medico-psichiatrica la si va andando a spulciare il DSM e vedere se il profilo e i sintomi manifestati sono rilevabili in misura accentuata.

Se invece ci limitiamo a discuterne, senza cercare conferme autorevoli che di autorevole hanno poco, posso anche proporre l'idea che mi sono fatta di queste persone.


Le tue affermazioni, invece, non solo non sono autorevoli ma sono totalmente scorrette.
Confondi banalmente il narcisismo con il disturbo narcisistico di personalità.
Attieniti al tuo campo e a ciò che conosci, per favore.

Yale, lasciando perdere il tiro al bersaglio, direi che l faccenda è ben più complessa.
Innanzitutto ormai pochi parlerebbero di narcisismo al singolare, ma piuttosto di narcisismi , e altrettanto discussa è la questione se sia o meno da differenziare questa costellazione di narcisismi dal disturbo di personalità narcisistico dato che il narcisismo si ancora proprio ad una certa strutturazione della personalità.
Questi interrogativi li lasciano aperti autori come Otto Kenberg e non credo che noi abbiamo molti strumenti per liquidarli con maggiore facilità di loro.

18
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
cazzo 'sto thread ha più di 10.000 visualizzazioni.

Ce ne sono di narcisi con la coda di paglia, eh?

19
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
NinfaEco ha scritto:
Yale, lasciando perdere il tiro al bersaglio, direi che l faccenda è ben più complessa.
Innanzitutto ormai pochi parlerebbero di narcisismo al singolare, ma piuttosto di narcisismi , e altrettanto discussa è la questione se sia o meno da differenziare questa costellazione di narcisismi dal disturbo di personalità narcisistico dato che il narcisismo si ancora proprio ad una certa strutturazione della personalità.
Questi interrogativi li lasciano aperti autori come Otto Kenberg e non credo che noi abbiamo molti strumenti per liquidarli con maggiore facilità di loro.

Mi dispiace, Ninfa, che il mio sembri un tiro al bersaglio.
Proprio perché ritengo siano argomenti troppo "intricati" da essere liquidati con tale leggerezza continuo a chiedere a DrFaust di non peggiorare la situazione fornendo informazioni sbagliate.
E comunque non credo (resto sull'ipotetico perché sono piuttosto lontana da lui) che Kernberg abbia mai utilizzato il termine "narcisismo" al posto di "disturbo narcisistico di personalità".
Tutto qui.

20
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Yale ha scritto:
Proprio perché ritengo siano argomenti troppo "intricati" da essere liquidati con tale leggerezza continuo a chiedere a DrFaust di non peggiorare la situazione fornendo informazioni sbagliate.

Anche io ci tengo per lo stesso motivo.
L'importante è capirsi.

E comunque non credo (resto sull'ipotetico perché sono piuttosto lontana da lui) che Kernberg abbia mai utilizzato il termine "narcisismo" al posto di "disturbo narcisistico di personalità".
No, non l'ha sostituito. Si interrogava sulle effettive differenze e le dichiarava a suo avviso tanto sfumate da rendere difficile una distinzione. Cerco il testo con calma e ti mando il titolo.

21
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
NinfaEco ha scritto: Cerco il testo con calma e ti mando il titolo.

Molto volentieri. Certo che...letture leggerine le tue eh?!
Quando, per scelta deliberata, mi sono data alla lettura della Mahler, l'ho trovata talmente noiosa che nottetempo il segnalibro avanzava di un capitolo.
KleanaOcchiolino

22
doctor faust
doctor faust
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
NinfaEco. ha scritto:

Innanzitutto ormai pochi parlerebbero di narcisismo al singolare, ma piuttosto di narcisismi , e altrettanto discussa è la questione se sia o meno da differenziare questa costellazione di narcisismi dal disturbo di personalità narcisistico dato che il narcisismo si ancora proprio ad una certa strutturazione della personalità.
Questi interrogativi li lasciano aperti autori come Otto Kenberg e non credo che noi abbiamo molti strumenti per liquidarli con maggiore facilità di loro.

Zadig ha scritto:cazzo 'sto thread ha più di 10.000 visualizzazioni.

Ce ne sono di narcisi con la coda di paglia, eh?

Ecco perchè sarebbe bene, a mio parere, non andare a cercare il narcisista con la lanterna, come faceva Diogene con l'uomo, ma osservarlo in noi e negli altri in tutte le sue varietà e sfumature.

Penso che si possa parlare di bisogno di attenzione, infine, e invece che perdere tempo a catalogare le persone con domande del tipo:- Sarà o non sara' un narcisista patologico?-, domanda che non può avere risposta, è meglio cercare di comprendere chi si ha di fronte nella sua complessità personale, che non si può dipingere con un solo colore.


23
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
doctor faust ha scritto:

Ecco perchè sarebbe bene, a mio parere, non andare a cercare il narcisista con la lanterna, come faceva Diogene con l'uomo, ma osservarlo in noi e negli altri in tutte le sue varietà e sfumature.

Penso che si possa parlare di bisogno di attenzione, infine, e invece che perdere tempo a catalogare le persone con domande del tipo:- Sarà o non sara' un narcisista patologico?-, domanda che non può avere risposta, è meglio cercare di comprendere chi si ha di fronte nella sua complessità personale, che non si può dipingere con un solo colore.


ma quello che hai scritto, spiegandolo ad uno scarsamente intelligente e assolutamente non dotato di conoscenze psicologiche, cosa significa?

24
Yale
Yale
Viandante Mitico
Viandante Mitico
doctor faust ha scritto:
S. R. Come si fa a certificare il narcisimo? a fare la diagnosi intendo

La diagnosi medico-psichiatrica la si va andando a spulciare il DSM e vedere se il profilo e i sintomi manifestati sono rilevabili in misura accentuata.


doctor faust ha scritto:
Penso che si possa parlare di bisogno di attenzione, infine, e invece che perdere tempo a catalogare le persone con domande del tipo:- Sarà o non sara' un narcisista patologico?-, domanda che non può avere risposta, è meglio cercare di comprendere chi si ha di fronte nella sua complessità personale, che non si può dipingere con un solo colore.

scratch

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doctor faust
doctor faust
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Zadig ha scritto:

ma quello che hai scritto, spiegandolo ad uno scarsamente intelligente e assolutamente non dotato di conoscenze psicologiche, cosa significa?[/quote]

Di non fidarti ne del tuo intuito ne delle conoscenze razionali.
Osserva le persona senza che loro sappiano di essere osservate. Cosi saprai con chi ha veramente a che fare.

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