orvix ha scritto:il legame territoriale e' roba da Medio Evo...resiste ancora nelle teste bacate di chi e' rimasto all'Italia dei Comuni, Pisa contro Livorno...Firenze contro Siena...Pistoia contro Lucca......
negli anni 2000 in piena globalizzazione, dove gli indonesiani comprano l'Inter, quasi tutte le piu' forti squadre di club sono in mano agli arabi, dove ci sono centinaia di migliaia di club sparsi in tutto il mondo che tifano squadre europee pensare in questo modo e' folle.
Il fatto che tu abbia prodotto questa nuova scusa nel tentativo di giustificarti fa capire molto.
Si capisce come ti senta in imbarazzo davanti alle mie osservazioni, tanto da produrre una difesa traballante delle tue ragioni. Tu vai oltre, sei l'uomo del futuro, globalizzato e senza radici. Mavvaìavìa...
Inoltre, tirando in ballo le nuove proprietà dei club calcistici europei, fai riferimento ad un fenomeno relativamente recente, mentre il fenomeno del tifo massificato e interessato per le strisciate è antico.
In conseguenza di ciò la tua è un'ammissione bella e buona di quanto affermo.
Cioè, se tu ti giustifichi con la globalizzazione calcistica, allora ammetti che gli strisciati preglobalizzazione siano stati dei grandi opportunisti.
Magonzo ha scritto: Automaalox ha scritto:Niente da fare, non ci arrivi. Forse il cervello a strisce c'ha le barriere preconcettuali inespugnabili.
Mi autoquoto e pongo in evidenza:
Quando obbiettività e sportività giungono allo zero si hanno gli strisciati, cioè coloro che addirittura rinunciano a qualsiasi tipo di legame territoriale in cambio delle vittorie.
Qualsiasi sostenitore di Torino, Roma, Fiorentina, Genoa, Sampdoria anche senza legame territoriale NON finalizza il proprio tifo al tornaconto della vittoria. Avrà altre ragioni, ma non certo quella.
E' la ricerca della vittoria facile che pone gli strisciati al livello
patetico viscidume.
ma che vittorie vuoi che si aspettasse uno che ha iniziato a tifare per quelle squadre negli anni '80 ???
tu continui a massacrare la tua capacità di discernimento fingendo di ignorare il fatto evidente che tantissime persone
assimilano il tifo calcistico da ragazzini e per motivi diversissimi da quelli che vorresti imporre come decisivi, e cioè soprattutto i precedenti in famiglia e altri elementi fortuiti...
ma guarda che non convinci nemmeno te stesso, per quanto tu ti possa sforzare
Le strisciate sono sempre state la massima espressione del calcio italiano, non a caso sono club fondati nelle grandi realtà economiche del nord. In origine c'era un grande legame fra la ricchezza della città e la squadra di club locale, perché erano i grandi imprenditori e industriali che mettevano a disposizione le loro risorse private. Quindi era scontato che le squadre di Torino e Milano primeggiassero in questo senso.
Poi le cose sono cambiate (oggi le squadre vivono di diritti televisivi, sponsorizzazioni e marketing), ma le strisciate nel frattempo hanno vinto, tanto. Insomma, sono sempre state predestinate, ed hanno sempre esercitato il fascino del successo facile sui poveretti.
E' chiaro che anche quando le strisciate non hanno vinto niente hanno comunque sempre avuto da offrire un passato glorioso, un dominio mediatico e la chiara consapevolezza di tornare a vincere.
Prendi l'Inter di Moratti, che prima di vincere ha impiegato tanti anni. E' stata una squadra che ha attratto i derelitti grazie alle faraoniche campagne acquisti. Anche se non ha vinto nulla per molto, partiva sempre per vincere. E questo i meschini lo percepiscono.