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l'ateismo e la vita

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126
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
I vocaboli esistono perchè qualcuno li ha inventati... oppure sono sempre esistiti?
Qual è l'utilità di definirsi atei? Dissociarsi da un Dio che non esiste?
Comunque ci sono persone che credono nei folletti, alcuni ci parlano pure... altri scrivono libri al riguardo. Ma nessuno si definisce a-folletto.
Comunque un vero a-folletto non aprirebbe mai un thread per parlare dell'a-follettismo. Nemmeno di "a-follettismo e la vita"

127
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Shai ha scritto:I vocaboli esistono perchè qualcuno li ha inventati... oppure sono sempre esistiti?
Qual è l'utilità di definirsi atei? Dissociarsi da un Dio che non esiste?
Comunque ci sono persone che credono nei folletti, alcuni ci parlano pure... altri scrivono libri al riguardo. Ma nessuno si definisce a-folletto.
Comunque un vero a-folletto non aprirebbe mai un thread per parlare dell'a-follettismo. Nemmeno di "a-follettismo e la vita"

Ascolta Shai, le spiegazioni del caso sul perché l'a-follettismo sarebbe irrilevante mentre l'ateismo non lo è te le ho date nel post precedente. Se poni in pratica le stesse obiezioni non posso che rimandarti a ciò che ho scritto, e che era inconfutabile. Non facciamo giochini.
Commento solo un passaggio: "Qual è l'utilità di definirsi atei? Dissociarsi da un Dio che non esiste?"
I miliardi di persone che credono in Dio influiscono sulla vita degli atei(ma questo anche te l'ho già spiegato) che possono a buon diritto portare avanti le loro istanze su tutti i fronti in cui la religione ha influenza. E' chiaro che questi atei si dichiarino tali. Inoltre, se neghiamo dignità a una posizione intellettuale, e l'ateismo lo è, lo dovremmo fare con qualunque altra.

Utilità e senso, quindi.

Saluti agnostici

128
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
I miliardi di persone non credono nello stesso Dio, ed hanno anche concezioni di Dio differenti, per alcuni è un omino barbuto, per altri è l'Universo intero, per altri è energia, per altri un'entità cosciente... come vedi i miliardi di persone che credono in Dio credono in cose differenti tra di loro.
Quindi ti riferisci all'influenza di chi crede in Dio in Italia, e quindi il Dio cattolico, pertanto è inconfutabile la tesi che più che atei siete anti-Dio cattolico.
La religione ha influenza... quale religione... qui in Italia la cattolica, e quindi ti riferisci ancora al Dio cattolico e non ad altro Dio (es. il Dio Universo).
Se poi ce l'hai con la religione... allora dovresti definirti a-religioso e non a-teo.

Saluti gnostici

129
Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Shai ha scritto:E' una conferma a quanto ti stanno dicendo tutti che sei un ateo-cattolico inconsapevole. Che inconsapevolmente rifiuti il Dio Padre cattolico. pietra

Tutti chi scusa?

Non é un rifiuto. é che non esiste e basta.
Il concetto di esistenza ha radici fenomeniche.
dio non é un fenomeno. che sia dio cattolico, thor, zeus o l'angelo sterminatore.

al massimo stigazzi non conosce le varie religioni, ammesso che sia vero. ma il problema riguarda la religione non il dio.

La conoscenza di una religione non garantisce il manifestarsi di dio.
perché non c'é nulla che si manifesti.

é cosí difficile come concetto?

130
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Shai ha scritto:I miliardi di persone non credono nello stesso Dio, ed hanno anche concezioni di Dio differenti, per alcuni è un omino barbuto, per altri è l'Universo intero, per altri è energia, per altri un'entità cosciente... come vedi i miliardi di persone che credono in Dio credono in cose differenti tra di loro.
Quindi ti riferisci all'influenza di chi crede in Dio in Italia, e quindi il Dio cattolico, pertanto è inconfutabile la tesi che più che atei siete anti-Dio cattolico.
La religione ha influenza... quale religione... qui in Italia la cattolica, e quindi ti riferisci ancora al Dio cattolico e non ad altro Dio (es. il Dio Universo).
Se poi ce l'hai con la religione... allora dovresti definirti a-religioso e non a-teo.

Saluti gnostici


Continua pure ad arrampicarti sui vetri, dopo aver dimostrato che ti sfugge non solo il significato delle parole in genere ma anche quello dell'alfa privativo, con lo svarione su Borghezio.
Quando esci/uscite dalle enunciazioni scopiazzate da qualche testo, o sito, di spiritualità varie viene fuori la totale disinformazione sugli argomenti di cui vorresti/e discutere, ma è noto a chiunque si voglia accostare aquesti temi che esiste l'ateismo debole, che nega l'esistenza di una determinata divinità (ad esempio il Dio cattolico) ma non esclude qualche altra e indistinta forza creatrice, e l'ateismo forte, che nega qualsiasi tipo di divinità.
Magari è il caso che ti informi un po', poi ripassa.

131
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Cara scimmietta, non c'è nessuno svarione. Semplicemente io intendo che nessuno si fa problemi per una cosa che non considera. Chiedo scusa se pretendo troppo dalla tua mente... :)
Uscite scopiazzate da chi? Vorrei proprio sapere da che testo o sito ho scopiazzato, e soprattutto cosa avrei scopiazzato.
Di che cosa dovrei informarmi? Di una cosa che non esiste? Ahahahahahhahahahah

132
elnick
avatar
Viandante Residente
Viandante Residente
heliandros ha scritto:
Shai ha scritto:Se io penso che i folletti non esistono non mi definisco un a-folletto. Semplicemente non mi pongo il problema, tanto so che non esistono, quindi perchè parlarne?

Beh, vedo che dopo l'esempio sballatissimo che hai fatto su Borghezio stai cercando di recuperare. Se il vocabolo esistesse, potresti anche definirti in questo caso un a-folletto. Però è vero che la credenza nei folletti da parte di qualcuno non incide minimamente sulla nostra vita quotidiana, mentre quella in Dio lo fa: guerre, stermini, ma anche influenza sulle legislazioni, che gli atei devono subire. In una società in cui i folletti avessero la rilevanza di Dio, certamente avrebbe senso definirsi a-folletto.

mi sembra un po' debole come tesi. Perchè se l'incidenza fosse legata al Padreterno se ne negherebbe l'esistenza in relazione alla sua ... presenza. Se invece l'incidenza è legata esclusivamente alla sua credenza allora dovremmo considerare che qualsiasi elaborazione del pensiero umano, politica, filosofica, religiosa, ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche degli eventi devastanti del corso dell'umanità.

vogliamo forse negare l'esistenza del calcio perchè allo stadio si menano?

133
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Per Rupa Lauste. Se non esiste, dove sta il problema? Il problema sta in un credo religioso e quindi, la religione di riferimento è quella cattolica... ergo, non si tratta di essere a-teo ma a-cattolico. :)

134
Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Il problema é l'esistenza di dio nella testa dell'uomo.
E siccome l'uomo é "fenomeno", quest'uomo interagisce con stigazzi imponendogli il suo credo al livello sociale, politico economico.

Il problema é che dio rompe le palle quotidianamente dall'8 per mille alle coppie di fatto all'eutanasia.

Capisci qual é il problema? Chemifrega se si chiama javé, gosé, pinuccio o carmelina.

135
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Dio non rompe le palle a nessuno... è la chiesa cattolica, sono le religioni, che sono condotte da uomini a fare le regolette...
Dio, poniamo che esista, non se ne fa nulla dell'8 per mille. Il Papa sì.
A Dio non frega nulla delle coppie di fatto. Al Papa sì.
A Dio non frega nulla dell'eutanasia. Al Papa sì.
Quindi ha ragione Hakim quando dice che per la maggior parte delle persone dire Dio o dire Papa è equivalente. :)

136
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
elnick ha scritto:
heliandros ha scritto:
Shai ha scritto:Se io penso che i folletti non esistono non mi definisco un a-folletto. Semplicemente non mi pongo il problema, tanto so che non esistono, quindi perchè parlarne?

Beh, vedo che dopo l'esempio sballatissimo che hai fatto su Borghezio stai cercando di recuperare. Se il vocabolo esistesse, potresti anche definirti in questo caso un a-folletto. Però è vero che la credenza nei folletti da parte di qualcuno non incide minimamente sulla nostra vita quotidiana, mentre quella in Dio lo fa: guerre, stermini, ma anche influenza sulle legislazioni, che gli atei devono subire. In una società in cui i folletti avessero la rilevanza di Dio, certamente avrebbe senso definirsi a-folletto.

mi sembra un po' debole come tesi. Perchè se l'incidenza fosse legata al Padreterno se ne negherebbe l'esistenza in relazione alla sua ... presenza. Se invece l'incidenza è legata esclusivamente alla sua credenza allora dovremmo considerare che qualsiasi elaborazione del pensiero umano, politica, filosofica, religiosa, ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche degli eventi devastanti del corso dell'umanità.

vogliamo forse negare l'esistenza del calcio perchè allo stadio si menano?

La parte che ho evidenziato rafforza la mia tesi, grazie. Non a caso l'ateismo è esattamente una di quelle elaborazioni del pensiero umano che hanno influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, quando si esplica come persecuzioni dei credenti (diversamente dall'a-follettismo: per Shai). Ma coesiste con un'altra elaborazione del pensiero umano che ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, come la credenza in Dio: forse ti sei confuso quando hai scritto, credendo di interpretarmi "se l'incidenza fosse legata al Padreterno". Non si parlava di Dio, rileggi, ma di quale influenza abbia la credenza in lui. Sulla sua positività o negatività ognuno può avere l'opinione che vuole (io non so dove saremmo oggi se il mondo fosse tutto ateo), ma sulla rilevanza e influenza non possiamo nemmeno discuterne.
Concludendo, l'ateismo non nasce PERCHE' la credenza in Dio ha quegli effetti, quindi l'esempio del calcio non c'entra. Nasce e basta: tu puoi credere o non credere. Si chiama libertà di pensiero.



Ultima modifica di heliandros il Mer 4 Mag 2011 - 22:05 - modificato 2 volte.

137
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Shai ha scritto:Dio non rompe le palle a nessuno... è la chiesa cattolica, sono le religioni, che sono condotte da uomini a fare le regolette...

Ma certo, se non esiste (l'argomento in discussione è l'ateismo, ti ricordo) non può rompere le palle. l'ateismo e la vita - Pagina 6 73990920

138
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Certo se non esiste, mi pare pure inutile parlare di ateismo... come di afollettismo ;)
Avrebbe più senso di parlare di religione e suoi danni. :)

139
BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
effettivamente rupa è proprio per questo che mi rompo i coglioni, perchè che ciascuno nel suo cantuccio creda o non creda a quello che vuole chissenefrega, ma visto che la religione in genere (qui la cattolica, ma in altri paesi le altre non rompono di meno a giudicare dai martiri con cinture di bombe) vuole conformare tutto a sè, me ne occupo perchè sento il mio spazio invaso da chi vuole credere che tutti debbano credere, che non si possa non credere al punto che con un carpiato retorico chi non crede in dio crede nel comunismo o nell'ateismo per cui fa di essi i propri dei, o il denaro, e l'impossibilità per chi non riesce ad ascoltare l'altro di CAPIRE che c'è chi è diverso diventa l'impossibilità di concepirlo...manca la parola, manca il concetto che esprime il non aver bisogno di credere, io non dico neppure dio non c'è perchè vorrebbe dire che credo che dio non ci sia, ossia le parole hanno dato l'assetto semantico al cervello tanto che anche chi si dice ateo esprime con questa parola una valenza negativa, non sò se riesco a spiegarmi ma forse chi vuole capire capisce e chi vuole fraintendere fraintende

140
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Shai ha scritto:Certo se non esiste, mi pare pure inutile parlare di ateismo... come di afollettismo ;)

Ok, vedo che tutte le obiezioni non servono a nulla perché ogni volta fai reset e ripeti sempre le stesse cose, quindi intrattienici con qualche mantra che è meglio.

141
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Certo scimmietta, proprio come fai tu... si chiama Legge dello Specchio pietra

142
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Shai ha scritto:Cara scimmietta, non c'è nessuno svarione. Semplicemente io intendo che nessuno si fa problemi per una cosa che non considera. Chiedo scusa se pretendo troppo dalla tua mente... :)
Uscite scopiazzate da chi? Vorrei proprio sapere da che testo o sito ho scopiazzato, e soprattutto cosa avrei scopiazzato.
Di che cosa dovrei informarmi? Di una cosa che non esiste? Ahahahahahhahahahah

Questa me l'ero persa. l'ateismo e la vita - Pagina 6 73990920
Crapina, passi la tua ignoranza sull'uso dell'alfa privativo, passi la tua ignoranza sulla differenza tra ateismo debole e forte, ma se non hai ancora capito che l'ateo non si fa alcun problema per DIO (non ci crede) ma che può farsene (anche no) per le conseguenza della credenza in lui, così come il credente spesso e volentieri si occupa, o meglio preoccupa, delle cosneguenze dell'ateismo, allora non è più questione di ignoranza, non ci arrivi e basta.

143
Shai
Shai
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Il Signore Sia Lodato!

144
Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Appunto stigazzi.

Shai
io la metterei cosí. le questioni sono 2

1-Una persona ha conferma dell'esistenza di un'entitá nel momento in cui questa entitá si manifesta. quando il fenomeno si manifesta, lo esamina e ne studia l'evoluzione, l'eventuale origine-causa e poi di solito generalizza il fenomeno con una legge o un concetto.
ora senza voler approfondire le varie modalitá di conoscenza della realtá, piú o meno é cosí che funziona.
Una persona che sceglie di conoscere la realtá in questi termini, scarta a priori tutto quello che non puó essere considerato realtá.
Ossia tutto ció che non esiste. anzi non é che lo scarta. lo ignora del tutto.
tra le cose che non esistono, rientra dio.
questa persona non si pone neanche il problema di queste "inesistenze".

MA quando si pone il problema?

2-Quando avverte che le "esistenze" del suo mondo vengono minacciate e inquinate dalle "inesistenze" portate avanti da altri individui. Il mondo si costruisce con le "esistenze" non con le "inesistenze" altrimenti la prossima volta che ti spezzi una gamba ti consiglio di pregare il tuo dio e non di andare dal medico.

Dio é una creazione dell'uomo. punto. Fino a prova contraria.

e se fosse anche una sorta di traguardo spirituale, di esperienza mistica (a me pare che Shai la stia mettendo su questo piano) non la si ottiene ne´ in modo percettivo ne´ in modo appercettivo.
Cioé dio non si impara a scuola, sui libri. altrimenti si ritorna al dio dell'uomo, ossia alle religioni ossia alle inesistenze che inquinano le esistenze.
questo stato spirituale o lo si possiede o lo si raggiunge in qualche modo oppure ciccia.
non c'é.

E per una persona che ha scelto di vivere di sole esistenze, questo stato spirituale non esiste. esiste solo i dio dell'uomo che puntualmente interagisce con il mondo "reale".

ora ammesso che mi stia sbagliando vi inviterei a fare a questo punto esempi pratici.

del tipo presentatemi il dio di pinco pallino e ditemi come si manifesta senza bisogno di compromettere le "esistenze" quotidiane.

145
BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
@ heli certo, condivido quello che dici, l'ateismo debole e l'ateismo forte, poi c'è l'axteismo che se lo digiti su google ti manda ad un sito con scritto "tagliamo la testa a dio" con articoli incazzati contro la chiesa cattolica, ovviamente il problema non è solo lì, ma nel concetto di dio, ma comincio a comprendere che la parola ateismo è COLONIALE come paganesimo, una parola dispregiativa che come eretico viene attribuita a chi non crede, è il trionfo del pensiero unico e anche chi rifiuta dio alla fine diventa integralista con la scienza o l'ateismo ai massimi livelli che può comportare l'eliminazione dei credenti, io penso che sia la MISURA il senso di un vero ateismo BISOGNEREBBE inventare una nuova parola che non sia negativa ma positiva per descrivere chi non crede, ma che la parola d'ordine sia il non integralismo, perchè chiunque pensa di possedere la verità usa poi questa verità come una ascia contro gli altri che sia religione o scienza o nulla...allora lo dichiaro IO non credo A NIENTE E A NESSUNO e non credo che NESSUNO possa avere un tipo di verità universale, quindi il massimo che si può dire in tutta onestà sia relativo a sè ed alla propria visione del mondo

146
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
heliandros ha scritto:
elnick ha scritto:
heliandros ha scritto:
Shai ha scritto:Se io penso che i folletti non esistono non mi definisco un a-folletto. Semplicemente non mi pongo il problema, tanto so che non esistono, quindi perchè parlarne?

Beh, vedo che dopo l'esempio sballatissimo che hai fatto su Borghezio stai cercando di recuperare. Se il vocabolo esistesse, potresti anche definirti in questo caso un a-folletto. Però è vero che la credenza nei folletti da parte di qualcuno non incide minimamente sulla nostra vita quotidiana, mentre quella in Dio lo fa: guerre, stermini, ma anche influenza sulle legislazioni, che gli atei devono subire. In una società in cui i folletti avessero la rilevanza di Dio, certamente avrebbe senso definirsi a-folletto.

mi sembra un po' debole come tesi. Perchè se l'incidenza fosse legata al Padreterno se ne negherebbe l'esistenza in relazione alla sua ... presenza. Se invece l'incidenza è legata esclusivamente alla sua credenza allora dovremmo considerare che qualsiasi elaborazione del pensiero umano, politica, filosofica, religiosa, ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche degli eventi devastanti del corso dell'umanità.

vogliamo forse negare l'esistenza del calcio perchè allo stadio si menano?

La parte che ho evidenziato rafforza la mia tesi, grazie. Non a caso l'ateismo è esattamente una di quelle elaborazioni del pensiero umano che hanno influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, quando si esplica come persecuzioni dei credenti (diversamente dall'a-follettismo: per Shai). Ma coesiste con un'altra elaborazione del pensiero umano che ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, come la credenza in Dio: forse ti sei confuso quando hai scritto, credendo di interpretarmi "se l'incidenza fosse legata al Padreterno". Non si parlava di Dio, rileggi, ma di quale influenza abbia la credenza in lui. Sulla sua positività o negatività ognuno può avere l'opinione che vuole (io non so dove saremmo oggi se il mondo fosse tutto ateo), ma sulla rilevanza e influenza non possiamo nemmeno discuterne.
Concludendo, l'ateismo non nasce PERCHE' la credenza in Dio ha quegli effetti, quindi l'esempio del calcio non c'entra. Nasce e basta: tu puoi credere o non credere. Si chiama libertà di pensiero.

Ps: sintetizzo perché mi rendo conto di non essere stato abbastanza chiaro.

Hai scritto: "vogliamo forse negare l'esistenza del calcio perchè allo stadio si menano?". Mai detto, nell'esempio il calcio è Dio e nessun ateo "vero" ne nega l'esistenza perchè ci sono state le crociate.

Hai scritto: "Se invece l'incidenza è legata esclusivamente alla sua credenza allora dovremmo considerare che qualsiasi elaborazione del pensiero umano, politica, filosofica, religiosa, ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche degli eventi devastanti del corso dell'umanità". Chi lo ha mai negato? Anche l'ateismo ha influenza su tutto ciò, se è per questo.

La mia spiegazione a Shai riguardava il motivo per cui nessuno si è preoccupato di coniare il termine a-follettismo, e credo che non sia il caso di ripetermi.

147
elnick
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Viandante Residente
Viandante Residente
heliandros ha scritto:


La parte che ho evidenziato rafforza la mia tesi, grazie. Non a caso l'ateismo è esattamente una di quelle elaborazioni del pensiero umano che hanno influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, quando si esplica come persecuzioni dei credenti (diversamente dall'a-follettismo: per Shai). Ma coesiste con un'altra elaborazione del pensiero umano che ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, come la credenza in Dio: forse ti sei confuso quando hai scritto, credendo di interpretarmi "se l'incidenza fosse legata al Padreterno". Non si parlava di Dio, rileggi, ma di quale influenza abbia la credenza in lui. Sulla sua positività o negatività ognuno può avere l'opinione che vuole (io non so dove saremmo oggi se il mondo fosse tutto ateo), ma sulla rilevanza e influenza non possiamo nemmeno discuterne.
Concludendo, l'ateismo non nasce PERCHE' la credenza in Dio ha quegli effetti, quindi l'esempio del calcio non c'entra. Nasce e basta: tu puoi credere o non credere. Si chiama libertà di pensiero.

se l'ateismo nasce naturalmente, così come la fede allora non ha alcun senso ricercarne le cause o le giustificazioni d'essere, un po' come la suocera: c'è. Se invece, come mi pare di capire, tu volessi fornire una giustificazione alla sua presenza domenicale, spiegando un fenomeno perchè degno di interesse e analisi in conseguenza delle sue influenze sul prossimo allora mi riporti ad una spiegazione di un fenomeno, l'ateismo (ma potremmo anche rovesciare i fattori) come conseguenza di un'influenza. Un pensiero non più liberamente formato dunque ma sviluppato in relazione alle influenze avute, per reazione positiva o negativa che sia.

Nella prima ipotesi peraltro la libertà di pensiero, potrebbe far nascere l'ateismo senza alcun riscontro o rilievo dall'influenza del credente ... ma non sarebbe percepibile nè riconoscibile, un po' come un gay (l'esempio non vuole essere offensivo) su un'isola deserta, non avendo mai conosciuto una donna non potrebbe mai sapere di esserlo.

148
Sabine
Sabine
Viandante Residente
Viandante Residente
="heliandros

Quando esci/uscite dalle enunciazioni scopiazzate da qualche testo, o sito, di spiritualità varie viene fuori la totale disinformazione sugli argomenti di cui vorresti/e discutere.

Noto con piacere che la tendenza a generalizzare con carattere offensivo fa perdere di vista un concetto che è di una semplicità estrema, spesso due persone leggendo la stessa cosa o facendo la stessa esperienza ne deducono o interpretano cose differenti, la buona educazione e il rispetto dell'altro ci imporrebbero di rispettare senza giudicare e anzi di porsi in un' atteggiamento di ascolto per valutare la cosa da un altra prospettiva, o se non altro a controbattere con valide tesi senza andare a voler colpire per rafforzare il proprio ego, ma mi rendo conto che questo non è il tuo caso, probabilmente perchè per discutere con la reale voglia di confronto per conoscenza e condivisione ci vuole una buona dose di intelligenza.
Non perdere tempo ad offendermi dicendo altre cose tipo quelle dette sopra ti conviene risparmiare il fiato per qualcosa di più interessante.
Saluti



Ultima modifica di Sabine il Mer 4 Mag 2011 - 23:10 - modificato 2 volte.

149
elnick
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Viandante Residente
Viandante Residente
heliandros ha scritto:

Hai scritto: "Se invece l'incidenza è legata esclusivamente alla sua credenza allora dovremmo considerare che qualsiasi elaborazione del pensiero umano, politica, filosofica, religiosa, ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche degli eventi devastanti del corso dell'umanità". Chi lo ha mai negato? Anche l'ateismo ha influenza su tutto ciò, se è per questo.


sei più veloce di me a scrivere ...

150
heliandros
heliandros
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
elnick ha scritto:
heliandros ha scritto:


La parte che ho evidenziato rafforza la mia tesi, grazie. Non a caso l'ateismo è esattamente una di quelle elaborazioni del pensiero umano che hanno influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, quando si esplica come persecuzioni dei credenti (diversamente dall'a-follettismo: per Shai). Ma coesiste con un'altra elaborazione del pensiero umano che ha influenza sulla creazione delle leggi e finanche di eventi devastanti del corso dell'umanità, come la credenza in Dio: forse ti sei confuso quando hai scritto, credendo di interpretarmi "se l'incidenza fosse legata al Padreterno". Non si parlava di Dio, rileggi, ma di quale influenza abbia la credenza in lui. Sulla sua positività o negatività ognuno può avere l'opinione che vuole (io non so dove saremmo oggi se il mondo fosse tutto ateo), ma sulla rilevanza e influenza non possiamo nemmeno discuterne.
Concludendo, l'ateismo non nasce PERCHE' la credenza in Dio ha quegli effetti, quindi l'esempio del calcio non c'entra. Nasce e basta: tu puoi credere o non credere. Si chiama libertà di pensiero.

se l'ateismo nasce naturalmente, così come la fede allora non ha alcun senso ricercarne le cause o le giustificazioni d'essere, un po' come la suocera: c'è. Se invece, come mi pare di capire, tu volessi fornire una giustificazione alla sua presenza domenicale, spiegando un fenomeno perchè degno di interesse e analisi in conseguenza delle sue influenze sul prossimo allora mi riporti ad una spiegazione di un fenomeno, l'ateismo (ma potremmo anche rovesciare i fattori) come conseguenza di un'influenza. Un pensiero non più liberamente formato dunque ma sviluppato in relazione alle influenze avute, per reazione positiva o negativa che sia.

Nella prima ipotesi peraltro la libertà di pensiero, potrebbe far nascere l'ateismo senza alcun riscontro o rilievo dall'influenza del credente ... ma non sarebbe percepibile nè riconoscibile, un po' come un gay (l'esempio non vuole essere offensivo) su un'isola deserta, non avendo mai conosciuto una donna non potrebbe mai sapere di esserlo.


Leggi la mia integrazione più recente, dove sono stato più chiaro.

In ogni caso hai scritto: " se l'ateismo nasce naturalmente, così come la fede allora non ha alcun senso ricercarne le cause o le giustificazioni d'essere, un po' come la suocera: c'è". E' esattamente quello che ho scritto, le osservazioni successive sono costruzioni tue: se mi dici dove avrei cercato giustificazioni di qualche tipo alla genesi dell'ateismo come conseguenza di un'influenza, te ne sarò grato.
Stavo semplicemente spiegando a Shai perché esiste il termine ateismo e nessuno si è curato di coniare a-follettismo.

Ps: sulla rilevanza dell'ateismo, non posso far altro che osservazioni empiriche e/o statistiche. Magari chiedi a Ratzinger...



Ultima modifica di heliandros il Mer 4 Mag 2011 - 23:13 - modificato 1 volta.

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