Forum di Libera Discussione. Il Luogo di Chi è in Viaggio e di Chi sta Cercando. Attualità, politica, filosofia, psicologia, sentimenti, cultura, cucina, bellezza, satira, svago, nuove amicizie e molto altro

Per scoprire le iniziative in corso nel forum scorri lo scroll


Babel's Land : International Forum in English language Fake Collettivo : nato da un audace esperimento di procreazione virtuale ad uso di tutti gli utenti Gruppo di Lettura - ideato e gestito da Miss. Stanislavskij La Selva Oscura : sezione riservata a chi ha smarrito la retta via virtuale Lo Specchio di Cristallo : una sezione protetta per parlare di te La Taverna dell'Eco: chat libera accessibile agli utenti della Valle

Non sei connesso Connettiti o registrati

 

Il mio desiderio di oggi

Condividi 

Vai alla pagina : Precedente  1 ... 6 ... 9, 10, 11 ... 16  Successivo

Visualizza l'argomento precedente Visualizza l'argomento successivo Andare in basso  Messaggio [Pagina 10 di 16]

226
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 27/10/2012

Vento

E quanti anni possono gli uomini esistere
prima di essere lasciati liberi?
La risposta, amico mio, soffia nel vento,
la risposta soffia nel vento.


Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli


Oggi è una giornata ventosa. Gli alberi muovono le loro chiome, alcuni in sincrono, come se danzassero felici, altri si agitano in modo scomposto, altri ancora muovono a stento le foglie e sembrano indifferenti guardare l’agitazione altrui. Eppure il vento è uguale per tutti. Ciascuno con la propria personalità risponde in modi diversi ai colpi di vento della vita. Soffermiamoci a guardare la nostra reazione e confrontiamola con quella degli altri, capiremo meglio noi e gli altri. Un abbraccio a tutti. Giovanni

227
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 28/10/2012


Legale

Quid ius? Quid iuris

La prima domanda si rivolge al filosofo: che cosa è la legge? La seconda al giurista: che cosa riguarda la legge? Oggi siamo ritornati all’orario solare, anch’esso convenzionale, ed abbiamo abbandonato l’orario che il legislatore aveva stabilito. La società , in quanto uomini che vivono insieme, ha bisogno di regole e non ci meravigliamo se la legge stabilisce in ogni momento della nostra vita come dobbiamo comportarci. Pensare che dobbiamo, ad una certa data, spostare l’orologio un’ora avanti non è che ci sconvolga più di tanto. Ma abbiamo mai pensato che il momento della morte è definito per legge? E sì, perché nelle varie legislazioni ci sono differenze più o meno piccole nel dichiarare la morte di una persona. Il legislatore si rifà alla scienza che anch’essa cammina a tentoni. Se è giusto osservare la legge e seguire con attenzione e rispetto la ricerca scientifica, è altrettanto giusto esser attenti alle nostre convinzioni profonde rispettando quelle altrui. Un abbraccio a tutti. Giovanni

228
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 29/10/2012


Cari ricordi

3 colpi 10 lire

Così diceva un cartello poggiato su di una cassetta di fichi d’india, in una vecchia, quasi antica fotografia scattata forse lungo il decumano maggiore a Napoli. Il mio caro amico Sergio me l’ha inviata facendomi tornare alla memoria quei tempi andati. La possibilità di tentare la sorte per avere uno o più fichi d’india ad un prezzo più basso costituiva una specie di gioco d’azzardo. Intorno al venditore si formava una piccola folla che assisteva alla “appizzata”. Chi tentava la sorte doveva far cadere il coltello perpendicolarmente sui fichi, quindi doveva sollevarlo per il manico, sempre perpendicolarmente e vinceva i fichi che riusciva a tirar su.
Il racconto che facciamo a coloro che non hanno vissuto quelle sensazioni è una testimonianza quasi storica di tempi che ormai sembrano lontanissimi. Anche questi piccoli fatti costituiscono la costruzione su cui poggiamo e comunicarli aumenta la comprensione reciproca. Un abbraccio a tutti. Giovanni

229
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 30/10/2012


Partecipazione

Cari amici, conoco un segreto. È il mio amico fantasma a rivelarlo. Per stare bene, bisogna partecipare ad un amore. Io vi chiedo che questa piccola terra, chiamata Locanda, diventi un amore!

Così scriveva il mio amico maestro Carlo Petrella in un appello di partecipazione a “ la locanda del gigante”: la sua zattera in mezzo alle onde a cui si aggrappavano uomini stanchi e scassati dall’imperversare della vita. Guardiamoci intorno, cerchiamo un amore a cui partecipare, accettiamo l’invito di Carlo, approfittiamo del segreto che ha voluto svelarci. Un abbraccio a tutti. Giovanni

230
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 31/10/2012


Narcosi

La religione è l’oppio dei popoli.

Per anni abbiamo sentito ripetere quasi come uno slogan: “la religione è l’oppio dei popoli”, piccola parte estrapolata da un discorso più lungo e complesso che fa Marx.. Se vogliamo anche il gioco del calcio o un hobby o ancora l’ambizione sfrenata può costituire elemento di distrazione dalle problematiche di vita. Anche attraverso il calcio o mediante un hobby possiamo indagare su di noi. Anche l’attività religiosa del monaco di clausura ha un senso sociale e certamente di ricerca interiore. Quando anni fa partecipai ad un lavoro introspettivo che durò una settimana, le nostre guide ci chiesero di evitare in quel periodo, di fare footing, di pregare, di fare meditazione, di fumare, di fare sesso, di svolgere attività su cui potessimo appoggiarci per distrarci dal lavoro che dovevamo svolgere. Eppure sono quasi tutte attività che aiutano la persona. Ricordiamoci allora, che non vogliamo distrarci da noi e che le attività che svolgiamo lungi dall’avere una funzione narcolettica, devono servire invece a tenerci sempre svegli e presenti a noi stessi. Un abbraccio a tutti. Giovanni

231
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente

Licola 1/11/2012


Mentore

Non solo Halloween !!!

Miei cari

Voi che avete ali per volare
sostate un istante a questa casa,
aperta alle brezza dei ricordi.
Camminavamo insieme nella vita
a piedi nudi, sopra dure pietre
contenti di ogni briciola di sole.

Al mesto focolare
confido il mio dolore
la speranza di rivedervi ancora.
Cammineremo tenendoci per mano
lungo strade asfaltate di luce.
Rifiorirà la vita nella gioia.

In Italia abbiamo poesie e brani letterari dedicati alla festa di Ognisanti e dei Morti, questa poesia ne èun bellissimo e commovente esempio. Dalle nostre parti non ci sono streghe, fantasmi e maghi ma solo dolci e struggenti ricordi dedicati a tutte le persone care che ci hanno lasciato.

Così mi ha scritto ieri il mio amico, ora mentore, Antonio, inviandomi la delicata poesia di Angiolo Silvio Novaro. È giusto ricordarci delle nostre radici e riappropriarci del nostro sentire. Ben venga la globalizzazione rispettosa delle storie e tradizioni e che può solo arricchirci, rifuggiamo invece da quella che appiattisce ed invita a consumi stupidi e futili. Un abbraccio a tutti. Giovanni

232
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 2/11/2012

Sed fugit interea fugit irreparabile tempus


Tempus Fugit

Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.

Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.

Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.

Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.

Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.

Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

Ti auguro tempo anche per perdonare.

Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.



Oggi che ricordiamo le persone che non sono più in questa dimensione, ho pensato al tempo ed andando in giro per scritti ho trovato una poesia di Elli Michler, poetessa tedesca. Ci auguriamo che tutti noi possiamo “ avere tempo, tempo per la vita “. Un abbraccio a tutti. Giovanni

233
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 3/11/2012

La fine di qualcosa

"I feel as though everything was gone to hell inside of me. I don't know, Marge. I don't know what to say."


Ho saputo da un amico che per lui è finito qualcosa. Niente di particolarmente irrinunciabile, ma a cosa rinunciamo senza un briciolo di amarezza? Mi è subito tornato alla mente uno dei quarantanove racconti di Hemingwey: “ La fine di qualcosa “. È per me un racconto stringato, che non lascia spazio a dubbi, la cornice naturale della luna che sorge sull’acqua sottolinea l’irreparabilità della frattura. Prima che finisca il racconto Nick già ha chiuso la storia: “ Non so, Marge. Non so che dire. “. Curiamo le nostre storie, se ci stanno a cuore, da quando nascono e durante la loro vita. Curiamole con attenzione amorevole e se deve giungere una fine facciamo, per quanto è possibile, che non vi siano sospesi e che la nostra gratitudine per gli insegnamenti ricevuti sia chiara e consapevole. Un abbraccio a tutti. Giovanni

234
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 4/11/2012

Avvocato

Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre.

La nostra vita è costellata di difficoltà. Non sempre è possibile farcela da soli. Esercitiamoci a chiedere, non per tutti è semplice, ma bisogna farlo. La richiesta di aiuto se corretta, se fatta al momento opportuno e soprattutto se nasce da un’esigenza reale, è sempre esaudita. Per i Cristiani questo dovrebbe essere semplice. Giovanni nel suo Vangelo ci racconta che Gesù chiede al padre un aiuto per noi ed il Padre ci invia lo Spirito Santo, che tra i tanti attributi ha quello di Praclito. L’etimologia è bellissima e dà un significato importante e profondo al termine “avvocato”. Paraclito dal greco significa: chiamato presso e quindi in latino ad-vocatus, ossia avvocato. Lo Spirito è chiamato presso di noi per assisterci e consolarci nei momenti difficili. Chiamiamo lo spirito, impariamo a cercarlo dentro di noi perché Egli c’è. Vale per tutti, anche per i non cristiani, anche per gli atei, e questo è il bello, basta affidarsi, anche chi non ha una fede religiosa deve sapere che possiede dentro di sé la forza per vivere. Un abbraccio a tutti. Giovanni

235
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 5/11/2012

Mentore che mente

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza

Il gioco di parole che ho riportato, mi ha fatto pensare subito ai consiglieri fraudolenti. Sono andato a rileggermi il XXVI canto dell’ Inferno. Dante punisce Ulisse per i suoi tradimenti ma subisce il fascino del personaggio che rifiuta il comodo ritorno a casa spinto dalla voglia di conoscere. Un Diogene che cerca, un Siddharta ante litteram che indaga “ de li vizi umani e del valore”. Non mi interessa conoscere la verità storica del personaggio Ulisse, sono invece attratto dalle caratteristiche, positive e negative che Dante gli attribuisce. Dentro di noi c’è tutto ed il contrario di tutto, con questa consapevolezza dobbiamo attribuire anche a chi incontriamo tale caratteristica. Disponiamoci quindi nel miglior modo possibile nel rapportarci agli altri, non temiamo l’agguato ad ogni piè sospinto, temere il tradimento ci impedisce l’incontro. La predisposizione costruttiva sarà da stimolo a che anche gli altri ci incontrino su di un piano di comprensione reciproca. Un abbraccio a tutti. Giovanni

236
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 6/11/2012

Il lampo

E cielo e terra si mostrò qual era:
la terra ansante, livida, in sussulto;
il cielo ingombro, tragico, disfatto:
bianca bianca nel tacito tumulto
una casa apparì sparì d'un tratto;
come un occhio, che,largo,esterrefatto,
s'aprì si chiuse, nella notte nera.

Quante volte nella nostra vita abbiamo visto per un attimo distintamente e con chiarezza la nostra situazione e quante volte non abbiamo saputo conservare quell’attimo. Il vituperato Pascoli in questa breve poesia, come sempre piena di sentimento ed un po’ retorica, che prende spunto dalle piccole cose, ci dimostra che in fatto di tecnica poetica ci sapeva fare. Mi colpisce particolarmente l’ossimoro “ tacito tumulto “, mi fa pensare ad un silenzioso sconquasso interiore che a volte ci attanaglia. Non lasciamoci distrarre dal “ tumulto ”, ed approfittiamo della luce del lampo per guardare nel nosro buio. Un abbraccio a tutti. Giovanni

237
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Monsano 7/11/2012

Il treno

Il treno corre e va
ed io ho il cuore stretto in una morsa d’acciaio.


Il treno è partenza ma è anche viaggio, è arrivo, malinconia, gioia, tristezza, curiosità, dolore straziante fino alle lacrime, piacere infantile di gita, promessa di vacanza, piacere di nuove conoscenze, sguardo ipnotizzato dal paesaggio che corre, voglia di uno spuntino per ingannare il tempo, attesa di un incontro, un amico che ti aspetta, imbarazzo prossenico per il vicino, titoli rubati dal dirimpettaio nascosto dal suo giornale, signori biglietti, dialoghi spiati, occhi che guardano senza vedere e mente che vaga libera, passato che va via e futuro che arriva. Il treno ci promette un bel viaggio, accettiamo l’invito senza timore. Un abbraccio a tutti. Giovanni

238
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Monsano 8/11/2012

Bagno

Se voglio lavarmi faccio una doccia ma se ho bisogno di rilassarmi faccio un bagno caldo.

Quante disquisizioni e scuole di pensiero, quante dissertazioni sulla valenza igienica della doccia o del bagno. Quante argomentazioni storicosociologiche sulle origini orientali od occidentali, latine od anglosassoni dei due modi di farsi avvolgere dall’acqua. Il bagno lo pratico raramente, parliamoci chiaro, la doccia è pratica e veloce e volenti o nolenti ci facciamo prendere dalla fretta ed optiamo per la scelta più semplice. Cerco però di praticare altri tipi di bagni. Quando sono discretamente centrato, faccio un bagno di umiltà. Se mi sento un po’ giù, cerco la gente per un bagno di folla. In questi giorni ho praticato un bagno d’affetto. Ho pescato tra i miei rapporti due cari amici, ho trascorso con loro ore semplici di antica intesa, ci siamo ripetuti cose che sapevamo e ne abbiamo aggiunte di nuove e come si chiede ad un buon bagno, ci siamo riscaldati e rilassati con il nostro affetto sempre attuale. Buon bagno amici miei. Un abbraccio a tutti. Giovanni

239
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 9/11/2012


Attesa

C’è chi aspetta.

Da bambino rimasi un pomeriggio a casa di mia zia, perché i miei genitori erano usciti. Per evitare che io facessi storie se ne andarono alla chetichella senza che me ne accorgessi. Quando mi resi conto che non c’erano, incominciai a chiedere di loro a mia zia che, non sapendo come tranquillizzarmi, mi diceva che erano in un’altra stanza. Io sapendo che non era vero, volevo ugualmente crederci e non andavo a controllare. Ricordo ancora questo senso di malessere, avvertivo l’incertezza, la precarietà della situazione, iniziava per me l’attesa. Spesso viviamo l’attesa con disagio, c’è persino chi aspetta l’appuntamento col mio pensiero quotidiano. L’attesa può essere anche dolce e vissuta tranquillamente, lasciando tempo al tempo, può essere piacevole e ricca come un viaggio. Scrolliamoci di dosso le aspettative, aspettiamo con la curiosità di chi cerca. Un abbraccio a tutti. Giovanni

240
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 10/11/2012

Maestro

L’orrore per i borghesi è un atteggiamento borghese.

Ricordiamoci ancora una volta che per tutti non c’è miglior maestro che sé stessi. Ricordiamoci, al contempo, che è difficile riconoscerci come nostri maestri. Basta a questo punto il semplice escamotage che ci viene suggerito dall’aforisma di Jules Renard. Ciò che ci infastidisce negli altri è quello che non accettiamo di noi stessi. Un abbraccio a tutti. Giovanni

241
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 11/11/2012

Cornice

Di molte persone si può affermare come per certi dipinti, cioè che la parte più interessante è la cornice

La cornice ci ripropone l’antico dilemma tra contenente e contenuto. L’amara considerazione dell’aforisma di Morandotti ci mostra il caso in cui il contenitore non contiene nulla. Stamattina in chiesa, ho visto da lontano un tabernacolo con al centro una piastrella rappresentante la Madonna della consolazione. La prima cosa che mi ha colpito è stata la cornice di rose, una settantina, che ha attirato il mio sguardo con i colori e la bellezza della composizione, mi sono quindi avvicinato per osservare la piastrella, molto piccola rispetto a tutto il resto, ho potuto a quel punto godere del lustro verde ramina che ricopriva il bassorilievo in terracotta della Madonna col Bambino. Mi sono sentito come un insetto impollinatore, la cornice mi ha attirato per donarmi il suo contenuto. Facciamoci attirare dalle cornici ma non fermiamoci ad esse, penetriamo per scoprire ciò che contengono. Un abbraccio a tutti. Giovanni

242
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 12/11/2012


Consegna

E… mi ho dimenticato…

No, non “ mi ho dimenticato “, come diceva un mio amico riprendendo l’espressione poco ortodossa di un suo conoscente. L’incontro quotidiano con tutti voi è per me una nziria, una consegna che, nei limiti del possibile, voglio rispettare. Vorrei avere il mio tempo per le mie cose: capricci, perdite di tempo o quel che sia, poi mi trovo impegolato in mille servizi e faccende, segno che evidentemente questo è il modo in cui voglio spendere il mio tempo. Non rincorriamo il cambiamento, se poi vogliamo proprio cambiare, un buon inizio può essere: accettiamoci per quel che siamo. Un abbraccio a tutti. Giovanni

243
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 13/11/2012

Dubbio

Il dubbio è il lievito della conoscenza.

In certi casi non bisogna aver dubbi, si deve agire e basta. In altri casi, è bene essere dubbiosi, interrogarsi prima di agire. Sono spesso dubbioso se essere o meno dubbioso. Morandotti, ancora una volta mi ha stuzzicato col suo aforisma. Solo interrogandosi e mettendo in discussione il risultato raggiunto si continua la ricerca, chi ha solo certezze rimane fermo al palo. Ho timore delle persone sempre pronte ad avere la soluzione valida, sicure di esser sempre nel giusto, una di esse si chiamava Adolf Hitler. Io nel dubbio preferisco essere dubbioso. Penso che il dubbio debba essere come il sale: usiamolo quando ci vuole e nella giusta dose. Un abbraccio a tutti. Giovanni

244
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 14/11/2012

Le mani

Se sei un amico ti stringo la mano
se chiedi un aiuto ti tendo la mano
E prendi la mano, e dammi la mano
e prendi la mano, e dammi la mano
Il padre il bambino lo tiene per mano
c'è tutto il destino in un palmo di mano
Le mani, le mani che sanno parlare, che sanno guarire e che sanno pregare
Le mani legate, le mani ferite, le mani, le mani pulite
Saluti ruffiani baciamo le mani
caliamo i calzoni e in alto le mani
Chi prende il potere allunga le mani
chi sfugge al dovere se ne lava le mani
Le mani, le mani, che sanno tradire, che sanno soffrire e che sanno sbranare
Le mani spietate che danno la fine, le mani, le mani assassine
Apriamo le mani, le mani più avare
che stringono ancora quei 30 denari
Mettiamo le mani, le mani sul cuore
più sono sincere e più danno calore
Le mani, le mani, che sanno di mare, che sanno di terra, che sanno di pane
Battiamo le mani per farci sentire, più forte le mani, le mani

La canzone di Edoardo De Crescenzo che parla di tutto ciò di cui sono capaci le mani, mi piace molto. Ho sempre pensato con grande rispetto a coloro che fanno, quelli che concretamente agiscono e mettono a disposizione il frutto della loro azione. È bello ed utile pensare, pregare, studiare, ma teniamo in grande considerazione chi si sporca le mani per farci stare puliti. Non facciamo graduatorie delle attività umane, ricordiamoci che se vogliamo, siamo tutti intercambiabili. Un abbraccio a tutti. Giovanni

245
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Faenza 15/11/2012

Ritratto

Un buon ritratto che voglia esaltare la personalità del soggetto è giusto che sia decontestualizzato. Non voglio raccontare cosa faceva o dove viveva, voglio dire chi era.

Tanti anni fa feci una fotografia a mio padre, è una fotografia molto ben riuscita da un punto di vista tecnico. È un ritratto nitido con un’ottima messa a fuoco di tutto il volto, dagli occhi ai capelli, dal naso alla barba non fatta da un paio di giorni. Io la ricordo come l’ultima fotografia che gli ho fatto. La precisione dell’immagine fa trasparire dal suo volto che per lui era giunto il tempo di allontanarsi da noi. Oggi quando mi pettino, vedo nello specchio il suo sguardo e ripenso a lui con tenerezza ed affetto. Mio padre è stato un uomo buono e generoso ma per certi aspetti duro ed un po’ grezzo, lontano da idealismi e vicino a cose concrete. Apprezzava ciò di cui si poteva constatare il risultato positivo. Delle tante cose che ci ha lasciato ho voluto portare con me il senso dell’onestà, una pignoleria un po’ tediosa, il piacere dell’ospitalità ed una voglia di ironia ed allegria. È bene pensare ai nostri cari non più vicini a noi con pensieri amorevoli, è un modo per aiutarli nel cammino ancora impegnativo che probabilmente stanno percorrendo. Un abbraccio a tutti. Giovanni

246
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 16/11/2012


Ritorno

Per tutti la vita è come un ritorno a casa: commessi viaggiatori, segretari, minatori, agricoltori, mangiatori di spade, per tutti... tutti i cuori irrequieti del mondo cercano tutti la strada di casa.

Per ritornare c’è bisogno di un posto o di una persona o anche di un’emozione. Il ritorno può essere deludente, se lo carichiamo di aspettative, ma anche rilassante e riposante. Il ritorno è dolce e ci riappacifica con noi stessi quando abbiamo portato a termine gli impegni sospesi, quando ci siamo perdonati ed abbiamo perdonato. Ritornare per fuggire serve solo a star peggio. Anche per il ritorno ci viene chiesto esercizio e consapevolezza. Un abbraccio a tutti. Giovanni

247
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 17/11/2012


La morte

“La realtà della vita è la vita, il cui inizio non è nel grembo materno e la cui fine non è nel sepolcro.La materia ed il suo mondo sono un sogno a paragone del risveglio che noi chiamiamo con terrore: morte”

Leggendo la biografia di Hunter Doherty Adams, soprannominato Patch Adams, di cui ieri ho riportato una frase, mi sono ricordato di Cesare Boni. Entrambi sottolineano la necessità di istruire gli operatori sanitari sul passaggio dalla vita alla morte. Cesare Boni, grande studioso e maestro tanatologo, di cui ho seguito alcuni seminari, non si stancava di ripetere che tutti i libri sapienziali di tutte le dottrine religiose parlano della morte come di un momento di passaggio, simile alla nascita. Dice ancora che l’attaccamento al corpo crea “la grande confusione che noi siamo un corpo che ha un’anima, anziché la verità e cioè che noi siamo un’anima che si dota, su questo piano di esistenza , di un corpo per realizzare lo scopo della vita.” Queste prime brevi osservazioni su di un argomento così complesso ed emotivamente coinvolgente, voglio concluderle con la considerazione di un sacerdote che ascoltai anni fa. Diceva: immaginate due gemelli nel ventre materno, al momento della nascita ci sarà un primo che verrà alla luce; ebbene per quello che rimmarrà ancora un po’ nella madre, il fratello sarà morto. Egli si sentirà solo e penserà che non rivedrà mai più il fratello. Un abbraccio a tutti. Giovanni

248
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente

Licola 18/12/2012

La morte


La vita è il Divino stesso che fluisce nell’umano, è l’Assoluto che permea il relativo della Sua natura, è l’Infinito che porta il finito a perdere i suoi limiti.

Cesare Boni che mi ha suggerito la frase di Gibran di ieri, è l’autore delle parole di oggi. La morte nella nostra società è quasi un tabù, difficilmente se ne parla e quando capita cerchiamo di prenderne distanza, come se fosse un fatto che riguarda gli altri ma non noi. “ Il medico prima o dopo si deve arrendere alla morte del paziente e quindi, ad un certo punto, diventa inevitabilmente più importante aiutarlo a morire piuttosto che a salvarsi. “ Lentamente incomincia a diffondersi la cultura dell’assistenza a questa importante fase della nostra vita, come dice lo psicotanatologo Francesco Campione. Prendiamo coscienza che nascita e morte sono due momenti analoghi nella nostra esistenza. Se prima di nascere andavamo incontro ad un cambiamento similmente accade per la morte. Sull’eternità della vita pure la scienza dice che nulla si crea e nulla si distrugge. Le religioni tutte ed in vari modi parlano di vita eterna : Vi ho scritto queste cose perché sappiate che la vostra vita è eterna (I° lettera si Giovanni 1-5-13) Nessuno muore perché l’anima porta in sé i segni della sua eternità (Corano LXXV.38) Ciò che esiste non può cessare di esistere (Bhagavad Gita II°.16) Non morirò, resterò in vita e annuncerò le opere del Signore (Bibbia –Salmo 118.17) Bisogna che l’uomo accetti la morte come accetta la nascita allora imparerà che non deve morire, ma che la sua vita è eterna(Cabbalah) Un abbraccio a tutti. Giovanni

249
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 19/12/2012

Clausura

Chi direbbe che in quel seme piccolo e chiuso esiste un albero grande e frondoso?

Nel nostro mondo pieno di fare, raccogliersi in meditazione più di qualche minuto, ci sembra una perdita di tempo rispetto al concreto travaglio quotidiano. L’ ingegnere come potrebbe eseguire un progetto se non avesse realizzato in mente come vuole che sia? Dico realizzare, che significa rendere reale, perché dentro di noi c’è il posto adatto per realizzare le cose. Questa è la via per attuare qualcosa, utilizzare la nostra mente o spirito o energia o anima o come vogliamo definirla. Immergerci dentro di noi è un piccolo assaggio di clausura, ci chiudiamo per aprirci, per realizzare qualcosa per noi e se vogliamo anche per gli altri. Un abbraccio a tutti. Giovanni

250
Giovanni Keller
Giovanni Keller
Viandante Residente
Viandante Residente
Licola 20/12/2012


Clausura

Il Carmelo non è fatto per anime che vogliano fuggire dal mondo, ma che intendono vivere sprofondate nel cuore del mondo!


L’aspetto sociale della clausura sembra a dir poco contraddittorio. Ho sentito persone parlare della clausura come fuga dalla realtà, come astrazione dalla vita concreta, come non partecipazione alla costruzione di un mondo migliore. Le stesse persone sono consapevoli del valore positivo del manifestare insieme, credono che l’energia sprigionata da un’azione abbia influenza estendendosi a macchia d’olio a partire dalla persona che agisce fino a condizionare tutto il mondo. La frase di Santa Teresa d’Avyla mi è sembrata la spiegazione più chiara del senso che la clausura ha per chi la sceglie. Mi fa pensare ad un nucleo energetico da cui si sprigiona un’onda. Creiamoci degli spazi e dei tempi di clausura, se poi proprio non ci riusciamo predisponiamoci almeno a farci prendere dall’ondata che producono le meditazioni positive che si svolgono nel mondo. Un abbraccio a tutti. Giovanni

251
Contenuto sponsorizzato

Visualizza l'argomento precedente Visualizza l'argomento successivo Torna in alto  Messaggio [Pagina 10 di 16]

Vai alla pagina : Precedente  1 ... 6 ... 9, 10, 11 ... 16  Successivo

Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.