NinfaEco ha scritto:
Per forza la talpa? È da quando ho memoria di me che rifletto sulle cose. Ho scavato poi in profondità in terapia per anni. Vorrei conquistarmi il privilegio che ha qualsiasi bestia che corre su questa terra in superficie.
Anche secondo me è il primo punto da sviluppare. La sua importanza è una delle ragioni per cui la metafora del salumiere non può reggere. Qui stiamo calpestando il terreno della soggettività.
Credo sia possibile svilupparlo solo cercando di essere estremamente onesti con se stessi rinunciando a difendere il nostro qualcosa ( ognuna delle partio in causa in un discorso ha il suo qualcosa). Io ho talmente pochi problemi a difendere il mio qualcosa che mi calpestano da una vita, quindi ....
Vorresti chiedermi qualcosa? Se lo fai ti seguo volentieri
In realtà l’ho già fatto Ninfa: ti ho chiesto di definire la situazione, il contesto e ogni dettaglio ulteriore nel quale sono maturate le tue impressioni.
Questo perché sono parte integrante del discorso che ti sei proposta di affrontare, poiché non si può prescindere dalla validità con la quale tu – persona fisica, proprio tu Ninfa – ti confronti con la realtà, i meccanismi che di essa cogli; come strutturi le tue analisi, percezioni, convinzioni.
Eh si, perché vedi: tu scrivi «impressioni», ma è ovviamente un accorgimento dialettico, che è utile per impostare un confronto dialogico, sebbene sia rappresentativo di altro, ovvero di un livello superiore di strutturazione.
Di questo livello – e di questo bisogna renderti merito – ti fai promotrice poiché i tuoi quesiti avrebbero potuto articolarsi con la forma di un mero interrogativo.
Ecco, di fronte a tale rilievo si profilano due possibilità: la prima è quella di pensare (ancor prima di eventualmente dire/scrivere) «
accidenti, ma chi me lo ha fatto fare …»; l’altra è quella di considerare la riflessione che ne scaturisce come un’opportunità, non esente da
costi – come spesso accade – ma pur sempre tale.
Mi rendo perfettamente conto – e appunto l’ho scritto - che quanto ho rilevato precedentemente può non essere semplice da compiere; che rispondere a ciò può significare chiamare in causa aspetti personali, specifici, che si può non avere la voglia di esporre, a maggior ragione in un contesto pubblico di questo tipo, ma come ho detto: non se ne esce; quello rimane il primissimo aspetto da sviluppare.
Poi magari, se ciò non dovesse essere possibile, e giusto per far compiere qualche piccolissimo movimento a quel
criceto: ti chiedo espressamente se ha la voglia di conquistare (ma si tratta di aspetti secondari rispetto alla tematica centrale) qualche punto fermo; in modo definitivo peraltro, poiché anche in questo
thread noto alcune definizioni, alcuni passaggi, che corretti non sono.