lisandro ha scritto:Stavo pensando a quanta attenzione io riservi sempre per i commenti di Lucio Musto. Sarà un po' per quel '39 che compare nel suo profilo, che poi è lo stesso anno i cui nacque mio padre. Sarà perché ultimamente è solito parlare di delfini che giocano o aborigeni e boscimani, temi a me cari.
O sarà perché in questo periodo sto ricercando un po' di malinconia tutta per me e Lucio me la offre in certi suoi commenti pieni di amarezza. E allora la mia di amarezza sommata alla sua dovrebbe fare un'amarezza ancor più grande, mentre invece stranamente si stemperano edulcorandosi entrambe. O almeno è mia intenzione addolcire il tutto ringraziandolo con un abbraccio.
Che a mio padre non ho mai saputo dare.
(forse sono questi i veri ruoli da scardinare, altro che quelli in ambito lavorativo!)
Chiudo con sto po pò di patetismo, che tanto domani l'é un giorno nuovo sfolgorante.
immagino che per un mucchio di gente che legge queste tue parole, e per le poche che si sprecheranno a leggere anche le mie il commento sarà scontato, ed anche comprensibile... per certi versi perfino giusto:
"" Che grande palla questi due rompicoglioni e le loro smancerie da romanzetti dell'ottocento, e che voltastomaco!..."".
Si, credo che questi solleciti commentatori siano da comprendere, ed anche da condividere. Ma non da compatire.
Fortunatamente loro non hanno avuto l'occasione di un momento di malinconia e di solitudine, mai sentito il bisogno di cercare e la speranza di trovare una spalla su cui abbandonarsi, solo per un minuto s'intende!... senza doversi preoccupare di null'altro al mondo.
Venti minuti fa ho salutato una mia nipotina, quattordicenne neo-liceale, che affronta la sua prima estate senza l'ala dei genitori a coprirla in ogni istante, ma solo vigili custodi, lontani e discreti.
Questa è la stessa mia nipotina che anni fa, forse ve ne raccontai, o l'ho raccontato in un altro forum, venne a rifugiarsi fra le mie braccia piangendo; non perché avesse qualcosa da lagnare, ma solo perché non aveva altro posto dove andare, e perché voleva piangere, visto "che nessuno la capiva più"!
La stessa nipotina che tempo dopo tornò a saltarmi in braccio per dirmi esultante all'orecchio: "Nonno, lo sai?... mi stanno crescendo le poppine!".
perché dico queste cose?... perché credo che a voi interessino le malinconie di una dodicenne, o l'urgenza di esultare per due pocce che crescono?... no!... penso che queste cose non turbino nessuno di voi, adulti e smaliziati!
Ma solo per mettervi sull'avviso.
Non sottovalutate le piccole cose, non il sorriso di un padre, la sollecitudine di un adulto verso un bambino, il sorriso verso un povero, una stretta di mano, uno sguardo che sia di attenzione, invece che distratto.
La vita di ognuno di noi é fatta di pietruzze, di cose microscopiche, di molecole di cemento, che ci uniscono e ci legano agli altri!... badate con attenzione ad ognuna di esse.
Sono importanti adesso, il che vuol dire sempre!
Grazie, Lisandro, di avermi dato occasione di esprimere questo mio momento di grande gioia!