Silentis ha scritto:Lucio Musto ha scritto:
io non credo che ci si abbracci "per circostanza" forse perché ancora tento di sgrullarmi di dosso il perenne "appassionatamente con tutto l'odio del mondo".
Vorrei sperare, e se dici che è solo speranza manco ci provo a darti torto, che in quel secondo in cui la palla tocca una rete escano di mente gli egoismi, le cattiverie, il fiele, la rabbia e timidamente si affacci il pensiero: "sono contento, e voglio che lo sappia anche te, che in quest'attimo abbraccio."
Troppo poco solo un attimo?... posso essere d'accordo. Ma è proprio necessario adoprarsi per soffocare anche quello?
E ti rispondo, è proprio necessario che quell'attimo sia l'infondata contentezza per una cosa insignificante che è stata messa lì solo per svolgere (e lo fa) la funzione del circenses più vuoto? Ed ha un senso che a tale vuoto corrispondano tanto grandi manifestazioni di quella fasulla gioia che un minuto dopo non lascia più niente, se non un archivio che verrà chiamato in causa nei momenti di comodo in cui si dovesse dare addosso a quelli che tifavano per la squadra oggi (e ieri e domani chissà) perdente?
no, non è affatto necessario, ma se togliamo anche quello, avremo perso anche uno dei rarissimi sorrisi che ci restano.
Come in tante altre manifestazioni della vita, la soluzione non è distruggere quello che ci appare inutile, ma costruire qualcosa che ci appaia utile. Invece, mi pare che continuiamo solo a distruggere, ed a predicare distruzione, ma senza alternative propositive.
Credimi, vorrei tanto sbagliarmi!... ma temo di essere solo realista!