Mangio pochissima carne ma se mi capita di mangiarla mi piace.
E' mia personale opinione che non sia il consumo di carne in se stesso ad essere sbagliato, ma i suoi modi. Si uccide oltre le nostre necessità, lo si fa infliggendo dolore, si accelera la crescita degli animali con ogni mezzo, li si costringe ad una vita infame.... questo mi indigna, non il consumo di carne in se stesso.
Credo che la vita sia un diritto per tutti e sopratutto una risorsa. Se la vita è un diritto, allora sono legittime le sue componenti, tra cui la stessa aggressività che porta una specie ad ucciderne un altra. Ma se al vita è un diritto allora tale aggressività andrà spesa nei termini esclusivi del bisogno, come accade tra gli animali e non come facciamo noi. Se la vita è una risorsa questa non va sprecata ma goduta. Questo penso.
So benissimo poi che tutti noi potremmo vivere senza cibarci di carne e che ci differenzia dagli animali la coscienza, una facoltà che può modulare le nostre azioni in termini sovra istintuali. Rispetto profondamente chi ne fa uso anche in questo senso, scegliendo di cosa cibarsi e di cosa no. credo però che quanto più ci stacchiamo dai nostri istinti quanto meno saremo onesti, sinceri e quindi felici. Diffido di chi non sa ascoltare il proprio corpo e parlare con esso al corpo degli altri. Le poche cose sane che ho imparato sono impastate di carne e sangue.
Detto questo credo che la vita stessa ci insegni che l'aggressività non è rimuovibile da noi stessi e che essa è parte della vita, che la sua repressione crea mostri. Credi anmche che la vita insegni che l'abuso indiscriminato della violenza distrugga innanzitutto il carnefice.
Insomma, non ho potuto fare a meno ancora una volta di darne una spiegazione un po' psicologica.
Cosa ne pensate voi?
cosa mangiate o non mangiate?