Massimo Vaj ha scritto:Lucio Musto ha scritto:quanti colori ci sono in un raggio di luce sfuso da un prisma trasparente?
dipende dal raggio, o dalla natura del prisma?
ma poi, un colore, cos'è?... una vibrazione, o una cooperativa di innumerevoli (o infinite) frequenze accorpate fra loro da una arbitraria convenzione?...
Cioè, in una parola: dove finiscono le certezze e dove cominciano i compromessi?
Il candore della luce è dato dalla somma di tutti i colori che rappresentano la conseguenza che è chiamata molteplicità data dalle differenze, e che è contenuta nell'unità del bianco.
Al suo opposto il nero del buio respinge ogni colore.
Quando si considerasse la dimensione della materia solida, che per la sfera dei colori è data dai pigmenti, le cose sono invertite per la legge della corrispondenza analogica che si inverte, ed è il nero il rappresentante della somma dei diversi colori.
La gamma delle sfumature che dall'uno all'altro dei colori si dispiega è indefinita e, per questo, indefinibile. L'indefinito ha un inizio e una fine, diversamente dall'Infinito. Come è per la vibrazione e per ogni certezza che sia relativa. La stessa legge che ordina le apparenti opposizioni nella successiva complementarità nella quale trovano equilibrio esige che le certezze relative siano conseguenza del loro appartenere alla molteplicità originata dall'unità che, riferita alla certezza, oltre che a essere unica è anche assoluta.
La Certezza assoluta è come l'infinità interna al Mistero assoluto, la quale non può esaurirlo (detto Sufi)
P.S: una persona onesta non è qualcuno dal prezzo di vendita troppo elevato, ma è chi non ha un prezzo. La stessa differenza che corre tra l'indefinito e l'Infinito.
Massimino, Massimino... certe volte sai essere di una dolcezza sconvolgente!...
Con quanta disinvoltura passi da cognizioni di terza media (i primi due paragrafi)che ci propini con la pomposità di un luminare ad equilibrismi concettuali fondati su semplici assonanze: Indefinibile vuol dire che "non può essere definito" mentre infinito significa "senza fine". Indefinito invece, semplicemente che "non è definito".
Tre concetti distinti e separati che metti insieme solo perché simili nella fonetica.
Poi passi a raccontarci delle cose perfettamente incomprensibili e per me incomprese, o semplicemente senza comprendonio...
per concludere con un plateale rinnegamento di quel tanto spiccato senso dell'umorismo che ti vanti di avere al massimo livello...
Massimino Massimino... ma come potrò fare, con te?...