Appunto, pure per gli americani conta DOVE una squadra gioca, piuttosto che il suo nome o i titoli vinti.Magonzo ha scritto:il tuo discorso in alcuni casi è corretto, ma nella realtà sociale semplifica troppo il rapporto tra individuo e territorio, perché riconduce tutto ad una logica che nel tuo caso di fiorentino ha senso, ma per molti altri no;
e te lo mostra il paradosso degli yankees che cambiano città di frequente e adottano il nuovo team di football o baseball, e ti dicono "sono di Houston" quando due anni prima stavano a Milwaukee...
Assurdo, ma che discorsi tiri fuori. Ogni persona avrà una diversa storia alle spalle, e in qualche modo maturerà un'identità territoriale legata alle origini o a dove è nato e cresciuto. Ovvio.la metà degli italiani è emigrata, lontano; su 3 milioni di romani, solo un 5% ha origini romane, e un 10 laziali; la maggior parte ha origini siciliane, calabresi, napoletane, e poi di immigrazione più remota da Umbria e Marche;
a Milano è lo stesso, infatti il tifo juventino eguaglia quello delle squadre cittadine, e a Torino le proporzioni e il gap di inclusione è molto maggiore, perché l'immigrazione dal Sud è stata molto massiccia, concentrata nel tempo e ghettizzata;
Io ti sto parlando di gente che con Torino e Milano non c'entra una mazza, e si tratta della maggior parte dei tifosi delle squadre di queste città. Una maggioranza schiacciante, che riduce il tuo discorso ad un mal riuscito tentativo di stravolgere la realtà.
Le biografie dei tifosi? Mi di che stai parlando? E che statistiche sarebbero? Dei tuoi amici o consocenti? Mavvaìvaìa.il tifo calcistico si eredita e se sei andato a vivere a Segrate dal paesino di montagna della Basilicata ci sta che il babbo fosse juventino, e lo diventi pure tu, ma non necessariamente per opportunismo o ripudio di una nozione territoriale che non può comunque appartenerti;
se vai a vedere le biografie dei tifosi nelle città dei derbies, il più delle volte vedi che gli immigrati adottano la squadra alternativa di area allargata, come la Lazio, la Doria, e poi la Juve, ovviamente, perché fa parte delle dinamiche di inclusione/esclusione del nuovo arrivato;
Io sto a Fiesole. Scopro ora di essere considerato un "senza radici" del "contado". O forse, molto più semplicemente, sei un po' anacronistico te.a te non imputo personalmente nulla, ma avendo una gran parte di amici e conoscenti tifosi viola - ma anche di altre squadre che hanno una connotazione dimensionale analoga - ho constatato spesso che in questo discorso c'è anche una sorta di disprezzo identitario per il "senza radici" o per "il contado": a Firenze è tipico che il campigiano, il sestese o il pratese siano gobbi; ed è ovvio, dato che sono da sempre disprezzati da chi è nato in città; e lo stesso succede un po' dappertutto nel centro-nord delle municipalità;
La gente da queste parti disprezza gli strisciati e basta.
Eddai, oh! Ma vi costa tanto ammettere che vi piace vincere facile. Che siete attratti come falene dai lustrini strisciati e luccicanti imposti dai media. Che in fondo le giornate al baretto a litigare con gli altri strisicati danno un senso alla vostra vita. E poi ritrovarvi due volte l'anno allo stadio coi calabresi, emiliani, tunisini, aborigeni e così via, non ha prezzo, giusto? Mi immagino la gioia.il discorso che fai semplifica troppo e giudica in modo estremo cose più complesse rispetto a come le presenti, perché le identità e le radici sono normalmente più complesse rispetto al tuo standard soggettivo di riferimento.
Figurati se scambio le idee con gli strisciati. Io potrei raccontargli di cosa si provi a stare in un pub di Glasgow il giorno dopo la partita e udire un tizio tre tavoli più in là che bercia "i'problema unn'è i'bbere, e l'è i'ribere!", e sentirsi a casa. Uno strisicato al massimo mi racconta di quella volta che "31 sul campo!". Se scambio qualcosa non voglio mica rimetterci.biba ha scritto:Io Automaalox ho capito quello che vuoi dire, quello che non capisco è perchè questo ti irrita tanto...o hai avuto uno scambio di idee con ragazzini oppure hanno calcato la mano per farti infuriare...
Giudizio universale? Senso di onnipotenza?xmanx ha scritto:ti cito: "Capirai quindi che questa sezione in questo forum col calcio (inteso come sport e passione sportiva) niente ha a che vedere."Automaalox ha scritto:Mi sfugge il punto del mio discorso in cui esprimo il desiderio di non permettere di vivere a qualcuno. Molto probabilmente perché non c'è.xmanx ha scritto:Ma che cazzo stai a dì, Maalox. Ma vivi e lascia vivere diobono.
Oddio, se potessi (intendo esprimere un desiderio magico) sugli strisciati un pensierino ce lo farei. No, scherzo dai.
Forse.
Maalox...è questo tuo "giudizio universale"...e il senso di onnipotenza che da esso traspare, che mi porta a dire: "impara l'arte di vivere e di lasciar vivere".
Questo non significa che non si possano criticare singoli comportamenti....ma lascia perdere per favore un certo atteggiamento messianico-salvifico-universalistico....da "dio nel giudizio universale".
Perché ho detto che qui ci scrivono solo gli strisciati che stanno allo sport come Brunetta all'NBA?
C'aveva ragione il tizio a Glasgow: "I' probelma unn'è i'bere...".