xmanx ha scritto:"la minetti è una poveretta che fondamentalmente non ha rispetto di sè".
E qui emerge la tua presunzione "salvifica" e "redentrice".
Il tuo atteggiamento mentale è quello di un "educatore morale"...quindi di un "prete" o di un "guru", che si rapporta alla realtà partendo sempre dalla sua "morale", "religione", "visione della vita". E che ha la presunzione di "rieducare" (e quindi salvare e redimere) gli altri portandoli alla VERITA' contenuta nella sua RELIGIONE.
E' talmente insito nei tuoi processi mentali che nemmeno te ne accorgi.
E questo accade perchè NON HAI UNA FORMAZIONE ADEGUATA. Non hai la conoscenza adeguata per governare i tuoi processi mentali indirizzandoli in maniera adeguata.
Analizzando la questione da un punto di vista "etico" (e non morale), la sig.ra minetti usa il proprio corpo come merce di scambio per ottenere dei vantaggi sociali (è quindi una "mignotta"). Questo è del tutto lecito. Sarà poi la società a valutare la bontà del suo modo di porsi, in base ai risultati concreti che porterà alla collettività (e quindi non in base a una visione morale). La società valuterà la competenza e la serietà, ai fini dei risultati sociali ottenuti, anche di chi ha messo la minetti al suo posto. La società valuterà, quindi, i risultati....e quindi valuterà la persona e la sua competenza. E la sig.ra minetti comprenderà sulla sua pelle se il suo modo di agire paga oppure no.
L'etica, al contrario della morale, analizza le aspirazioni e i comportamenti relativamente alla loro utilità sociale. Analizza e valuta le competenze...e se queste competenze sono utili ed adeguate a rafforzare il modello sociale disegnato nella costituzione, sulla base dell'analisi dei risutlati ottenuti.
La TUA morale, invece, dice che la minetti "è una poveretta". Ma è la TUA morale. Che ritiene la minetti "una poveretta". E invece la Berlinguer degna di stima (considerando che la Berlinguer è direttrice del TG3 per i meriti che le derivano dal suo nome...quindi anche la Berlinguer si è avvalsa di una sua "dote" per ottenere un vantaggio sociale..o la Iotti che era l'amante del "migliore").
Devo dire che questa osservazione di X mi vede totalmente d'accordo.
NON con riferimento a Big, sia chiaro. Ma in assoluto la condivido in toto. Avendo avuto la vita appesantita , spesso e volentieri, da soggetti che scambiano con estrema facilità la morale (loro) con l'etica.
E più è basso il livello di intelligenza e cultura, e più si assiste al trionfo della morale (propria) in luogo dell'Etica. Tranquillamente scambiate l'una per l'altra.
Però....(qui vado totalmente OT ma proprio mi viene)....questo, per me, è solo la conseguenza dell'essere stati concepiti come catto-qualcosa.
C'è forse un italiano che non sia stato concepito (parlo proprio del concepimento) e poi cresciuto come "catto", e anche indipendemente dal credo dei propri genitori, in una società "catto"?
Non c'è. Non è possibile che ci sia. Non avrebbe avuto sufficienti dosi d'ossigeno per sopravvivere, se non avesse respirato quelle catto-inquinate, perchè ammorbano TUTTO , nelle catto-colonie (Italia in primis).
Me la sono goduta in religioso silenzio, tutta la diatriba sullo "educare" e sullo essere "educatore".
E sono molto d'accordo che la risposta debba essere in termini etici e non morali.
E poi sono d'accordo con Big quando dice che i termini etici sono a grande rischio di svarioni essi stessi.
Questo non vuol dire che non vi sia rimedio: vuol dire solo che l'Etica va costruita e condivisa con la mente , e non con l'utero o con la furbizia miope.
Un'Etica che prendesse atto che i desideri e le aspetattive di ciascuno son proprio IDENTICI a quelli di tutti gli altri, io penso che partirebbe dal piede giusto, perchè partirebbe dalla realtà oggettivamente riscontrabile. E, mi spiace X, almeno nella mia fantasia condurrebbe necessariamente a qualcosa di molto convintamente "comunista" come lo chiameresti tu.
Senza alcuna necessità di ultramotivazioni di carattere morale.
Partendo solo dal presupposto PRATICO che...se la realtà è questa....questa realtà non puoi bypassarla con un ordinamento (e conseguente Etica) che vede Lupi e Pecore.
Ma non perchè i lupi debbano convicersi che "è bello e buono" non sfruttare le pecore.
No.
Solo perchè (pragmaticamente, concretamente, appunto) ove i Lupi fossero così Lupi da ridursi ad essere pochi ....le Pecore sarebbero automaticamente così tante da sfondare per esasperazione qualunque bunker di Lupo.
Con gran casino per tutti.
Come intero Nord Africa 2011 insegna.
Come vedi ...la morale (di me che sono l'ennesima et inevitabile catto-qualcosa) non c'entra NULLA.
Non mi verrebe mai in mente di dire che ...non va bene farsi Lupo perchè poi rimorde "la coscienza" (!!!) .