Posto qui, non so se sia il topic adatto. Quanto segue vuole solo dimostrare che non è necessario avere una fede per realizzare grandi cose ( anche non necessariamente positive) nella vita. Anzi. I criteri con cui questo personaggio è stato da me considerato sono solo due: godere di una certa fama ed essere - o essere stato - non credente in Dio o in qualsiasi altra realtà sovrannaturale. Non solo ateo, dunque: potrebbe rivoltarsi nella tomba per una simile definizione. Del resto, l’eterogeneità è la delizia della miscredenza. ( è un ovvio richiamo all'uccisione del Buddha... ecc. ).
Un occhio particolare a
@Lady Joan Marie.
una poesia di Pablo Neruda:
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
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Non mi sento di aggiungere nient'altro, solo precisare che non si ha bisogno di imparare da fonti superiori o sovrannaturali, si deve solo vivere (per non morire - lentamente)