Mi prendo la libertà di rispondere io, senza però aver intenzione di interrompere il disorso che stavate conducendo.
Rupa Lauste ha scritto:Il codice genetico fornisce solo la partitura su cui scrivere la nostra esistenza. il resto lo fa il contesto.
Non siamo un cobra, non siamo solo istinto altrimenti la specie umana sarebbe estinta da tempo.
l'uomo secondo il proprio codice genetico dovrebbe essere frugivoro. Strano vero?
Concordo sul discorso anche se, nonostante quanto ho anticipato, non escludo a priori l'importanza genetica, solo che le influenze possono manifestarsi nei modi più opposti fino a giungere ad individui che, pur avendo fattori genetici molto simili, li renda fortemente diversi.
Ad esempio se prendiamo due individui, l'uno con forte predisposizione genetica all'apprendimento, l'altro meno, sicuramente se cresciuti in un medesimo ambiente e con medesimi eventi che ne influenzano la crescita, il primo svilupperà maggiori capacità. Ma l'ambiente esterno è talmente articolato e variegato da rendere quasi impossibile il verificarsi di medesimi eventi influenzanti durante la crescita, anche se si trovassero in una stessa famiglia. Quindi, paradossalmente, la genetica è un contenitore dalle differenti capacità, ma resta agli eventi riempirlo.
Il discorso è complesso e basta pensare come l'influenza esterna può modellare non solo sulla psciche, ma anche sull'aspetto fisico: il denutrimento, scarsa igiene, scarsa attività fisica, stati depressivi etc possono peggiorare l'aspetto fisico rispetto a condizioni più favorevoli; certo, la base genetica è fondamentale, decreta l'altezza, la predisposizione ad ingrassare o restare magri, i tratti somatici del viso etc. Ma, nonostante tutto, anche questi fattori possono evolversi in modo differente: un individuo che, fin da piccolo, gioca in modo professionale a basket, può avere una screscita influenzata di 4-5 cm, per non parlare dell'ossatura, muscolatura ecc ed ecc ed etc...
doctor faust ha scritto:Poi c'e' l'e-duc-azione, cioe' il condizionamento famigliare.
Ma va a posarsi su una ricettivita gia' formata, per cui la stessa educazione avra' risultati diversi su due fratelli eterozigoti.
Li avra' invece piuttosto simili nei fratelli gemelli omozigoti.
Anche questa osservazione, dal mio punto di vista è falsata. Dubito che, pure in un simile contesto si possano verificare per entrambi le medesime ed identiche influenze. Come pure potrei notare che fratelli omozigoti, seppur molto simili fisicamente, sviluppano caratteri differenti se separati e cresciuti in ambienti separati.
Questo sopratutto nei primi anni di eta', quando il cervello e' molto plastico.
Appunto. Quindi la genetica resta una predisposizione più o meno favorevole ad evolversi verso una determinata direzione, ma è l'ambiente ad incanalarlo verso l'una o l'altra via.
Ad esembio un barbone può avere delle grandi capacità canore, ma essendo cesciuto in un ambiente malsano, non ha avuto la possibilità di percorrere quella via è di crescere anche intellettualmente frequentando ambienti migliori, restando una persona fortemente limitata a livello intellettuale.
Se invece qualcuno lo avrebbe tolto da quell'ambiente degradato, sarebbe potuto diventare un cantante con anche buona intelligenza.
Avanzando l'eta' le strutture cerebrali si irrigidiscono e ogni cambiamento diventa sempre piu' faticoso e oneroso.
Gia, soppressione soppressione!!!