Una volta un dromedario,
incontrando un cammello,
gli disse: - Ti compiango,
carissimo fratello;
saresti un dromedario
magnifico anche tu
se solo non avessi
quella brutta gobba in più:
Il cammello rispose:
- Mi hai rubato la parola.
È una sfortuna per te
avere una gobba sola.
Ti manca poco ad essere
Un cammello perfetto:
con te la natura
ha sbagliato per difetto.
La bizzarra querela
Durò un mattino.
In un canto ad ascoltare
Stava un vecchio beduino,
e tra sé intanto pensava:
- Poveretti tutti e due,
Ognuno trova belle
Soltanto le gobbe sue.
Così spesso ragiona
al mondo tanta gente
che trova sbagliato
ciò che è solo differente.
Quante volte abbiamo detto : “mettiti nei miei panni”. Ma quante volte ci siamo messi nei panni degli altri? Qualche volta ho tentato e vi assicuro non è facile. Per farlo mi sono aiutato ripetendo i gesti della persona che voglio comprendere, mi sono messo nella sua postura, ho cercato di fare la stessa camminata. Certo il corpo ci aiuta a comprendere, ma il vissuto? Le stratificazioni di esperienza e storia? Le cose continueremo ad analizzarle con la nostra sensibilità, ovviamente diversa da quella degli altri, come ci racconta Rodari nella sua filastrocca. Non scoraggiamoci, rendiamoci consapevoli delle differenze e cerchiamo di comprendere che l’altro, con una camminata diversa dalla nostra, sta percorrendo la sua strada, che spesso percorriamo anche noi. Un abbraccio a tutti. Giovanni
Licola 10/3/2013
345Perseveranza
La Perseveranza è forza di volontà, intesa come capacità di attuare costantemente libere scelte di miglioramento. Forza di volontà e desiderio, se ben combinati, costituiscono una coppia irresistibile.
Non basta iniziare un’opera, occorre continuare. L’inizio è importante, dà spinta, sarà anche vero che chi ben inizia è alla metà dell’opera, ma l’altra metà bisogna farla altrimenti il buon inizio non servirà a niente. L’opera incompiuta non vale metà dell’opera intera. Quando abbiamo capito il meccanismo di un nostro comportamento, quando ne abbiamo analizzato le spinte emozionali che lo generano, sarà certo un buon inizio, bisogna però perseverare nell’attenzione se vogliamo modificare la condotta che non approviamo e che ci crea disagio. È proprio la perseveranza, come dice il pensiero che ho stralciato da un sito, che ci aiuterà nella realizzazione del progetto. Non fermiamoci di fronte alle difficoltà, confidiamo nella nostra forza. Un abbraccio a tutti. Giovanni
Licola 11/3/2013
346Attualità
Nella brezza primaverile
colla pipa in bocca
il mastro barcaiolo.
La bellezza essenziale dello haiku di Matsuo Basho mi emoziona come uno scatto fotografico che mostra un’immagine limpida, pulita, ben definita, di immediato impatto. Non c’è bisogno di chiedersi spiegazioni, è poesia da guardare. La prima cosa che mi viene in mente è :” com’è moderno Bosho”, i suoi haiku, scritti alla fine del milleseicento, sembrano scaturiti dalla sensibilità di un poeta contemporaneo. Spesso facciamo paragoni e vogliamo riportare tutto in una casella di spazio e tempo. Se ci sembra attuale l’uomo di cinque secoli fa, se i versi di Omero muovono le corde della nostra commozione, non meravigliamocene, ricordiamoci che , prescindendo da tempi e luoghi, siamo molto più simili tra noi di quanto vogliamo credere. Un abbraccio a tutti. Giovanni
Licola 12/3/2013
347In fieri
Con lo sciogliersi della neve,
il villaggio è
tutto un grido di bimbi.
Gli haiku mi hanno sempre affascinato ed in questi giorni curiosando tra i vari poeti giapponesi ho trovato Kobayashi Issa, mi è piaciuta questa composizione e quando una cosa mi piace non vedo l’ora di condividerla con chi percorre la strada con me. I versi immediatamente mi hanno fatto pensare alla primavera incipiente, in questo arco dell’anno vediamo concretizzarsi le mutazioni che già erano in fieri nei mesi precedenti. Viviamo consapevolmente le trasformazioni che ci porta la primavera. Un abbraccio a tutti. Giovanni
Licola 13/3/2013
348Semplicità
La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità.
Ieri durante un telegiornale, ascoltai delle interviste in piazza San Pietro. Mi hanno colpito alcune risposte per la loro semplicità; una signora alla quale venne chiesto cosa si aspettava dal nuovo Pontefice rispose :” Ci porti gioia, la gioia di essere cristiani.” Un monaco giovanissimo di un ordine a me sconosciuto, con un saio chiaro, sguardo luminoso e mistico, dopo aver detto qualche parola ha salutato dicendo:” io voglio bene a tutti.” Una frase di uso comune, semplice ma se mi ha colpito è segno che è stata detta con grande intensità. Come dice Bukowski:” La vita è profonda nella sua semplicità.” Un abbraccio a tutti. Giovanni
Licola 14/3/2013
349Gregario
« Filastrocca del gregario
corridore proletario,
che ai campioni di mestiere
deve far da cameriere,
e sul piatto, senza gloria,
serve loro la vittoria. »
Il gregario appartiene alla moltitudine, al gregge, è il soldato semplice. Quante volte mi sono sentito gregario, non è facile esserlo e quante volte sono stato leder. Ho trainato e mi sono fatto trainare. La figura del gregario nel ciclismo è mitica e, siccome è messa un po’ in disparte, acquista una valenza romantica ed in alcuni casi supera la fama del leader. Per essere un buon gregario occorre una disciplina di ferro ed una grande sensibilità. Bisogna rispettare il programma ma esser pronto per le variazioni sul tema. In questa mia avventura de “ il mio desiderio di oggi “, ho scelto il comodo ruolo di leader ma senza i miei gregari non approderei a nulla. Oggi mi sono fatto tirare la volata da Gianni Rodari. Un abbraccio a tutti. Giovanni
Licola 15/3/2013
350L’altra sera
È un romanzo sul piacere di leggere romanzi.
“Se una notte d’inverno un viaggiatore” è un meraviglioso romanzo di Italo Calvino che l’autore definisce con la frase da me riportata. L’altra sera ho trascorso una deliziosa serata con amiche ed amici di vecchia data. Abbiamo navigato tranquillamente evitando gli scogli a fior d’acqua del ricordo melenso e retorico, ci siamo raccontati un po’, abbiamo ripreso le fila di un discorso solo sospeso, serenamente siamo stati un po’ di tempo senza tempo, eppure c’è tra di noi un prima. Grazie ad Osvaldo che ha promosso l’incontro e grazie a Paolo che ci ha ospitato. Se “una notte d’inverno un viaggiatore “ è “ un romanzo sul piacere di leggere romanzi “, l’altra sera è stata “una serata sul piacere di trascorrere una serata”. Un abbraccio a tutti. Giovanni
hai dipinto perfettamente,tanto da commuovermi, le sensazioni che ognuno di noi
ha provato.
grazie giovanni....di esserci
ti voglio sempre tanto tanto bene Osvaldo
Anche per me è stata “una serata sul piacere di trascorrere una serata” e ho ritrovato quel "prima" che ha reso tutto molto confortevole.
Un abbraccio a voi.
Paolo
Licola 16/3/2013
351Cambiamento
Se sei pronto a lasciare il padre e la madre, e il fratello e la sorella, e la moglie e il figlio e gli amici, e a non rivederli mai più; se hai pagato i tuoi debiti, e fatto testamento, se hai sistemato i tuoi affari, e se sei un uomo libero, allora sei pronto a metterti in cammino.
Henry David Thoreau fu un pensatore Americano dell’ottocento, ispirò movimenti di protesta e disubbidienza civile non violenta. La sua frase di chiara reminiscenza evangelica, mi sconvolge. Comprendo il significato profondo di questo invito, ma l’attuazione? Il distacco, dopo anni di lavoro, ancora mi riesce impossibile. Se guardo però la vita trascorsa, vedo che è piena di separazioni; persone che hanno preso strade diverse e con le quali avevo intensi rapporti affettivi. Eppure eccomi, sono qui oggi, continuo a vivere. Voglio prendere l’invito al cambiamento come una provocazione, predispormi a mettermi in cammino, un invito a rimanere all’erta, dando con coraggio la giusta collocazione a fatti e persone. Non usiamo gli affetti come catene per rimanere nell’immobilità. Un abbraccio a tutti. Giovanni
ti informo che oggi su Pulcinella hai incassato il tuo 2.000° accesso a "Una bella notizia"
io ti ho presentato così, non perché hai tricato tu, ma perché mi sono alzato tardi io!
"" Oggi Giovanni ha tricato... ma ha messo il dito sul più tragico e bugiardo dei compromessi, quello che più morde la coscienza di noi buoni""" Lucio
Licola 17/3/2013
352Insegnamenti
Buongiorno, oggi è una nuova giornata, speriamo buona, tranquilla, che ci dia contentezza. Mamma ha fatto un poco i capricci perché come al solito si sveglia un po’ troppo presto.
Le parole riportate me le ha dettate mia madre. Ogni mattina facciamo i soliti battibecchi, io che voglio convincerla a dormire ancora un po’ e lei che dice di esser stanca di stare a letto sveglia. Stamattina, erano le sette, ho sentito movimento, mi sono alzato ed ho trovato Mamma già vestita di tutto punto. Si era alzata alle sei ed aveva pensato che ormai era ora di iniziare la giornata. Continua a fare la Mamma con me ed a darmi i suoi insegnamenti, ora mette alla prova la mia tolleranza, ora con la mia emotività di oggi comprendo la sua emotività di ieri, quando perdeva la pazienza con me, ora con la sua voglia di avere sempre qualcuno vicino, capisco la sua paura di abbandono di quando dodicenne perse in un mese il padre e la madre. Cogliamo gli stimoli ad imparare, facciamo buon uso dei suggerimenti che ne ricaviamo. Disponiamoci sempre ad accogliere insegnamenti. Un abbraccio a tutti. Giovanni
so quanto tu ed i tuoi fratelli amiate vostra madre, al di la dei necessari e costruttivi battibecchi.. anche se talvolta si rischia di perdere la pazienza. Io ho regalato a tutti i miei amici che hanno delle madri anziane ( molte delle quali non coccolate ed adorate come la vostra) questa particolare preghiera. Anche quando mamma era in vita avevo sistemato il quadretto nell'ingresso acciocchè ( mi piace "acciocchè) tutte le volte che mio fratello venisse potesse leggerlo e comportarsi di conseguenza. Fra qualche anno anche noi saremo nel novero di quella schiera infinità di vecchi e chissà cosa ci riserverà la sorte. La tua la vedo eccellente perchè hai saput seminare bene....io invece sono legato al Cielo. Un abbraccio ed un bacio alla tua mammina
beppe
Licola 18/3/2013
353Rispetto
Un uomo perse il suo anello più prezioso; cercò ovunque per ritrovarlo, ma nonostante la sua fatica non ci riuscì. Si sedette su una pietra, disperato, cercando inutilmente di sopprimere la sua disperazione. Come al solito il suo cane gli si avvicinò cercando le carezze del padrone. Il vicino di casa lo salutò come ogni sera. Gli amici gli fecero vedere i pesci che avevano pescato e gliene regalarono alcuni. La moglie e i figli lo accolsero con affetto al suo arrivo a casa esattamente come accadeva sempre. La giornata si concluse nella pace familiare. Purtroppo il tormento per la perdita dell'anello perseguitava ancora l'uomo, il quale però pensò: "nessuno si è accorto che ho perso l'anello, tutti si sono comportati con me come sempre, perché proprio io devo comportarmi in modo diverso con me stesso?". Fu così che si addormentò sereno.
Se vogliamo che gli altri ci rispettino e ci prendano in considerazione, incominciamo coll’essere rispettosi verso noi stessi. Un abbraccio. Giovanni
Licola 19/3/2013
Relativamente
Come ho raccontato ho incontrato vecchi amici, con alcuni di loro ci siamo conosciuti circa venticinque anni fa, con altri molto prima. Ci siamo visti così com’eravamo allora, li ho visti giovani come allora, giovani come giovane mi sento io.
Com’è difficile muoversi nei meandri della nostra personalità. Lo è soprattutto se pensiamo di usare le solite chiavi di comprensione. Gli anni passano e modificano il nostro aspetto esteriore, le storie vissute incidono sul nostro carattere, perché allora in tanti momenti ci vediamo e ci sentiamo come tanti anni fa? Freud dice: “Tutto ciò che è cosciente va soggetto a un processo di erosione, mentre ciò che è inconscio è relativamente immutabile.” Ha cercato in tal modo di dare una risposta a domande come quella che mi sono posto. Direi che al di là delle domande che ci poniamo, sarebbe il caso di accettare amorevolmente le nostre pulsioni, guardandole in faccia ed accettando il gioco. Un abbraccio a tutti. Giovanni