Ovviamente nella visione morale che ho scritto sopra, c'è molto di vero e di condivisibile. Ma non è tutto vero e non tutto è condivisibile.
Prendiamo ad esempio una lavatrice (la lavatrice è solo un esempio eh...potrebbe essere qualunque altro prodotto).
Vorremmo forse dire che una povera lavatrice è sinonimo di "consumismo"? Ovviamente no.
Nemmeno i comunisti amano lavare i panni a mano....credetemi. E quando si va sul concreto anche loro vogliono la lavatrice (al di là di tutti i loro discorsi del cazzo sul consumismo).
Il problema vero, per un neo-comunista, non è tanto la lavatrice, ma è la creazione dell"l'idea di lavatrice" e il sistema che c'è dietro alla sua produzione.
Non concepiscono il marketing e la pubblicità (che creano l'"idea di lavatrice"), perchè il marketing e la pubblicità (secondo loro) sono orientati a far nascere dei nuovi bisogni per poter vendere dei nuovi prodotti.
Sono loro, il marketing e la pubblcità, ad alimentare il meccanismo perverso del "cosnumismo".
Non c'è bisogno del marketing e della pubblicità perchè, dicono loro, non è necessario vendere "l'idea di lavatrice"....ma serve solo la lavatrice punto e basta.
E qui casca l'asino.
Insomma loro dicono: abbiamo bisogno della lavatrice? Si.
E allora facciamone una e stop. Facciamo la "lavatrice del popolo". Non c'è bisogno di mercato libero, nè di concorrenza e competizione; e quindi non c'è bisogno di marketing, non c'è bisogno di pubblicità.
Eggià, perchè il "consumismo" nasce quando la pubblicità, che alimenta la competizione tra le aziende, spinge la gente a cambiare una lavatrice all'anno. Quando la pubblicità ti dice: "non hai la lavatrice con la manopola digitale? allora sei uno sfigato. Solo i fighi hanno la lavatrice digitale"...e quindi ti spingono a cambiarla per essere figo come gli altri.
Peccato che se cadiamo nella padella di "non serve il mercato, quindi non serve la competizione perchè basta una sola lavatrice per tutti: la lavatrice del popolo", ricadiamo nella economia centralizzata gestita dallo stato, cioè dal partito.
Che si arroga il diritto di dire come deve essere la lavatrice del popolo e chi la deve produrre.
E questo è proprio il sistema che è crollato miseramente su se stesso perchè non funziona.
Gira e rigira loro tornano sempre là. Non c'è niente da fare.
Ma davvero il mercato libero delle lavatrici e la competizione per vendere sempre nuove lavatrici è "consumismo bestiale"?
No. Non lo è. Non è consumismo bestiale. E' solo un modo per far girare l'economia.
1- creo la domanda con marketing e pubblicità;
2- faccio i prodotti e li vendo
3- con la produzione creo lavoro e salari
4- con quei salari posso consentire alle persone di comprare altri prodotti
Il ciclo domanda-offerta-acquisto, inoltre, genera il gettito fiscale, con il quale lo stato può creare i servizi: strade, scuole, ospedali, pensioni, trasporti etc etc
Non c'è nulla di diabolico in questo. E' semplicemente un sistema che produce risorse e genera ricchezza.
Ovviamente deve essere regolato. Ma non è il demonio.
Tanto più, se poi vai a vedere, tutti quei signori che criticano il "consumismo" e dipingono il "consumismo" come il diavolo...hanno la televisione. Lo stereo. Lo smart phone. La macchina. La lavatrice. La lavastoviglie. La caffettiera. Il forno. La bici. E tutti i cazzi che desiderano.
Senza dimenticare, ovviamente, che la nomenklatura mangiava caviale e champagne....mentre il popolo sul quale la nomenklatura applicava le sue idee del cazzo, faceva la fame e mangiava pane e cipolle.
Sempre lo stesso pane. E sempre le stesse cipolle.
Ultima modifica di xmanx il Mar 28 Gen 2014 - 18:12 - modificato 1 volta.